Ericsson: licenziamenti per 1400 dipendenti in Svezia

Ericsson: licenziamenti per 1400 dipendenti in Svezia

Ericsson ha informato che procederà con il licenziamento di 1400 dipendenti in Svezia per soddisfare il piano di riduzione dei costi globale.
Ericsson: licenziamenti per 1400 dipendenti in Svezia
Ericsson ha informato che procederà con il licenziamento di 1400 dipendenti in Svezia per soddisfare il piano di riduzione dei costi globale.

Prosegue, purtroppo, l’ondata di licenziamenti che sta andando a interessare numerose aziende del mondo tech. Questa volta è il turno di Ericsson che, come riportato da Reuters, si appresta a tagliare il suo personale. Secondo quanto previsto dal piano di riduzione dei costi a livello globale sono infatti in programma 1.400 esuberi in Svezia.

Ericsson: 1.400 esuberi in patria per ridurre i costi

Ai licenziamenti in questione, però, potrebbero successivamente sommarsene molti altri. Potrebbe infatti darsi che nei mesi a venire l’azienda provveda a licenziare migliaia di lavoratori attualmente impiegati presso gli uffici Ericsson in altre sedi nel modo.

Da tenere presente che erano diversi anni che Ericsson non metteva in atto un piano così consistente di tagli al suo personale. La mossa, comunque, era stata anticipata a fine 2022, quando Borje Ekholm, il CEO dell’azienda, parlando con gli investitori aveva comunicato la necessità di mettere in pratica un programma di contenimento delle spese da completare entro il 2023, per un totale di tagli pari a 814 milioni dii euro.

Anche l’accordo trovato con Apple a dicembre scorso, dopo anni e anni di diatribe, deve venire visto come la volontà da parte di Ericsson di porre fine alle consistenti uscite di denaro per fronteggiare le spese legali che negli ultimi anni hanno gravato in maniera particolare sulle casse dell’azienda.

Ricordiamo che, come anticipato, Ericsson non è l’unica azienda ad aver attuato una riduzione della sua forza lavoro negli ultimi tempi. Soltanto nel settore legato alla tecnologia sono stati comunicati tagli da parte di Meta, Twitter, PayPal e molte altre realtà.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
20 feb 2023
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