Gigabit Infrastructure Act: accordo Consiglio-Parlamento UE (update)

Gigabit Infrastructure Act: accordo Consiglio-Parlamento UE (update)

Consiglio e Parlamento europea hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla legge che dovrebbe velocizzare la realizzazione delle reti a banda larga.
Gigabit Infrastructure Act: accordo Consiglio-Parlamento UE (update)
Consiglio e Parlamento europea hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla legge che dovrebbe velocizzare la realizzazione delle reti a banda larga.

Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sul Gigabit Infrastructure Act, la proposta di legge della Commissione che dovrebbe velocizzare la realizzazione delle rete a banda larga, sostituendo l’attuale direttiva introdotta nel 2014. I co-legislatori hanno apportato alcune modifiche al testo originario.

Snellire le procedure burocratiche

Sono tre i principali obiettivi del Gigabit Infrastructure Act. Il primo è ridurre i costi inutilmente elevati per la realizzazione delle infrastrutture, in parte causati dalle procedure di concessione delle autorizzazioni (iniziali e successive), considerate complesse, lunghe e diverse da uno Stato membro all’altro. I tempi di attesa per i permessi non devono superare i due mesi.

Il regolamento mira inoltre ad accelerare la realizzazione delle reti, garantire certezza giuridica e trasparenza a tutti gli attori economici coinvolti, e prevedere processi di pianificazione e realizzazione più efficienti per gli operatori. È inoltre prevista la condivisione delle infrastrutture fisiche esistenti, incluse quelle negli edifici.

Consiglio e Parlamento hanno concordato l’introduzione di alcuni emendamenti al testo originario:

  • meccanismo di conciliazione obbligatorio tra enti pubblici e operatori di telecomunicazioni per facilitare la procedura di concessione delle autorizzazioni
  • eccezione di un periodo transitorio per i comuni più piccoli, nonché disposizioni specifiche per promuovere la connettività nelle zone rurali e remote
  • chiariti i fattori per il calcolo delle condizioni eque e ragionevoli di accesso
  • disposizione specifica per fronteggiare la presenza di intermediari tra proprietari terrieri e gestori delle infrastrutture
  • disposizioni specifiche su un’etichetta volontaria “fibre-ready” per gli edifici
  • eccezioni per le infrastrutture nazionali critiche

Gli Stati membri potranno emanare norme più rigorose e dettagliate su diversi elementi importanti del nuovo regolamento. Il testo verrà ora esaminato dai tecnici e successivamente approvato dai co-legislatori. Entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e alcune regole verranno applicate a partire dai 18 mesi successivi.

Aggiornamento (23/04/2024): il Parlamento europeo ha approvato il nuovo regolamento.

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Pubblicato il
6 feb 2024
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