Nintendo, finalmente è Switch

Nintendo, finalmente è Switch

La casa di Super Mario presenta ufficialmente la nuova console ibrida. Nintendo si tiene vaga sulle specifiche e assicura: Mario e Zelda accompagneranno ancora a lungo il gaming nipponico dedicato
La casa di Super Mario presenta ufficialmente la nuova console ibrida. Nintendo si tiene vaga sulle specifiche e assicura: Mario e Zelda accompagneranno ancora a lungo il gaming nipponico dedicato

Dopo la presentazione iniziale e le tante indiscrezioni di questi mesi , Nintendo ha in queste ore svelato ufficialmente l’hardware e le funzionalità della sua nuova console meglio nota come Switch . La macchina è poliedrica, ha un costo base accessibile e offre un gran numero di modalità di gioco tutte da testare con i brand videoludici della casa giapponese.

Nintendo continua a credere fermamente nel business dei dispositivi ludici dedicati, e in tempi di Super Mario Run già questa è un notizia non da poco: Switch costa 299 dollari e arriverà negli USA, in Giappone e Europa il prossimo 3 marzo (ma è già prenotabile su

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a 329,99 euro), non includerà un blocco regionale e potrà quindi far girare il software commercializzato sui mercati nazionali ed esteri.

La componente “portatile” della nuova console ibrida – che poi contiene anche i principali elementi computazionali del gadget – è un tablet con display da 6,2″ e risoluzione HD (1280×720 pixel), include 32 GB di storage interno – aumentabile con schede di memoria microSD standard – e permette di far girare i giochi sia in formato digitale acquistati online che i titoli in formato fisico commercializzati su schede Flash simili a quelle della famiglia DS/3DS.

In modalità portatile la batteria dura fra le 2,5 e le 6,5 ore, ha spiegato Nintendo, mentre la ricarica avviene tramite porta USB-C. La docking station per interfacciare l console alla TV viene venduta separatamente (90 dollari), così come va acquistato a parte un controller “Pro” (70 dolari) non dissimile ai joypad di Xbox One e PS4.

La coppia di controller scollegabili integrata nella confezione, invece, rappresenta l’altra metà dell’anima ibrida di Nintendo Switch: chiamati ufficialmente Joy-Con , i due dispositivi – uno per ogni mano – includono un gran numero di pulsanti, stick e switch, e nelle intenzioni della casa nipponica rappresentano un’evoluzione tecnologica del classico Wiimote già adoperato per Wii e Wii U capace, tra le altre cose, di riconoscere la forma della mano che li tiene in pugno o di fornire sensazioni di vibrazione estremamente diversificate (“HD rumble”).

Nintendo continua a mantenere il riserbo sulle specifiche tecniche di Switch , mentre il mistero del modello di business scelto per incamerare profitti dal gioco online è stato già svelato e non piacerà ai fan della prima ora: per accedere a tutte le funzionalità telematiche della nuova piattaforma occorrerà pagare un abbonamento annuale come su PlayStation e Xbox, e per i primi mesi il servizio sarà gratuito (in modalità “trial”) fino al prossimo autunno.

I giochi di Switch, infine, propongono una serie di vecchi e nuovi protagonisti all’insegna della tipica tradizione Nintendo: immancabile un nuovo gioco con Mario in salsa “open world” come vuole la moda del momento ( Super Mario Odyssey ), l’ennesimo titolo della saga di Link e Zelda questa volta destinato ad accompagnare il debutto commerciale della console ( The Legend of Zelda: Breath of the Wild ) e nuovi sequel dei successi per Wii come Splatoon 2. Per quanto riguarda i produttori di terze parti, inoltre, Electronic Arts porterà il suo prossimo FIFA su Switch così come farà Bethesda per l’immarcescibile action-RPG Skyrim . Sega, infine, ha dichiarato di essere pronta a considerare nuove produzioni per Switch.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
13 gen 2017
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