Flickr, solo 1000 foto per gli account free

Flickr, solo 1000 foto per gli account free

Sotto la direzione di SmugMug, Flickr ridimensiona l'offerta gratuita: solo un migliaio di foto o video (anziché 1 TB) per gli account gratuiti.
Flickr, solo 1000 foto per gli account free
Sotto la direzione di SmugMug, Flickr ridimensiona l'offerta gratuita: solo un migliaio di foto o video (anziché 1 TB) per gli account gratuiti.

“Siamo sinceri”, così si apre la pagina che comunica un importante cambiamento rivolto alla community di Flickr, raggiungibile all’indirizzo flickr.com/lookingahead a testimonianza di come la piattaforma stia guardando avanti, al suo futuro. È la nuova direzione imposta al servizio in seguito all’acquisizione da parte di SmugMug, annunciata nel mese di aprile.

Flickr: solo 1.000 foto gratis

La novità più importante riguarda la riduzione a sole 1.000 foto (o video) che potranno essere ospitate da chi utilizza Flickr con un account gratuito. Fino ad oggi il limite era ben più generoso: 1 TB. Coloro che desiderano caricare più elementi dovranno per forza di cose mettere mano al portafogli e optare per la sottoscrizione di un abbonamento premium.

La formula Pro, a fronte di una spesa annuale fissata in 49,99 dollari, offre spazio illimitato, la totale assenza di inserzioni pubblicitarie, statistiche avanzate, un servizio di assistenza con accesso prioritario, sconti per alcuni prodotti offerti da partner (ad esempio Adobe Creative Cloud), l’ottimizzazione delle immagini per i display 5K e l’estensione della durata massima dei filmati condivisibili da 3 a 10 minuti. La pagina fa riferimento a un prezzo conveniente rispetto a quanto offerto da “Apple, Amazon o Google” (quest’ultimo proprio oggi presenta One), diminuito del 30% per chi effettua il passaggio entro il 30 novembre.

Gli account gratuiti a breve non potranno superare 1.000 foto o video. Flickr non sarebbe Flickr senza i contributi e la partecipazione dei nostri membri con account gratuito, perciò continuiamo ad impegnarci in stimolanti offerte gratuite. Se hai un account gratuito con più di 1.000 foto o video, avrai tempo per passare alla versione Pro (con uno sconto di 30% nel primo anno) o scaricare le foto e i video.

Flickr: cosa cambia

La brutta notizia per gli account free è quella scritta poc’anzi: oltre i 1.000 elementi calerà la mannaia dell’eliminazione. Si avrà tempo fino all’8 gennaio 2019 per sottoscrivere l’abbonamento Pro oppure per scaricare i contenuti che altrimenti finiranno inevitabilmente nel cestino. Dal mese successivo, più precisamente il 5 febbraio, Flickr procederà automaticamente alla cancellazione, procedendo dagli elementi più datati a quelli più recenti, fino a raggiungimento del limite.

Gli iscritti con account gratuito con più di 1.000 foto o video caricati in Flickr avranno tempo fino a martedì 8 gennaio 2019 per passare alla versione Pro o scaricare i contenuti che superano il limite. Dopo l’8 gennaio 2019 gli iscritti che hanno superato il limite non potranno più caricare nuove foto su Flickr. Dopo il 5 febbraio 2019 gli account gratuiti con oltre 1.000 foto o video subiranno una riduzione automatica dei contenuti, verranno eliminati i file in modo meccanico procedendo dai più datati ai più recente fino a rientrare nel nuovo limite.

Da Yahoo a SmugMug

Altra novità annunciata è quella che prevede per il futuro la possibilità di effettuare il login con qualsiasi indirizzo email, non più in modo vincolato a una casella Yahoo, eredità di un passato ormai archiviato per la piattaforma. La soglia delle 1.000 foto è stata stabilita da Flickr sulla base dell’utilizzo medio che ne fanno gli utenti: chi è già abbonato alla formula Pro ha oltre un migliaio di immagini caricate, il 97% di chi si affida invece a un account free non raggiunge la quota.

Il tempo stabilirà se la direzione imposta da SmugMug si concretizzerà in una strategia azzeccata o meno. Dopotutto l’azienda ha necessità di trovare un nuovo modello di business per una piattaforma che, nonostante il suo passato e la community costruita nel corso degli anni, sotto la guida di Yahoo non ha saputo far fruttare le sue potenzialità, complice anche l’avvento di alternative spesso di natura social che ne hanno compromesso l’appeal.

Fonte: Flickr
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Pubblicato il
2 nov 2018
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