Facebook si svecchia acquistando applicazioni per teenager

Facebook si svecchia acquistando applicazioni per teenager

Il tentativo di riportare gli adolescenti sul social network passa attraverso l'acquisizione di tbh, l'app che svela in maniera anonima cosa pensano gli amici. Il successo dell'app sposterà quote di utenti?
Il tentativo di riportare gli adolescenti sul social network passa attraverso l'acquisizione di tbh, l'app che svela in maniera anonima cosa pensano gli amici. Il successo dell'app sposterà quote di utenti?

Facebook mette mani (di nuovo) al portafogli questa volta per acquisire a meno di 100 milioni di dollari un’ app dedicata ai teenager chiamata tbh (to be honest). Si tratta di un’applicazione scaricata nelle ultime nove settimane da 5 milioni di utenti, di cui circa la metà risultano attivi quotidianamente, che permette di invitare in maniera anonima a rispondere a questionari di affinità a scelta multipla riguardanti altri amici. Il neonato servizio (agosto/settembre), nei pochi mesi di vita e contando su una diffusione limitata geograficamente, ha superato il miliardo di sondaggi aggiudicandosi la cima delle classifiche di app più scaricate specialmente dai giovani studenti. Proprio il target su cui Facebook vuole migliorare l’appeal.

tobehonest

La visione di Facebook è allineata a quella di tbh, e non è un caso che il gigante abbia preferito far squadra piuttosto che copiare , come accade sempre più spesso (gli emoji di House Party sono soltanto l’ultimo esempio, ancora più palese le storie di Snapchat): “tbh e Facebook condividono un obiettivo comune – di costruire la comunità e consentire alle persone di condividere in modi che avvicinano. Siamo impressionati dal modo in cui tbh sta portando avanti questo intento utilizzando la votazione e la messaggistica, e con le risorse di Facebook, tbh può continuare ad espandersi e creare esperienze positive”.

Il co-creatore Nikita Bier esulta: “se stiamo migliorando la salute mentale di milioni di ragazzi, questo per noi è un successo”. E per portare avanti lo sviluppo del loro intento, grazie al nuovo accordo, anche i suoi colleghi Erik Hazzard, Kyle Zaragoza and Nicolas Ducdodon si trasferiranno a Menlo Park nella sede di Facebook diventando parte integrante del team, molto più di quanto avvenuto con WhatsApp e Instagram.

Gli stessi raccontano che “quando ci siamo incontrati con Facebook, abbiamo capito che condividiamo molti degli stessi valori fondamentali relativi al collegamento delle persone attraverso interazioni positive. Soprattutto, siamo stati colpiti dai modi in cui possono aiutarci a realizzare la visione di tbh e portarla a più persone”, contando evidentemente sull’expertise di Facebook, ma anche i suoi sistemi di moderazione, localizzazione, anti-spam e disponibilità finanziarie.

La nascita di tbh arriva da una serie di precedenti tentativi di poco successo (un’app di finanza personale, test della personalità e chat) prima di comprendere che il trend rappresentato dalla voglia di avere feedback autentici (ma anonimi) dai propri amici potesse essere cavalcato. E il primo test condotto in una scuola in Georgia ha mostrato subito le potenzialità, con il 40 per cento degli studenti con l’app scaricata fin dal primo giorno di rilascio). È evidente che lo strumento, seppur divertente e interessante, non è sufficientemente maturo per garantire il giusto ingaggio e l’utilizzo nel tempo, ed è per questo che il team sta aggiungendo nuove caratteristiche come i messaggi diretti e la possibilità di svelare la propria identità.

Interpellato da TechCrunch , uno dei creatori di tbh ha detto: “pensiamo che il prossimo passo sia di pensare alle piattaforme sociali in termini di amore e positività”. Un sentimentalismo per altro già visto in casa Facebook. Che questa visione possa aiutare a riportare i teenager sul social network dopo le prime evidenze di abbandono?

Mirko Zago

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Pubblicato il
18 ott 2017
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