Gemini non è ancora all'altezza di Google Assistant

Gemini non è ancora all'altezza di Google Assistant

Gemini, il nuovo assistente AI di Google, non è ancora in grado di sostituire completamente Google Assistant, nonostante le aspettative generate.
Gemini non è ancora all'altezza di Google Assistant
Gemini, il nuovo assistente AI di Google, non è ancora in grado di sostituire completamente Google Assistant, nonostante le aspettative generate.

Google sta lavorando a Gemini, in nuovo assistente AI che fa parte dei suoi progetti di AI generativa. Gemini, che è disponibile per il download da alcune settimane, dovrebbe essere più avanzato e versatile di Google Assistant, ma per ora ha mostrato limiti e carenze che hanno deluso e frustrato gli utenti.

Google Assistant è una delle funzioni più apprezzate e utili dei dispositivi Android. Può rispondere a domande, controllare dispositivi intelligenti, riprodurre musica e altro ancora. Una delle sue funzioni più apprezzate è la capacità di riconoscere le canzoni. Basta dire “Ehi Google, che canzone è?” per ottenere il nome, l’artista e i link per ascoltare il brano su diverse piattaforme, proprio come il famoso Shazam. Il problema è che Gemini non sa farlo.

Gemini non riconosce le canzoni come Google Assistant

Secondo un rapporto di TechCrunch, l’assistente AI non riesce a svolgere questo semplice compito che Google Assistant fa da anni. Invece di dire di quale canzone si tratta, Gemini propone diverse app da usare per identificarla, come Shazam, SoundHound o Musixmatch.

Dà anche consigli su come usare queste app, ad esempio avvicinando il telefono all’altoparlante o usando le cuffie. Questo è ovviamente un modo molto poco intuitivo e pratico di usare un assistente virtuale che dovrebbe rispondere a tutte le domande.

L’obiettivo di Google Assistant è fornire risposte rapide e semplici alle domande senza necessità di passaggi ulteriori o cambiare applicazione. L’assistente conversazionale invece spesso costringe gli utenti a dover scaricare, installare e registrare altre app solo per ottenere risultati basici come l’identificazione di una canzone. Ciò vanifica la ricerca della risposta in tempo reale e rappresenta una limitazione nelle capacità dell’assistente conversazionale di Google.

A volte Gemini suggerisce addirittura di usare Google Assistant, il che rende inutile usare Gemini come sostituto. Sembra quindi che L’assistente conversazionale non sia ancora pronto a sostituire Google Assistant e che abbia ancora bisogno di molti miglioramenti.

L’assistente AI di Google è ancora acerbo…

Non sapere riconoscere le canzoni non è l’unico difetto della nuova AI. Gemini è ancora un prodotto molto nuovo e incompleto, e Google probabilmente lo ha lanciato sul mercato senza affinarlo.

Gemini dovrebbe essere un passo avanti per le ambizioni di Google nell’AI, ma per ora sembra un passo indietro per l’esperienza utente di Google. Gemini potrebbe però redimersi offrendo funzioni che Google Assistant non ha. Google ha recentemente integrato l’assistente conversazionale in Gmail, Docs e altre app, con l’obiettivo di automatizzare attività di routine, anche se al momento è necessario un abbonamento per utilizzarlo. Il potenziale di Gemini è dunque ancora da dimostrare concretamente.

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Pubblicato il
1 mar 2024
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