Gli italiani non vanno più in banca: online è meglio

Gli italiani non vanno più in banca: online è meglio

Una indagine Nomisma sul mondo bancario evidenzia un maturato rapporto con home banking e mobile banking: metà dei correntisti non va più allo sportello.
Gli italiani non vanno più in banca: online è meglio
Una indagine Nomisma sul mondo bancario evidenzia un maturato rapporto con home banking e mobile banking: metà dei correntisti non va più allo sportello.

Gli italiani hanno sempre più liquidità in banca, hanno recuperato fiducia negli istituti bancari e sono ben disposti a sposare le novità della tecnologia nella gestione dei propri risparmi. Secondo i dati di un sondaggio Nomisma, infatti, il 68% dei correntisti italiani (47,7 milioni in tutto) apprezza in modo particolare l’accesso da mobile banking, con propensione particolarmente spiccata tra i correntisti giovani e di sesso maschile:

Il 56% degli italiani preferisce l’uso dell’home banking (da pc) rispetto agli altri canali, si tratta in particolare dei “meno giovani” della fascia d’età 55-65 anni che hanno saputo trasformare una necessità in una virtù (63%). Oltre alla propensione e alla intensità di utilizzo a cambiare è stata anche l’esperienza digitale: per il 64% è migliorata la fruizione dei servizi bancari online – quota di soddisfazione che sale al 68% tra coloro che hanno rapporti con più di un istituto. Per un utente su 3, l’esperienza digitale, favorita dall’attuale situazione pandemica, è diventata elemento fondante della relazione in quanto fattore positivo in grado di rafforzare il livello di fiducia con il proprio istituto di credito, soprattutto tra coloro che hanno rapporti con più banche.

Online è meglio

Il desiderio espresso dagli intervistati è di un servizio sempre più semplice e rapido, come se nell’intuitività delle operazioni si celasse la percezione di trasparenza delle stesse. In questa dinamica si legge la soddisfazione cercata nell’utilizzo dei servizi online, elemento che in una fase iniziale ha favorito i nuovi nati del mondo dell’open banking e che ora sta iniziando a restituire ai principali istituti bancari un posizionamento migliore nei confronti dei risparmiatori.

Sono queste dinamiche essenziali perché stiamo parlando di risparmi che valgono oltre 10 miliardi di euro: a tanto ammontano le riserve degli italiani, aumentate anche in tempo di pandemia e ora oggetto delle attenzioni di governi, banche, banche centrali e istituti finanziari di vario tipo. Home banking e Mobile banking sono strumenti che consentono di tenere sotto controllo i flussi personali del denaro, soprattutto in un tempo in cui la smaterializzazione dei pagamenti rende questi flussi meno tangibili e percepibili: dall’estratto conto mensile si passa alle notifiche e al monitoraggio continuo, elementi che soltanto il digitale è in grado di abilitare.

Questo contesto ha portato altresì ad un uso sempre più ampio di servizi vari: non ci si affida più soltanto ad una banca, ma a più servizi (e più istituti bancari) in parallelo per avere depositi di cifra minore e la possibilità di attingere a più servizi e vantaggi. Le novità annunciate da Banca Sella in tal senso sono precognitrici di un fenomeno in piena evidenza: fornire un servizio di consulenza multibanca significa accarezzare esattamente l’esigenza espressa dai correntisti, i quali desiderano libertà di movimento pur nella necessità di affidarsi a consigli e indicazioni competenti sulla gestione dei propri risparmi.

In generale il 45% dei correntisti ha ormai quasi annullato gli accessi in filiale e un correntista su tre ha più di un solo conto corrente all’attivo: la fotografia di una figura sempre più smart, sempre meno fidelizzata allo sportello e sempre più parte di un mercato liquido, concorrenziale e basato sulla logica del servizio alla persona.

Fonte: Nomisma
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Pubblicato il
28 gen 2022
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