Tokyo – Dal paese del Sol Levante, nazione-esperimento dove si mette sotto torchio GoogleTube ma si approntano matrici informatiche intelligenti fuse al tessuto connettivo urbano delle megalopoli, giunge notizia di un tentativo di affrontare e risolvere la spinosa questione della proprietà intellettuale al tempo del netowork telematico globale . Nella fattispecie si sta pensando di fornire a chi trasmette contenuti TV sul web un modo semplice e indolore per mettersi al riparo da possibili contraccolpi legali dovuti all’infrazione del diritto d’autore: pagare una volta per tutte quanto dovuto, ottenendo in cambio il diritto alla trasmissione.
Le linee guida del nuovo disegno sono contenute in un rapporto del Gruppo di Lavoro sulla Policy dei Diritti di Proprietà Intellettuale. Il gruppo è supportato dal governo, e rilascerà i risultati dei propri studi entro fine maggio: le conclusioni del lavoro si prevede possano dar vita entro un paio d’anni ad una nuova e per certi versi rivoluzionaria normativa.
Il nuovo sistema stabilirebbe un tariffario fisso per i web broadcaster , pagato il quale nessuno potrebbe avere più da ridire sulla proliferazioni di video proprietari online. A titolo di esempio, il già citato YouTube non avrebbe più alcuna necessità di cancellare su richiesta degli “aventi diritto” gli anime (es. Naruto Shippuuden ) trasmessi dalle TV giapponesi.
L’idea di un pagamento forfetario per compensare l’industria dello spettacolo nell’epoca della Rete e del file sharing non è nuova di per sé: già da tempo Electronic Frontier Foundation propone la Licenza Volontaria Collettiva come strada alternativa di guadagno per gli artisti e le etichette discografiche. La novità è ora che una tale prospettiva viene evocata in maniera ufficiale da un gruppo di lavoro supportato dal governo di un paese che è da sempre all’avanguardia sul fronte delle nuove tecnologie.
La sorte della proposta è tuttavia incerta: come ricorda ars technica , liberalizzare in maniera così spinta la diffusione di contenuti online provocherebbe certamente una reazione di violento arrocco da parte dello showbiz , da sempre interessato ad avere un controllo totale sui contenuti e la loro distribuzione e a negoziare con ogni editore condizioni specifiche di servizio. In un mercato in cui chiunque può trasmettere online quello che preferisce, gli accordi esclusivi e i trattamenti diversificati dei vari canali di distribuzione perderebbero di valore.
Ci si aspetta dunque, qualora l’iter dell’iniziativa continuasse la propria strada verso la ratifica nel sistema legale giapponese, un’azione ancora più serrata delle lobby economiche sul potere politico per insabbiare il tutto .
Alfonso Maruccia
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EVVIVA
Trovato un altro modo per fornire servizzi scadenti mangiandosi tanti tanti soldoni...AnonimoRe: EVVIVA
- Scritto da: > Trovato un altro modo per fornire servizzi > scadenti mangiandosi tanti tanti> soldoni...Sicuramente meno scadenti del tuo italiano.AnonimoRe: EVVIVA
> Sicuramente meno scadenti del tuo italiano.Touche. M'è scappato.AnonimoRe: EVVIVA
> Touche. M'è scappato.e anche del tuo francese: la parola e' fortemente accentata, si dice e scrive touché..lascia stare dai... torna all'accesso facilitatoAnonimoOibò
Di male in peggio!Se fino ad oggi utilizzare i servizi della PA era cosa quantomeno rognosa, adesso che bisognerà anche ricompilare i kernel sarà un dramma.La PA, che non brilla per competenza informtica, dia in appalto i suoi progetti ad aziende serie e lasci perdere i mistici sofismi dell'opensource.GRAZIEAnonimoRe: Oibò
ehi fratello numerose distribuzioni linux prevedono una versione precompilata del kernel, che consentono un'installazione senza alcun intervento dell'utente. Se vuoi ricompilarlo sei libero di farlo, altrimenti ti accontenti di quello che c'è nei repo. Siccome non credo che nessun impiegato nella PA avrà mai interesse a ricompilare un kernel, non vedo perchè dire cose che sai essere false....sempre che tu sappia cosa significhi ricompilare un kernel!!!belzeRe: Oibò
infatti secondo me chi parla di ricompilare il kernel non sa nemmeno quello che dice.Ma ormai e' un luogo comune e si fa un taglia incolla semplicemente per parlare male di Linux.Pazienza.salutiswamiji65Re: Oibò
- Scritto da: > Di male in peggio!> > Se fino ad oggi utilizzare i servizi della PA era> cosa quantomeno rognosa, adesso che bisognerà> anche ricompilare i kernel sarà un> dramma.Questa è vecchia, prova con un'altra... :-o> > La PA, che non brilla per competenza informtica,> dia in appalto i suoi progetti ad aziende serie e> lasci perdere i mistici sofismi> dell'opensource.>Ma di che parli? Appalti per quali progetti?(anonimo) > GRAZIEUbyRe: Oibò
oibo' e' possibile.putroppo pero' e' certo gia' OGGI, che mentre nel privato si diffondono largamente soluzioni NON-M$ e talvolta persino floss, la PA arranca.Detto questo, e' anche certo che la UE ha fatto i compiti a casa, ed ha scoperto che e' possibile ottenere da TE qualcosa che tu potresti vendergli in una licenza X, in una licenza FLOSS, e che questo in molti stati si e' gia' dimostrato un vantaggio per la PA e l'economia.E' ovvio che se tu eri stordito prima lo sei anche ora: se il tuo prodotto era brutto prima, e' brutto anche ora. (Non che cambi se lo facevo io.....)AnonimoRe: Oibò
- Scritto da: > Di male in peggio!Leggo in ciò la classica mentalità che hanno "certi" privati i quali denigrano o ancor peggio, se eletti, distruggono l'Amministrazione Pubblica per facilitare la privatizzazione dei servizi, che alla resa dei conti, non migliorano in qualità ma alzano enormemente nei costi...!> Se fino ad oggi utilizzare i servizi della PA era> cosa quantomeno rognosa, adesso che bisognerà> anche ricompilare i kernel sarà un> dramma.Nella Pubblica Amministrazione occorre fare maggior attenzione nella spesa dei soldi pubblici e fidati che la ricompilazione del kernel fa proprio ridere, tecnicamente.> > La PA, che non brilla per competenza informtica,> dia in appalto i suoi progetti ad aziende serie e> lasci perdere i mistici sofismi> dell'opensource.La P.A. non deve necessariamente brillare per competenza informatica ma ti assicuro che dovrebbe brillare per qualità del software e per costi di gestione ed allora valutando soltanto la sicurezza dei sistemi i software proprietari andrebbero banditi a garanzia della privacy dei cittadini.A buon intenditor poche parole. Ciao bello.AnonimoRe: Oibò
Non hai mai provato OpenOffice.org, vero? Però parli :)Mi fai tornare in mente un vecchio scatch di Aldo Giovanni e Giacomo: "non vedo, non sento, MA PARLO"AnonimoRe: Oibò
- Scritto da: > Non hai mai provato OpenOffice.org, vero? Però> parli> :)OpenOffice è pieno di bug ed offre meno funzionalità di Office. A conti fatti si risparmia, usando pero' una suite office che offre meno (e male) di quella a pagamento.AnonimoRe: Oibò
- Scritto da: > OpenOffice è pieno di bug ed offre meno> funzionalità di Office. A conti fatti si> risparmia, usando pero' una suite office che> offre meno (e male) di quella a> pagamento.Giusto. Poichè alla fine sia per le aziende private che per la PA è _sempre_e_solo_ una questione di soldi, tanto vale optare per Open Office.Sarebbe interessante fare uno studio comparativo sull'uso effettivo delle feature di MS Office e Open Office e vedere a che percentuale si arriva.Che non salti fuori uno scenario analogo a quello che ho visto in una famosa banca popolare dove si son spesi decine di migliaia di euro per un sw che nessuno sa usare! Roba da matti!MicAnonimoRe: Oibò
- Scritto da: > OpenOffice è pieno di bug ed offre meno> funzionalità di Office.falsita', inutile dire che NESSUNA falle di OO e' critica per il SO, mentre office... ha almeno mille volte piu' bug. Se poi per funzionalita' intendi tendine colorate con effetti speciali allora hai ragione, ma ad esempio, io che sono interessato a leggere e interpretare centinaia di FORMATI non potrei mai staccarmi dda OO> A conti fatti si> risparmia, usando pero' una suite office che> offre meno (e male) di quella a> pagamento.mah, peggio di Office c'e' veramente pocoAnonimoRe: Oibò
- Scritto da: > Di male in peggio!> > Se fino ad oggi utilizzare i servizi della PA era> cosa quantomeno rognosa, adesso che bisognerà> anche ricompilare i kernel sarà un> dramma.interessante la disinformazione galoppante.> La PA, che non brilla per competenza informtica,> dia in appalto i suoi progetti ad aziende serie e> lasci perdere i mistici sofismi> dell'opensource.ma al tavolo hanno partecipato aziende del calibro di IBM, Sun, Novell, ... e anche microsoft ha voluto entrarci. Forse non ho ben chiaro quali siano le aziende serie ...AnonimoRe: Oibò
> Se fino ad oggi utilizzare i servizi della PA era> cosa quantomeno rognosa, adesso che bisognerà> anche ricompilare i kernel sarà un> dramma.E chi sta parlando di linux ? si parla di softwarelibero, openoffice in primis suppongo visto i costi della suite di MS.Basta co ste guerre di religione di S.O. !!!AnonimoBene così
Se si facesse in tutte le regioni o ancor meglio a livello centrale saremmo ad una svolta epica Complimenti ai verdiAnonimoUn bel risparmio
Con i soli soldi risparmiati dalle licenze si potrebbero aprire nuove possibilità di investimenti per migliorare i servizi della PA.Speriamo non sia solo un'utopia....PejoneRe: Un bel risparmio
>Con i soli soldi risparmiati dalle licenze si >potrebbero aprire nuove possibilità di >investimenti per migliorare i servizi della PA.>>Speriamo non sia solo un'utopia....Io la vedo in questo modo: i servizi a noi cittadini rimarranno gli stessi, se non addirittura diminuire, e loro, con il risparmio ottenuto, potranno mangiare di piu'.Voglio uscire OT e fare autocritica. Di fronte ad una Italia morente, invece di vedere i cittadini rimboccarsi le maniche, vedo solo aumentare gli avvoltoi che sperano di risolvere i loro problemi mettendosi in politica. Queste elezioni amministrative mi hanno messo il voltastomaco per quanta gente si e' candidata.Penso solo ad una cosa: i nostri migliori concittadini se ne vanno all'estero per lavorare. La nostra Italia sta diventando terra di nessuno. Ognuno fa i propri c.zzi e non ci si accorge che ce la stiamo prendendo in c.lo da soli.Saluti.AnonimoRe: Un bel risparmio
- Scritto da: > Io la vedo in questo modo: i servizi a noi> cittadini rimarranno gli stessi, se non> addirittura diminuire, e loro, con il> risparmio ottenuto, potranno mangiare di> piu'.... che potrebbe anche esser vero, ma non mi pare sia una valida ragione per rimanersene arroccati sul software proprietario continuando a foraggiare (pure con soldi pubblici) un monopolio nel quale, ci piaccia o no, siamo piombati.Best RegardsAnonimoRe: Un bel risparmio
- Scritto da: Pejone> Con i soli soldi risparmiati dalle licenze si> potrebbero aprire nuove possibilità di> investimenti per migliorare i servizi della> PA.> > Speriamo non sia solo un'utopia....ingenuiAnonimoVedremo quanto dura...
...fino a poco tempo fa nessuno se lo filava l'open adesso tutto d'un colpo questa corsa a chi si apre di più...Qui gatta ci cova... quale fantastico open ass ai nostri danni sta organizzando la nostra meravigliosa classe politica ?AnonimoRe: Vedremo quanto dura...
ma non va bene mai un cazzo?AnonimoRe: Vedremo quanto dura...
- Scritto da: > ma non va bene mai un cazzo?quoto...anche se è da vedere se chiederanno più soldi di quanto dovuto (e chi se li mangerà...)AnonimoRe: Vedremo quanto dura...
Ma voi in nome delle paroline magiche correte subito a cospargervi di vasellina ?Ecco perchè sto paese cade sempre più in basso. Basta che un venditore di patate metta in fila qualche parolina che trova masse di deficienti accorrete con la bava alla bocca...AnonimoRe: Vedremo quanto dura...
- Scritto da: > Ecco perchè sto paese cade sempre più in basso.> Basta che un venditore di patate metta in fila> qualche parolina che trova masse di deficienti> accorrete con la bava alla bocca...Questo è sempre accaduto nel nostro caro paese, anche quando non si parlava di Open Source.FDGRe: Vedremo quanto dura...
- Scritto da: > ...fino a poco tempo fa nessuno se lo filava> l'open adesso tutto d'un colpo questa corsa a chi> si apre di> più...qualcuno ha aperto gli occhi> Qui gatta ci cova... quale fantastico open ass ai> nostri danni sta organizzando la nostra> meravigliosa classe politica> ?politica? quella che imponeva i software proprietari, ti riferisci a quella vero?AnonimoRe: Vedremo quanto dura...
No no mi riferisco che al solito giochetto dove la classe politica si muove sempre e solo quando è sicura di incassarci sopra, poi se parliamo di software o torte non fa differenzaAnonimoRe: Vedremo quanto dura...
- Scritto da:> No no mi riferisco che al solito giochetto dove> la classe politica si muove sempre e solo quando> è sicura di incassarci sopra, poi se parliamo di> software o torte non fa> differenzaOppure, quando vuole strappare consensi.FDGRe: Vedremo quanto dura...
- Scritto da: > ...fino a poco tempo fa nessuno se lo filava> l'open adesso tutto d'un colpo questa corsa a chi> si apre di> più...> Qui gatta ci cova... quale fantastico open ass ai> nostri danni sta organizzando la nostra> meravigliosa classe politica> ?veramente fino a poco tempo fa il software libero era diffuso, ma non "dichiarato". Infatti in regione Lombardia è ampiamente utilizzato sui server, soprattutto per le situazioni critiche o che devono fornire servizio 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 tutto l'anno. Ora i tempi sono più che maturi per poterlo utilizzare sia per lo sviluppo che lato client.AnonimoRe: Vedremo quanto dura...
Nessuno si filava l'energia eolica ed i pannelli solari, poi visto l'andazzo per forza di cose qualcuno ha pensato che forse era il caso affrontare il problema (con tutte le lentezze del caso)I soldi non ci sono PIU' : la cuccagna e' finita da un pezzo. O si razionalizzano le risorse o non puo' un comune spendere 400mila euro l'anno per le licenze di word-----> che cavolo racconti ad una divorzia che senza l'asilo per la bimba non puo' lavorare? scusi ma la graffetta nella nuova versione balla la lambada e meglio spendere i soldi qui che per il suo asilo?AnonimoRe: Vedremo quanto dura...
Ovviamente esce una versione nuova di word all'anno e se non la cambi ti sparano addosso vero ?Ma va a caghè al sulAnonimoRe: Vedremo quanto dura...
- Scritto da: > Nessuno si filava l'energia eolica ed i pannelli> solari, poi visto l'andazzo per forza di cose> qualcuno ha pensato che forse era il caso> affrontare il problema (con tutte le lentezze del> caso)> > I soldi non ci sono PIU' : la cuccagna e' finita> da un pezzo.> Prego? con l'energia che fornisce l'eolico ed i pannelli solari non solo spendiamo malissimo quei pochi soldi che abbiamo (per infame volonta' politica) ma siamo costantemente con il culo per terra.Ci vedremo fra qualche annetto pure con il gas naturale usato sia per riscaldare che per fare energia elettrica.Solo in italia una stronzata del genere.Che quei quattro voglia di far niente si occupino di risolvere almeno il problema della spazzatura che e' la VERGOGNA d'italia!!!! :@ :@AnonimoOpensorci Massimalisti e Radicali
Come segnalato da Assinform la settimana scorsa l'opensource viene calato dall'alto in base a criteri ideologici e politici invece che economici ed ingegneristici.Questa storia deve finire!AnonimoRe: Opensorci Massimalisti e Radicali
- Scritto da: > Come segnalato da Assinform la settimana scorsa> l'opensource viene calato dall'alto in base a> criteri ideologici e politici invece che> economici ed> ingegneristici.> > Questa storia deve finire!hai raggione, ricominciamo seriamentea fare assistenza sociale a zio bill,per la gloria perenne dei cugginisverminatorsnon cadiamo nell'errore di francesi,danesinorvegesi,belgi, che solo installando openofficeal posto di office risparmiano centinaia di milioni, sti froxi hanno tutti er paxAnonimoRe: Opensorci Massimalisti e Radicali
- Scritto da: > Come segnalato da Assinform la settimana scorsa> l'opensource viene calato dall'alto in base a> criteri ideologici e politici invece che> economici ed> ingegneristici.> > Questa storia deve finire!Assinform non ha detto questo, stai travisando un tantino le parole...AnonimoRe: Opensorci Massimalisti e Radicali
- Scritto da: > Come segnalato da Assinform la settimana scorsa> l'opensource viene calato dall'alto in base a> criteri ideologici e politici invece che> economici ed> ingegneristici.> > Questa storia deve finire!veramente il software libero è più che diffuso e sono soprattutto le piccole e medie imprese che ne traggono i maggiori vantaggi (i costi di licenza da pagare a terze parti non ci sono e quindi è possibile tenere i costi più bassi e avere maggiori utili).Inoltre le piccole e medie imprese italiane non producono software che deve essere poi collocato sul mercato, ma fanno customizzazioni o realizzazioni su richiesta del cliente. In questi casi creare/utilizzare software libero non ha nessun svantaggio, anzi ha solo vantaggi sia per l'azienda che per il clienteAnonimoRe: Opensorci Massimalisti e Radicali
Questo modello di abbassare costi e qualità per maggiorare gli utili è il vero male.Abbassa oggi, cala domani, quando si arriva al fondo del barile si è fottuti.Invece di cercare sempre soluzioni di ripiego perchè non si valorizza veramente il nostro prodotto interno chiudendo le porte alle invasioni dall'estero ?AnonimoRe: Opensorci Massimalisti e Radicali
- Scritto da: > Questo modello di abbassare costi e qualità per> maggiorare gli utili è il vero> male.> Abbassa oggi, cala domani, quando si arriva al> fondo del barile si è> fottuti.> Invece di cercare sempre soluzioni di ripiego> perchè non si valorizza veramente il nostro> prodotto interno chiudendo le porte alle> invasioni dall'estero> ?Ma ci fai o ci sei??? è proprio questo l'obiettivo di questo disegno di legge, basta soldi che vanno all'estero, devono rimanere qui per pagare professionisti italiani che sappiano integrare prodotti sw liberi da licenze estere. PRODOTTO INTERNO LORDO non è sinonimo di patate, o scarpe, una riga di codice ha la stessa dignità di tutti gli altri prodotti, di fatica o di ingegno, creati in Italia, che si assommano nel PIL del nostro paese.AnonimoRe: Opensorci Massimalisti e Radicali
come il gatto diceva del topo che cosa?a proposito di perdere il treno, loro se lo ricordano ancora cosa vendono ai clienti PRIVATI? alle aziende PRIVATE? si ricordano anche cosa viene venduto all'estero?beh, basta con le fregnacceAnonimoRe: Opensorci Massimalisti e Radicali
Tranquillo che finirà. Prima o dopo finiamo come l'Argentina se non peggioAnonimoRe: Opensorci Massimalisti e Radicali
- Scritto da: > Come segnalato da Assinform la settimana scorsa> l'opensource viene calato dall'alto in base a> criteri ideologici e politici invece che> economici ed> ingegneristici.Non a caso Assinform e' "informazione fatta col cu*o"... (rotfl)(rotfl)(rotfl)(rotfl)AnonimoRe: Opensorci Massimalisti e Radicali
> Non a caso Assinform e' "informazione fatta col> cu*o"...> (rotfl)(rotfl)(rotfl)(rotfl)LOL!!! in effetti se fanno software come scelgono i nomi...AnonimoSoftware Libero bipartisan
Avrei voluto dire qualcosa di interessante che avrebbe integrato il testo...Ma essendo un utente anonimo non lo faccio...Visto che il mio pensiero è destinato a sparire...AnonimoRe: Software Libero bipartisan
gia' il titolo e' utile, ma purtroppo capita che non ci sia questo grosso interesse a qualunque cosa che sia, meglio risse continue per motivi futili (questo e' mio, quello tuo) e nel mentre non si fa un tubo Anonimoi soldi restano nell'economia locale
Trovo che questa sia la parte più importante del testo. Lasciamo i flame ai troll, e le ricompilate ai tecnici, i TCO ai contabili e il DRM a Crazy. Sono convinto che SE la PA potrà appoggiarsi ad un gruppo di neolaureati italiani in informatica per adattare un software opensource alle proprie necessità, sarà davvero la società a guadagnarci. Soldi che invece di prendere il volo per la Germania (SAP), gli USA (MS/Oracle/...) restano in Italia, magari anche non sulla base di un contratto in precariato... un sogno.madderMadderRe: i soldi restano nell'economia locale
- Scritto da: Madder> Sono convinto che SE la PA potrà appoggiarsi ad> un gruppo di neolaureati italiani in informatica> per adattare un software opensource alle proprie> necessità, sarà davvero la società a guadagnarci.Magari invece dei neolaureati, passare il lavoro a chi lo fa da anni, a prescindere dalla laurea sarebbe ancora meglio...ryogaRe: i soldi restano nell'economia locale
- Scritto da: ryoga> > - Scritto da: Madder> > Sono convinto che SE la PA potrà appoggiarsi ad> > un gruppo di neolaureati italiani in informatica> > per adattare un software opensource alle proprie> > necessità, sarà davvero la società a> guadagnarci.> > Magari invece dei neolaureati, passare il lavoro> a chi lo fa da anni, a prescindere dalla laurea> sarebbe ancora> meglio...saper fare un gestionale in VB per il prosciuttivendolo sotto casa non significa essere nello stesso target di chi sviluppa soluzioni ad hoc..outkidRe: i soldi restano nell'economia locale
E non solo!Io aggiungerei anche che se le PA puntano ad ammodernamento tecnico basato anche sul risparmio e l'impegno dei singolo che dovranno quindi riadattare il proprio lavoro alle novità, allora la strada è quella giusta e dopo un periodo di rodaggio e alcune verifiche potrebbero essere premiati.AnonimoRe: i soldi restano nell'economia locale
E c'e' ben da sperare che alla fine dei conti, il bilancio non sia cosi' in rosso:perche' ci sarebbe anche qualcosa di meglio da fare con quei soldi come evitare che i dati siano accessibili al primo che passa, in totale violazione della privacy, e nel contempo il mondo esterno sia inaccessibile ad un disabile che si trova senza supporto da parte dei servizi sociale perche' i soldi "sono finiti"AnonimoRe: i soldi restano nell'economia locale
Il titolo è sbagliato:i soldi restano nell'economia molto locale di quei politici che prima di mettere la firma e sostenere qualcosa si sono già organizzati il loro bel giro di mazzette, così i costi lieviteranno ed alla fine ci perderemo sempre.AnonimoRe: i soldi restano nell'economia locale
- Scritto da: Madder> Trovo che questa sia la parte più importante del> testo.> anche adesso e' cosi' o credi che i programmi per la gestione della PA li facciano in america in base alle leggi italiane?Li fanno ditte italiane.ciaopippo75Re: i soldi restano nell'economia locale
- Scritto da: pippo75> anche adesso e' cosi' o credi che i programmi> per la gestione della PA li facciano in america> in base alle leggi italiane?> Li fanno ditte italiane.Tipo questo?http://www.microsoft.com/italy/pa/soluzioni/dth.mspxGuarda sotto alla voce "architettura". Secondo te è software fatto in Italia?FDGRe: i soldi restano nell'economia locale
> Guarda sotto alla voce "architettura". Secondo te> è software fatto in> Italia?E il resto secondo te dove lo fanno?Programmi per- gestione comuni- gestione strade, autostrade e trasporti.- gestione ospedali e macchinari.- gestione tutto quello che riguarda la PA.secondo te lo fa tutto la MS? Vengono direttamente da Redmon quando fanno assistenza?Mi fai degli esempi di SW fatto da MS, sai farmi degli esempi corrispondenti di SW fatto in Italia?Bello parlare di Open, peccato che.a: per il momento non mi risulta esista, c'e' qualcosa ma poco, pochissimo.b: a brevi termini non e' applicabile, per tempi di conversione.So che mi e' capitato una volta di parlare con una persona che lavora in un CED di un comune e mi ha detto che il costo delle licenze era minimo rispetto ai costi di assistenza.ciaopippo75Re: i soldi restano nell'economia locale
- Scritto da: Madder> Trovo che questa sia la parte più importante del> testo.> > > Lasciamo i flame ai troll, e le ricompilate ai> tecnici, i TCO ai contabili e il DRM a Crazy.> > > Sono convinto che SE la PA potrà appoggiarsi ad> un gruppo di neolaureati italiani in informatica> per adattare un software opensource alle proprie> necessità, sarà davvero la società a guadagnarci.> > > Soldi che invece di prendere il volo per la> Germania (SAP), gli USA (MS/Oracle/...) restano> in Italia, magari anche non sulla base di un> contratto in precariato... un> sogno.> > madderSiete così accecati da stallman che credete davvero che software = microsoft/oracleC'è tutto un mondo di softwarehouse commerciali italiane là fuori che non possono accettare il fatto che lo stato li ignori spostando tutto il denaro verso le solite grosse e sfruttatrici compagnie open source.AnonimoRe: i soldi restano nell'economia locale
- Scritto da: Madder> Trovo che questa sia la parte più importante del> testo.> > > Lasciamo i flame ai troll, e le ricompilate ai> tecnici, i TCO ai contabili e il DRM a Crazy.> > > Sono convinto che SE la PA potrà appoggiarsi ad> un gruppo di neolaureati italiani in informatica> per adattare un software opensource alle proprie> necessità, sarà davvero la società a guadagnarci.> > > Soldi che invece di prendere il volo per la> Germania (SAP), gli USA (MS/Oracle/...) restano> in Italia, magari anche non sulla base di un> contratto in precariato... un> sogno.> > madderLOLho 33 anni, programmo da quando ne ho 10 (Vic 20, che sballo).Sono programmatore professionista da 13 anni, ho scritto e riscritto montagne di codice nella mia vita in tutti i linguaggi possibili ed immaginabili. detto questo.... lo sai cosa sanno fare i neolaureati in informatica? una bella ceppa di niente! se va bene, quando va bene..., sanno cosa è un workflow, il resto è zero, nulla, nada, tabula rasa.Io, prima di dare qualsiasi cosa ad un qualunque neolaureato in informatica, ci penserei prima almeno 100 volte. Il problema è:- o li incontro tutti io i neolaureati in informatica che non sanno fare nulla- o sono io che so fare troppe cose- o sono i neolaurati che non hanno mai scritto un programma nella loro vita e credono di potersi presentare al mondo dicendo "eh.. ma io sono laureato" e come per magia, di conseguenza, il codice si compone sotto ai loro occhi.BASTA con questo falso mito dei neo laureati... non sanno fare una ceppa di nulla in informatica... per favore... facciamo fare le cose a chi ha ESPERIENZA. Non me ne frega nulla se ha la terza media o è super mega laureato con mega master di xyz, basta che abbia ESPERIENZA.Il problema del neolaureto non è il neolaureato di per se, ma è la l'università, che in cinque anni di informatica ti fa perdere tempo a dare inutili esami di chimica, fisica, astrofisca, astrorobot.... auguri a tutti i neolauerati (per me siete come il fumo negli occhi)AnonimoRe: i soldi restano nell'economia locale
- Scritto da: > Il problema è:> - o li incontro tutti io i neolaureati in> informatica che non sanno fare> nullaSara' cosi' : 44 esami di cui una quindicina di laboratori in ogni linguaggio, con ESAME finale> - o sono io che so fare troppe coseNon penso tu conosca Reti di Petri, traduttori, simulazione, Semantica, ecc..ecc... ne tu abbia ma i dato qualche esame di Ingengeria del Software> BASTA con questo falso mito dei neo laureati...> non sanno fare una ceppa di nulla in> informatica... per favore... Parla per te per favore, anche perche' bisognerebbe giudicare il tuo "operato" faciel dire "io so fare, io so fare.." bisognerebbe vedere> inutili esami di chimica, fisica, astrofisca,> astrorobot.... Parli sul serio? parlavi di informatica, in nessuno degli ordinamenti c'e' mai stato un esame delle materie che dici tu... ti stai confondendo con Ingegneria.> me siete come il fumo negli> occhi)se parli cosi', sei tu una nullita'AnonimoRe: i soldi restano nell'economia locale
Ah... ma hai letto l'articolo??Chi era presente al convegno??IBM è una piccola realtà italiana???Anonimohahah lucas!
gran-de:DAnonimoA proposito di risparmio..
Da notare i "regalini" come i computer portatili dati nella XIV legislatura ad ogni deputato. Decisione sacrosanta e ineccepibile. Ma non nella sua coda: la scelta di riscattare le macchine al prezzo simbolico di un euro. Offerta della quale approfitto subito il decano del colleggio dei questori, Francesco Cullucci, che di computer ne rastrellò 21 praticamente mai usati <>.Tratto da "La Casta" di Stella e RizzoSalutiStefano AnonimoRe: A proposito di risparmio..
> sua coda: la scelta di riscattare le macchine al> prezzo simbolico di un euro. un computer portatile vecchio di 5 anni e usato quanto potrebbe valere ?talvolta il trucco dell vendere il vecchio a prezzo simbolico è usato anche dalle aziende per risparmiare sui costi di smaltimento dei PC, visto che sono considerati rifiuti speciali.Sicuramente i nostri parlamentari hanno troppi privilegi, ma questo dei portatili ad 1 lo considero il meno grave.> Offerta della quale> approfitto subito il decano del colleggio dei> questori, Francesco Cullucci, che di computer ne> rastrellò 21 praticamente mai usati> <firmare una specifica autorizzazione dal> segretario generale della> camera>>.> quanto sopra è una caduta di stile non indifferente comunque. shevathasRe: A proposito di risparmio..
> > un computer portatile vecchio di 5 anni e usato> quanto potrebbe valere> ?> talvolta il trucco dell vendere il vecchio a> prezzo simbolico è usato anche dalle aziende per> risparmiare sui costi di smaltimento dei PC,> visto che sono considerati rifiuti> speciali.> Sicuramente i nostri parlamentari hanno troppi> privilegi, ma questo dei portatili ad 1€ lo> considero il meno> grave.OK va bene quando il pc dal quale scrivi avra' 5 anni me lo dovrai dare ad 1 euro. E non tirarti indietro se no sembra che fai il frocio con il culo degli altri...AnonimoRe: A proposito di risparmio..
> un computer portatile vecchio di 5 anni e usato> quanto potrebbe valere> ?> talvolta il trucco dell vendere il vecchio a> prezzo simbolico è usato anche dalle aziende per> risparmiare sui costi di smaltimento dei PC,> visto che sono considerati rifiuti> speciali.la maggior parte di quei dinosauri che sta in parlamento non sa neppure accenderlo un computer, ma quando si tratta di mettere in tasca non li batte nessuno..Il termine "riscatto" non implica nessun termine di tempo, probabile che fossero appena stati acquistati ad un prezzo favorevole... per il venditore naturalmenteSalutiStefanoAnonimoRe: A proposito di risparmio..
> un computer portatile vecchio di 5 anni e usato> quanto potrebbe valere> ?fare un bando di concorso come viene fatto in vari comuni d'Italia, dove i vecchi computer vengono venduti al pubblico.Oppyure darli a degli istituti no-profit ( computer di 5 anni fa, fanno tante di quelle cose che neanche ti immagini, a saperli usare )> Sicuramente i nostri parlamentari hanno troppi> privilegi, ma questo dei portatili ad 1 lo> considero il meno> grave.Vero, pero' aggiungi qui, aggiungi la.....ciaopippo75Stupidaggini...
Gli enti locali continuano a spendere migliaia di quattrini per farsi fare software ad hoc.Se si vuole veramente risparmiare, che si metta in piedi un discorso serio di riuso del software altro che open e menate pubblicitarie simili.AnonimoRe: Stupidaggini...
- Scritto da: > Gli enti locali continuano a spendere migliaia di> quattrini per farsi fare software ad> hoc.> Se si vuole veramente risparmiare, che si metta> in piedi un discorso serio di riuso del software> altro che open e menate pubblicitarie> simili.E come lo otterresti, questo fantasmagorico riuso?Imponendo a tutte le amministrazioni l'uso di uno stesso software proprietario? Che so, tanto per fare un esempio, GestInc di Verbatel, che sui depliant e' una figata pazzesca ma ad usarlo e' "a pain in the ass"? Mal comune mezzo gaudio?E la concorrenza?E' proprio con l'open source che puoi ottenere un vero riuso, una personalizzazione di tutti gli aspetti di un software e una vera concorrenza tra quanti possono offire tali personalizzazioni o assistenza.k1AnonimoRe: Stupidaggini...
> E' proprio con l'open source che puoi ottenere un> vero riuso, una personalizzazione di tutti gli> aspetti di un software e una vera concorrenza tra> quanti possono offire tali personalizzazioni o> assistenza.> > k1Bravo.Ma quale regione si mette ad investire i soldi dei propri contribuenti sapendo che poi deve regalarlo alle amministrazioni delle altre regioni? Pazzia pura.Prima qualche software fu sviluppato a livello ministeriale (ed ha avuto anche i suoi buoni frutti), solo che ha "mangiare" erano sempre le stesse software house.Allora se vuoi veramente dare il lavoro a tutti definisci uno standard serio di collaborazione applicativa per tutti i settori della pubblica amministrazione, crea dei centri di competenza *in ogni regione* pagati direttamente dallo Stato Italiano per sviluppare software per la PA e riusa tutto ciò che viene creato.Questo é un modello vincente e di risparmio.AnonimoRe: Stupidaggini...
Sul tuo punto legato al riuso siamo perfettamente concordi, ma per quanto riguarda le specifiche qualità del software Gestinc di suggerirei di verifuicarne le qualità prima di esprimere giudizi affrettatialeRe: Stupidaggini...
m$ windows e' riusabile, ho la stessa copia che hai tu, solo che la licenza e' diversa [nel numero].Riusabile e' la stessa cosa che, non significa niente. E non e' la strategia di mezza europa, nonche del continente americano (USA in testa) AnonimoRe: Stupidaggini...
- Scritto da: > m$ windows e' riusabile, ho la stessa copia che> hai tu, solo che la licenza e' diversa [nel> numero].> > Riusabile e' la stessa cosa che, non> significa niente. E non e' la strategia di mezza> europa, nonche del continente americano (USA in> testa)eh! si'! hai proprio capito quello che si intende per "riusabile" AnonimoRe: Stupidaggini...
- Scritto da: > Gli enti locali continuano a spendere migliaia di> quattrini per farsi fare software ad hoc.Infatti eliminiamo quei SO, venduto da un provato che ongi tot decide di togliere il supporto alle versioni che paiono a lui.> Se si vuole veramente risparmiare, che si metta> in piedi un discorso serio di riuso del software> altro che open e menate pubblicitarie simili.AnonimoRe: Stupidaggini...
http://www2.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attività/Riusabilità_del_software_nella_PAC/AnonimoRe: Stupidaggini...
- Scritto da: > http://www2.cnipa.gov.it/site/it-IT/Attività/RiusaBel documento, non lo conoscevo. Grazie mille, vengo a scoprire che tutta sta manfrina per le pubbliche amministrazioni è legge fin dal 1993.Leggete l'appendice, e stupite.Legge 24 novembre 2000, n. 340: Disposizioni per la delegificazione di norme e per lasemplificazione di procedimenti amministrativi Legge di semplificazione 1999(...omissis...)Art. 25 (Accesso alle banche dati pubbliche):1. Le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993,n. 29, che siano titolari di programmi applicativi realizzati su specifiche indicazioni del committentepubblico, hanno facoltà di darli in uso gratuito ad altre amministrazioni pubbliche, che li adattano alleproprie esigenze.(...omissis...)Direttiva del Ministro per lInnovazione e le Tecnologie del 19 dicembre 2003: Sviluppo edutilizzazione dei programmi informatici da parte delle pubbliche amministrazioni(...omissis...)Art. 3 (Analisi comparativa delle soluzioni)1. Le pubbliche amministrazioni, nel rispetto della legge 7 agosto 1990, n. 241 e del decreto legislativo12 febbraio 1993, n. 39, acquisiscono programmi informatici a seguito di una valutazione comparativatra le diverse soluzioni disponibili sul mercato.2. In particolare, valutano la rispondenza alle propriee così viaAnonimoRe: Stupidaggini...
- Scritto da: > Gli enti locali continuano a spendere migliaia di> quattrini per farsi fare software ad> hoc.> Se si vuole veramente risparmiare, che si metta> in piedi un discorso serio di riuso del software> altro che open e menate pubblicitarie> similiUn clown.AnonimoPure i politici "Informatici"
Chissa che gliene frega al suddetto politico comunista del software libero...Avrà sicuramente qualche tesserato informatico del partito da imboccare...AnonimoRe: Pure i politici "Informatici"
Non lo dire per carità che qui dentro ti saltano addosso. Se non fosse per le connivenze politiche non si spiegherebbe come su PI trovi gente che posta 24 ore su 24 e dice pure di lavorareAnonimoRe: Pure i politici "Informatici"
- Scritto da: > Chissa che gliene frega al suddetto politico> comunista del software> libero...> Avrà sicuramente qualche tesserato informatico> del partito da> imboccare...A me risulta che i politici informatici esistano in entrambi gli schieramenti, quindi il discorso è per entrambi...Poi visto che a destra si dice di aver "vinto" l'ultima tornata elettorale, basterà contare i tesserati informatici dello schieramento "vincente" che faranno contratti con la PA per vedere se ho ragione o no...AnonimoRe: Pure i politici "Informatici"
- Scritto da: > Chissa che gliene frega al suddetto politico> comunista del software> libero...> Avrà sicuramente qualche tesserato informatico> del partito da> imboccare...Oddio, fate pena... Ma imparate a lavorare seriamente, non a succhiare il sangue dei contribuenti...AnonimoRe: Pure i politici "Informatici"
Io sarei comunista? Al contrario, sto cercando di liberalizzare l'informatizzazione della pubblica amministrazione lombarda... A quale ideologia appartiene, invece, la difesa di un monopolio, scusi?Cordiali salutiMarcello Saponaro(verde, liberale, di sinistra)AnonimoRe: Pure i politici "Informatici"
- Scritto da: > > Io sarei comunista? Al contrario, sto cercando di> liberalizzare l'informatizzazione della pubblica> amministrazione lombarda... A quale ideologia> appartiene, invece, la difesa di un monopolio,> scusi?> > Cordiali saluti> > Marcello Saponaro> > (verde, liberale, di sinistra)> che progetti stai portando avanti per questa liberalizzazione.sono interessato in particolare a quello che riguarda la gestione delle Biblioteche.Grazie.pippo75Re: Pure i politici "Informatici"
- Scritto da: > Chissa che gliene frega al suddetto politico> comunista del software> libero...> Avrà sicuramente qualche tesserato informatico> del partito da> imboccare...Ma cosa c'entra il software open source con le ideologie politiche... non facciamo gli italiani popopopopopopo, che vedono sempre comunisti e Berlusconi in qualsiasi cosa...AnonimoRe: Pure i politici "Informatici"
Forse perché la filosofia open è molto simile a quella di sinistra... è una questione di filosofia...AnonimoRe: Pure i politici "Informatici"
- Scritto da: > Forse perché la filosofia open è molto simile a> quella di sinistra...ROTFL... ma certo... potrebbe essere, se esistesse una filosofia di sinistra... > è una questione di filosofia...No, e' una questione di non dire cazzate.Anonimoil paradosso
l'open source farà lievitare i costi nelle PA perchè prima si aveva una licenza di un sol prodotto software e lo si installava su tutti i pc (naturalmente in modo illegale) mentre adesso occorrerà spendere di più perchè bisognerà personalizzare o correggere l'accozzaglia di codice....AnonimoRe: il paradosso
- Scritto da: > l'open source farà lievitare i costi nelle PA> perchè prima si aveva una licenza di un sol> prodotto software e lo si installava su tutti i> pc (naturalmente in modo illegale) mentre adesso> occorrerà spendere di più perchè bisognerà> personalizzare o correggere l'accozzaglia di> codice....figuriamoci...l'unica accozzaglia sono le tue parole prive di significato, e poi le PA hanno sempre pagato TUTTE le licenze, poi ci si chiede come mai si e' in rosso... ma per favore...AnonimoRe: il paradosso
- Scritto da: > > - Scritto da: > > l'open source farà lievitare i costi nelle PA> > perchè prima si aveva una licenza di un sol> > prodotto software e lo si installava su tutti i> > pc (naturalmente in modo illegale) mentre adesso> > occorrerà spendere di più perchè bisognerà> > personalizzare o correggere l'accozzaglia di> > codice....> > figuriamoci...l'unica accozzaglia sono le tue> parole prive di significato, e poi le PA hanno> sempre pagato TUTTE le licenze, poi ci si chiede> come mai si e' in rosso... ma per> favore...su dai... quello di prima ha ragione, per il resto continuiamo pure a nasconderci dietro il dito della nuova ideologia comunistaAnonimoRe: il paradosso
- Scritto da: > su dai... quello di prima ha ragioneGuarda, immagino che tu non abbia mai messo piede neanche lontanamente in una PA: licenze pagate all'osso.> per il> resto continuiamo pure a nasconderci dietro il> dito della nuova ideologia> comunistanon farne un discorso politico guarda, che meta' in ogni caso ti saltera' addossoAnonimoRe: il paradosso
> su dai... quello di prima ha ragione, per il> resto continuiamo pure a nasconderci dietro il> dito della nuova ideologia> comunistaNon diciamo fesserie. Nella PA le licenze si pagano, anche perché tanto le paga il contribuente, mica chi ordina i PC.Le uniche licenze che non si pagano sono quelle dell'ultimissima versione di Nero che i dipendenti si fanno installare di straforo. Ossia il software che non serve per l'ufficio e che sulle macchine non dovrebbe neanche esserci.Anonimovera soluzione
La vera soluzione al problema della spesa nelle aziende è l'abbattimento del caporalato. Io che prendo una media di 1800 euro al mese, costo alla fine di tutto più di 5000 per via dello squallido passaggio di azienda in azienda. Potreste prenderne 3 se fosse direttamente la PA ad assumere a progetto. Dopo di che ci si dimentica l'odio che provate per Microsoft e si ragiona.Pensate un progetto che ha tenuto impegnati 5 programmatori per 6 mesi. Facendo una media di stipendi tra i 1500 ed i 2000, comprese le tasse fanno circa 20000 euro al mese che spende la PA, 120000 euro. Ora si ragiona su questo concetto:lavorare su linux diminuisce i tempi di sviluppo? Se la risposta è no pensate che 1 mese di ritardo sono 20000 euro di spesa. Ora però fate i conti con lo schifoso caporalato e vedete i costi.Il software nelle PA non è in scatola, è fatto ad hoc per le specifiche esigenze. Un vero risparmio sarebbe ragionare e vedere quanto può essere comune e centralizzato. Per quanto riguarda il rilascio del codice è altra fuffa. Chi fa il software vende oltre la licenza anche l'assistenza in esclusiva, quindi rilasciarlo in open source è inutile. Anzi, probabilmente assisteremo ad aumento dei costi dicendo "open source" e "vi lascio il codice". Ci vuole trasparenza, abbattimento del caporalato e una vera competizione nelle gare d'appalto. Voi invece vi fate fregare con fumo negli occhi senza capire che questo passaggio forzato all'open servirà a giustificare lo sviluppo ex novo di software e quindi miliardi da lasciare alle solite aziende.AnonimoRe: vera soluzione
- Scritto da: > > Il software nelle PA non è in scatola, è fatto ad> hoc per le specifiche esigenze.assolutamente no... il software per la pa e' inscatolato tanto quanto officeil pacchetto che abbiamo qui da noi lo hanno anche in altri comuni ed e' esattamente lo stessola differenza con office e' che ci sono svariate alternative sulla stessa tipologia di programma (es gestione anagrafe, gestione edilizia ecc ecc)e le personalizzazioni che vengono fatto per il comune x poi si riflettono anche per il comune y> Un vero risparmio> sarebbe ragionare e vedere quanto può essere> comune e centralizzato. Per quanto riguarda il> rilascio del codice è altra fuffa. Chi fa il> software vende oltre la licenza anche> l'assistenza in esclusiva, quindi rilasciarlo in> open source è inutile. Anzi, probabilmente> assisteremo ad aumento dei costi dicendo "open> source" e "vi lascio il codice". e secondo te la concorrenza a che serve?se verra' fatto un bando a livello nazionale e' logico che verra' preso il prodotto che costa meno, o comunque che ha il rapporto qualita'/prezzo migliore> Ci vuole> trasparenza, abbattimento del caporalato e una> vera competizione nelle gare d'appalto.fino a quando in certe gare verranno richiesti solo prodotti microzzozzzz non ci sara' concorrenza> Voi invece vi fate fregare con fumo negli occhi> senza capire che questo passaggio forzato> all'open servirà a giustificare lo sviluppo ex> novo di software e quindi miliardi da lasciare> alle solite> aziende.di sicuro sempre meno che comprare una licenza per ogni entecon il software libero spendo una volta per tutti gli enti che lo userannoAnonimoRe: vera soluzione
- Scritto da: > > - Scritto da: > > > > Il software nelle PA non è in scatola, è fatto> ad> > hoc per le specifiche esigenze.> > assolutamente no... il software per la pa e'> inscatolato tanto quanto> office> > il pacchetto che abbiamo qui da noi lo hanno> anche in altri comuni ed e' esattamente lo> stesso> > la differenza con office e' che ci sono svariate> alternative sulla stessa tipologia di programma> (es gestione anagrafe, gestione edilizia ecc> ecc)> > e le personalizzazioni che vengono fatto per il> comune x poi si riflettono anche per il comune> y> > > Un vero risparmio> > sarebbe ragionare e vedere quanto può essere> > comune e centralizzato. Per quanto riguarda il> > rilascio del codice è altra fuffa. Chi fa il> > software vende oltre la licenza anche> > l'assistenza in esclusiva, quindi rilasciarlo in> > open source è inutile. Anzi, probabilmente> > assisteremo ad aumento dei costi dicendo "open> > source" e "vi lascio il codice". > > e secondo te la concorrenza a che serve?> > se verra' fatto un bando a livello nazionale e'> logico che verra' preso il prodotto che costa> meno, o comunque che ha il rapporto> qualita'/prezzo> migliore> > > Ci vuole> > trasparenza, abbattimento del caporalato e una> > vera competizione nelle gare d'appalto.> > fino a quando in certe gare verranno richiesti> solo prodotti microzzozzzz non ci sara'> concorrenza> > > Voi invece vi fate fregare con fumo negli occhi> > senza capire che questo passaggio forzato> > all'open servirà a giustificare lo sviluppo ex> > novo di software e quindi miliardi da lasciare> > alle solite> > aziende.> > di sicuro sempre meno che comprare una licenza> per ogni> ente> > con il software libero spendo una volta per tutti> gli enti che lo> userannotanto lo sappiamo che l'unico vostro movente è l'invidia frustrante contro il successo di billgates, quello che non riuscitete mai ad avere perchè siete perdenti sin dalla nascitaridicoli libri apertiAnonimoRe: vera soluzione
- Scritto da: > tanto lo sappiamo che l'unico vostro movente è> l'invidia frustrante contro il successo di> billgates,Ah si'????? Mah, io quando ho preso la licenza media mi sono scordato di ziobill, non per niente si dice che e' inversamente proporzionale alle capacita' e alla cultura, quindi ... chissenefrega dei soldi e notorieta', interessa capirci di informatica> quello che non riuscitete mai ad avere> perchè siete perdenti sin dalla> nascita> come no.... pero' le cose dicono il contrario, anzi sta uscendo tutto il marcio putrido proprio dalla vostra parte, poco alla volta le cose , vengono fuori.... sara' che la gente e' molto meno fessa> ridicoli libri aperti> ohoh, non ti dico cosa siete voi... gli scarti degli scarti?AnonimoRe: vera soluzione
> ad> > hoc per le specifiche esigenze.> > assolutamente no... il software per la pa e'> inscatolato tanto quanto> officesi fa una gara d'appalto e si crea un software ministeriale.> e secondo te la concorrenza a che serve?permette ad aziende più efficienti di farsi avanti> se verra' fatto un bando a livello nazionale e'> logico che verra' preso il prodotto che costa> meno, o comunque che ha il rapporto> qualita'/prezzo> miglioreno, la gara d'appalto premia chi è più amico degli altri, > fino a quando in certe gare verranno richiesti> solo prodotti microzzozzzz non ci sara'> concorrenzaprodotti microsoft? ma cosa ti fumi? > di sicuro sempre meno che comprare una licenza> per ogni> enteahahhah > con il software libero spendo una volta per tutti> gli enti che lo> userannoanche se fai un contratto con una azienda sviluppandolo a livello ministeriale.Ma dove diamine vivi?Anonimoi veri costi della P.A.
Per favore, smettiamola con sta fuffa dei risparmi e dell'open source che farebbe risparmiare. I veri sprechi sono questi:http://www.e-text.it/novita/2007/l_espresso/index.htmperché non fate invece una bella proposta di legge sui problemi veri? no eh? come mai?AnonimoRe: i veri costi della P.A.
- Scritto da: > Per favore, smettiamola con sta fuffa dei> risparmi e dell'open source che farebbe> risparmiare.Ah, si ?http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1072182,00.htmlBasta con le polemiche inutili.Che i problemi ci sono e sono tanti lo sappiamo, e non ci sono problemi VERI o FALSI ci sono problemi !QUESTA è una possibile soluzione ad UNO DEI PROBLEMI, certo ci sono anche gli ALTRI problemi, ma intanto la notizia è questa, e se per un malaugurato caso dovesse essere VERAMENTE la soluzione di UN PROBLEMA ... ben venga !The_GEZRe: i veri costi della P.A.
- Scritto da: The_GEZ> e non ci sono problemi VERI o FALSI ci sono> problemiNo, mi spiace, i problemi non sono tutti uguali, se hai il mal di testo non è come avere un tumore.Anche nel caso che indichi che dovrebbe essere esempio di non so cosa, l'unica cosa evidente è soltanto l'ignoranza del dirigente scolastico, che spendeva (dice) 100 euro all'anno per postazione per comprare office. Si vede che loro compravano software che per noi comuni mortali non è disponibile, non saprei. Che cacchio di versioni compravano TUTTI GLI ANNI a 100 euro? palle, son palle. Gli aggiornamenti sono gratuiti per anni, magari a Bolzano non l'hanno detto.AnonimoRe: i veri costi della P.A.
- Scritto da: > I veri sprechi sono questi:I veri sprechi sono gli stipendi di migliaia di persone che non fanno niente dalla mattina alla sera, e vogliono pure il bonus produttività.Tuttavia anche sulle piccole cose si può risparmiare.AnonimoRe: i veri costi della P.A.
> Tuttavia anche sulle piccole cose si può> risparmiare.Certo che sì, ma da una proposta di legge mi aspetto che vada alla radice del problema, non che si occupi dei brufoli. Se davvero si vuol fare qualche cosa di serio. Sennò è la solita bufala.AnonimoQuesta è discriminazione
Questa è discriminazione pura contro chi sviluppa soluzioni commerciali.A questo punto non vedo più il motivo di pagare le tasse ad uno stato che declassa di fatto l'iniziativa privata a favore di un nuovo comunismo informatico.AnonimoRe: Questa è discriminazione
- Scritto da: > Questa è discriminazione pura contro >chi sviluppa soluzioni commerciali.?non c'e' nulla nel pdl che in qualchemodo limiti le soluzioni commercialia meno che tu non ritenga di non esserein grado di implementare standard pubblici,e quant'altro, fornendo poi applicativianche in licenze floss (che non sonoobbligatorie, ma vengono giustamenteprese in considerazione).> A questo punto non vedo più il motivo di pagare> le tasse ad uno stato che declassa di fatto> l'iniziativa privata a favore di un nuovo> comunismo> informatico.il free software e' nato in USA mica in URSS....ed e' anche un fatto che e' frutto dell'iniziativa priva di singoli.....AnonimoRe: Questa è discriminazione
- Scritto da: > > - Scritto da: > > Questa è discriminazione pura contro > >chi sviluppa soluzioni commerciali.> ?> > non c'e' nulla nel pdl che in qualche> modo limiti le soluzioni commerciali> a meno che tu non ritenga di non essere> in grado di implementare standard pubblici,> e quant'altro, fornendo poi applicativi> anche in licenze floss (che non sono> obbligatorie, ma vengono giustamente> prese in considerazione).> > > > > A questo punto non vedo più il motivo di pagare> > le tasse ad uno stato che declassa di fatto> > l'iniziativa privata a favore di un nuovo> > comunismo> > informatico.> > il free software e' nato in USA mica in URSS> ....ed e' anche un fatto che e' frutto> dell'iniziativa priva di> singoli.....> Non dirglielo! Altrimenti gli demolisci il modello supervincente del capitalismo USA.... :DAnonimoLa Nuova Zelanda e il software libero
Come mio ultimo post,ringrazio tutti per avermi supportato o criticato in ogni mio intervento pro e contro l'opensource.Sicuramente l'idea di essere a favore degli standard aperti e condivisi ma contrario a gli applicativi in sorgente coperti da GPL puo' aver disorientato molti,abituati a vedere la filosofia FSF come normale,democratica e condivisibile.Di sicuro ci sono ambiti opportuni dove il software in sorgente puo' dare il meglio ma e' bene ricordarlo questo puo' non essere ovunque,sarebbe un errore,significherebbe peggiorare una situazione gia' ampiamente critica.Le critiche che piovono in questi giorni riguardo gli aggiornamenti tutt'altro che perfetti di ubuntu linux sono un campanello d'allarme che ci dice chiaramente come il modello debian applicato ad un sistema che si propone come standarizzato e preinstallato e' errato.Occorre rivedere diverse cose,fare delle scelte.Quelle che se non si faranno metteranno in cattiva luce pure linux.Tuttavia,tralasciando i soliti discorsi contro la dittatoriale GPL (che e' esattamente il contrario della liberta'come libera scelta) mi permetto di segnalare un caso per fortuna non unico,ma che di questi tempi denuncia il tipico effetto domino un po' in tutto il mondo cioe' il rifiuto della nuova zelanda di installare MS Office su 25000 proponendo come alternativa il piu' neutrale NeoOffice.http://slashdot.org/article.pl?sid=07/05/29/0152250Una domanda sorge spontanea,ma corel office suite che fa'? Suppongo abbia il supporto completo ad ODF...eppure sembra sotto naftalina dai tempi della quasi bancarotta.Non ditemi che non puo' proporsi perche' non puo' competere con software gratis......Un grosso abbraccio a tutti e buona fortuna GiacomoAnonimoRe: La Nuova Zelanda e il software liber
- Scritto da: > Come mio ultimo post,ringrazio tutti per avermi> supportato o criticato in ogni mio intervento pro> e contro l'opensource.Sicuramente l'idea di> essere a favore degli standard aperti e condivisi> ma contrario a gli applicativi in sorgente> coperti da GPL puo' aver disorientato> molti,abituati a vedere la filosofia FSF come> normale,democratica e condivisibile.Di sicuro ci> sono ambiti opportuni dove il software in> sorgente puo' dare il meglio ma e' bene> ricordarlo questo puo' non essere ovunque,sarebbe> un errore,significherebbe peggiorare una> situazione gia' ampiamente critica.Le critiche> che piovono in questi giorni riguardo gli> aggiornamenti tutt'altro che perfetti di ubuntu> linux sono un campanello d'allarme che ci dice> chiaramente come il modello debian applicato ad> un sistema che si propone come standarizzato e> preinstallato e' errato.Occorre rivedere diverse> cose,fare delle scelte.Quelle che se non si> faranno metteranno in cattiva luce pure> linux.> Tuttavia,tralasciando i soliti discorsi contro la> dittatoriale GPL (che e' esattamente il contrario> della liberta'come libera scelta) mi permetto di> segnalare un caso per fortuna non unico,ma che di> questi tempi denuncia il tipico effetto domino un> po' in tutto il mondo cioe' il rifiuto della> nuova zelanda di installare MS Office su 25000> proponendo come alternativa il piu' neutrale> NeoOffice.> > http://slashdot.org/article.pl?sid=07/05/29/015225> > Una domanda sorge spontanea,ma corel office suite> che fa'? Suppongo abbia il supporto completo ad> ODF...eppure sembra sotto naftalina dai tempi> della quasi bancarotta.Non ditemi che non puo'> proporsi perche' non puo' competere con software> gratis......> > Un grosso abbraccio a tutti e buona fortuna> > > GiacomoCaro Giacomo,sono contento che anche tu condivida/supporti standard aperti, molto meno per quel che riguarda la GPL, che fra l'altro e' in perenne revisione e per la quale immagino saranno previste molte altre versioni oltre alle elaborazioni attuali. La GPL non e' comunque l'unica licenza di distribuzione di sw opensource, quindi... ognuno faccia quel che crede...In bocca al lupo anche a teAnonimoRe: La Nuova Zelanda e il software liber
> po' in tutto il mondo cioe' il rifiuto della> nuova zelanda di installare MS Office su 25000> proponendo come alternativa il piu' neutrale> NeoOffice.Grandi in Nuova Zelanda, veramente hanno 25000 Macintosh?AnonimoRe: La Nuova Zelanda e il software liber
Ciao Giacomo!E tanti saluti a tutti i tuoi colleghi in Micorosft Italia o Apple...Spero che un giorno anche tu possa capire che la GPL è l'unica soluzione possibile al più grosso problema dell'informatica: il monopolio.(linux) mi mancheranno le tue dissertazioni Steviane su come la GPL sia un virus da debellare... Mi mancherà la tua ostinazione nel non capire che senza la GPL, i software sotto BSD sarebbero morti e sepolti e quella ingenuità nel proporre la BSD come licenza definitiva e perfettamente liberale.Addio...DarkamexAnonimoRe: La Nuova Zelanda e il software liber
- Scritto da: > Ciao Giacomo!> > E tanti saluti a tutti i tuoi colleghi in> Micorosft Italia o> Apple...Gia' con questo parti con il piede sbagliato.Sono probabilmente un tuo simile sviluppatore indipendente che si deve guadagnare il pane codando.Dicendo questo non ti fai onore e denoti un sacco di parzialita' nel ragionamento.> > Spero che un giorno anche tu possa capire che la> GPL è l'unica soluzione possibile al più grosso> problema dell'informatica: il> monopolio.io l'ho gia' capita da tempo provando ad isolare un fenomeno dal resto ed ho capito che la GPL come una licenza commerciale si propone il fine ultimo del monopolio completo,ma del sorgente.Non serve molto per intuirlo basta vedere come il meccanismo della viralita' totale vada ben oltre quello che il primo sviluppatore ha scelto per il codice che ha scritto di suo pugno imponendo una sola opzione a quelli restanti che contribuiscono che potrebbero anche non essere d'accordo (bisogna considerare chiunque in democrazia).L'idea di andare ben oltre la protezione del codice e del diritto di scelta del singolo sviluppatore,senza possibilita' di scelta per chi aggiunge codice, ma solo imponendo, e' un chiaro abuso mascherato come azione necessaria contro altri monopoli.Io personalmente sono contro i monopoli,qualunque essi siano.Io sono per il libero mercato e aperto a tutti.Oggi passano sotto silenzio le reimplemtazioni sotto GPL di molto software precedentemente sotto altre licenze opensource,un chiaro segnale,per chi sta' ancora dormendo,del tentativo di imporre un monopolio del "tutto libero e sorgente" La prima linea di codice protetta da GPL impone che qualunque cosa venga aggiunta affiancata od usata sia sotto GPL non gia' sotto altra licenza opensource (come vedete non ho neppure in mente il commerciale..).Ecco da dove derivano,per esempio,gli enormi problemi di qualunque software open ma non GPL che si appresti ad usare del software coperto da tale licenza.Nondimeno,se non vi basta cio' per farvi venire dei dubbi sulla potenziale malafede abilmente orchestrata,si pensi che esiste pure la LGPL,licenza che puo' far tranquillamente coesistere codice con differenti licenze.Tuttavia essa viene esplicitamente sconsigliata per non ben chiare limitazioni della liberta'.Siate costruttivi e differenziate il trattamento fra chi inserisce il suo lavoro (collaborando) sotto licenza open da chi lo vuole chiudere per farne un prodotto commerciale.L'opensource si e' sempre basato su modelli collaborativi e di condivisione fra le diverse comunita'.Anche questa mancanza e' indice che esiste della malafede e un disegno assai differente a priori. In ultima e vi porto l'ennesima prova che la GPL non fa' esattamente l'interesse di tutti e' l'aspetto che pone sullo stesso piano standard di condivisione con gli applicativi che lo sfruttano.Per esempio se e' sacrosanto avere un solo formato comune aperto e condivisibile per i documenti (ODF) non e' logico avere dei prodotti gratis ed in sorgente in competizione con altri closed e commerciali.Questo non e' mercato perche' con il gratis non si compete.Tralasciando qualsiasi polemica sul fatto che oramai office sia un applicativo standard la preoccupazione e' che tale concetto possa essere applicato ovunque.Provate a pensarci,un disastro.Ricordo che non parlo in difesa di nessuno,anzi parlo a favore di tutti,del libero mercato che propone ampia scelta.> > (linux) mi mancheranno le tue dissertazioni> Steviane su come la GPL sia un virus da> debellare... Mi mancherà la tua ostinazione nel> non capire che senza la GPL, i software sotto BSD> sarebbero morti e sepolti e quella ingenuità nel> proporre la BSD come licenza definitiva e> perfettamente> liberale.Certo che ritornando al discorso della BSD cosa che hai dedotto tu, tralasciando deliberatamente tutti gli accenni alla viralita' locale alle proposte di LGPL o CDDL denota una totale mancanza di propensione al dialogo ma soprattutto di curiosita' nel capire le cose che magari per quanto ti possano sembrare strane possono anche essere veritiere.Non vorrei mai avere a che fare con uno come te.Creeresti piu' problemi che altro.> > Addio...Gia',pure da parte e non sentiro' di certo la tua mancanza.> > DarkamexGiacomoAnonimoRe: La Nuova Zelanda e il software liber
be se dici adio è addio... non è che poi cambi idea... aufidersen, a bientot, bye bye... asta la vista... come te lo devo dire?AnonimoOpen Office, Avitis, **Ibm**, Plio....
Ma nessuno si accorge di quello che sta succedendo???Tutto questo è guidato da questi signori "in blu" che stanno dicendo: "ma non spendete soldi in sw proprietario, spendeteli nel mio hw e usate pure qualsiasi schifezza di sw ci sia in giro, tanto quello è una commodity..."Se qualcuno si ricorda più la commissione Meo sulla spesa IT da parte della PA, la maggiore voce di spesa era nella manutenzione di sw e servizi IBM...Altro che soldi alle piccole imprese italiane...E con tutto questo la mia ASL (già su piattaforma OSS da anni) ha tutti i terminali bloccati anche oggi da 3 giorni e io non riesco a farmi fare un documento di cui avrei bisogno.... Bella politica...AnonimoRe: Open Office, Avitis, **Ibm**, Plio..
- Scritto da: > Ma nessuno si accorge di quello che sta> succedendo???> Tutto questo è guidato da questi signori "in blu"> che stanno dicendo: "ma non spendete soldi in sw> proprietario, spendeteli nel mio hw e usate pure> qualsiasi schifezza di sw ci sia in giro, tanto> quello è una> commodity..."> Se qualcuno si ricorda più la commissione Meo> sulla spesa IT da parte della PA, la maggiore> voce di spesa era nella manutenzione di sw e> servizi> IBM...Si vabbe'...> Altro che soldi alle piccole imprese italiane...> E con tutto questo la mia ASL (già su piattaforma> OSS da anni) ha tutti i terminali bloccati anche> oggi da 3 giorni e io non riesco a farmi fare un> documento di cui avrei> bisogno....> Bella politica...No bella la vostra...CambiatefornitoreAlessandroxRe: Open Office, Avitis, **Ibm**, Plio..
1) Il Prof. Meo è un noto sostenitore del movimento OSS e l'analisi che ha fatto (che tra l'altro è pubblica) è assolutamente veritiera della situazione della PA. Su questo sito si fa tanto baccano sul portale Italia.it, chi credete che ci fosse dietro al progetto inziale di quel portale?? E' iniziato qualcosa come 2 anni fà... Ministro Stanca... ex presidente di...2) il Fornitore è proprio una di quelle piccole sw house locali che propagandando le loro soluzioni su sw libero, ma che non hanno speranza di andare da nessuna parte. Siamo in un mondo delle economie di scala: hai mai visto in qualsiasi altro mercato o settore merceologico una ricomparsa degli artigiani?? Forse in qualche nicchia ma mai in un settore di massa...AnonimoRe: Open Office, Avitis, **Ibm**, Plio..
- Scritto da: >Siamo in un mondo> delle economie di scala: hai mai visto in> qualsiasi altro mercato o settore merceologico> una ricomparsa degli artigiani?? Forse in qualche> nicchia ma mai in un settore di> massa...Sì, quando succede questo:http://www.ibm.com/news/it/it/2007/01/230.html"I due principali consorzi dedicati alla promozione di Linux®, Open Source Development Labs (OSDL) e Free Standards Group (FSG), hanno siglato un accordo per fondersi e costituire The Linux Foundation.""I soci fondatori di Linux Foundation sono Fujitsu, Hitachi, HP, IBM, Intel, NEC, Novell e Oracle"AnonimoEsistono alternative a Encarta?
Si parla di open, sapere se esistono alternative open ad Encarta?E' per un progetto da fare in biblioteca.Per motivi burocratici non posso usare Wikipedia o meglio non posso usare Internet da quella postazione ( per il semplice motivo che mi piacerebbe lasciarla ad accesso libero ).ciao.p.s. ripeto, e' un idea di un progetto futuro anche in stato pre-embrionale.Ci sarebbe stata anche l'enciclipedia della finson, gia' in nostro possesso, ma troppo scarna.pippo75Re: Esistono alternative a Encarta?
Ciao, purtroppo non esiste adesso.ho sentito parlare di una versione di Wikipedia in Dvd già avviabile e quindi consultabile ma mi pare solo in inglese.... possibile che non puoi utilizzare internet in biblio?al limite setta qualche regola al firewall o a firefox in modo che si possa solamente accedere al sito di it.wikipedia.org se è per questioni burocratiche/ di accesso a internet.SalutistcAnonimoRe: Esistono alternative a Encarta?
- Scritto da: > Ciao, purtroppo non esiste adesso.> ho sentito parlare di una versione di Wikipedia> in Dvd già avviabile e quindi consultabile ma mi> pare solo in inglese.... possibile che non puoi> utilizzare internet in> biblio?> al limite setta qualche regola al firewall o a> firefox in modo che si possa solamente accedere> al sito di it.wikipedia.org se è per questioni> burocratiche/ di accesso a> internet.ultimamente stanno arrivando vari bambini delle scuole che vogliono fare ricerche, in genere se non trovano materiale sui libri, cerco qualcosa su internet, in primi su wikipedia.Mi piacerebbe far fare le ricerche a loro.Purtroppo l'accesso pubblico ad Internet mi darebbe tanta di quella burocrazia inutile, che mi passa subito la voglia.Dovrei prendere un registro, farlo vidimare, controllare l'inizio dell'accesso, la fine.Se non sbaglio c'e' anche da chiedere il permesso al prefetto.Piu' altre cose di cui non ricordo, visto che ho tagliato la testa al toro non ho approfondito.In biblioteca al momento l'accesso non e' pubblico, ma con intermediario, uno arriva e il responsabile della biblioteca naviga per lui ( problemi risolti ).ciaopippo75Re: Esistono alternative a Encarta?
Puoi scaricare proprio wikipedia!sulle prime pagine di wikimedia trovi informazioni. Dove scaricarla in html semplice (da metter su dvd/hd/cd/quello che vuoi)? qui! http://static.wikipedia.org/Invece qui una discussione a riguardo per Linuxhttp://forum.ubuntu-it.org/index.php?topic=54171.0AnonimoTutto sto open andosta?
Sono anni che cerco questi programmi open, ma a parte i soliti: firefox, openoffice, ssh, apache,...per il resto, nisba.Programma per le verifiche di legge 10.Closed c'e' Termus, open?AnonimoRe: Tutto sto open andosta?
- Scritto da: > Programma per le verifiche di legge 10Strano, la comunita' open italiana e' cosi' attiva... @^AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 28 05 2007
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