Google non è più il re assoluto delle ricerche online. Nell’ultimo trimestre del 2024, meno di 9 persone su 10 hanno usato il suo motore di ricerca per reperire informazioni sul web. E non accadeva da 10 anni.
Google perde il dominio delle ricerche online?
Il colosso di Mountain View è ancora il re indiscusso delle ricerche sul online, ma StatCounter ci dice che negli ultimi mesi del 2024 qualcosa è cambiato. A ottobre la sua quota all’89,34%, poi a novembre un piccolissimo rimbalzo all’89,99%, e a dicembre di nuovo giù all’89,73%.
Da anni le autorità di regolamentazione cercano di favorire la concorrenza per riequilibrare il mercato. E sembra che alcuni internauti abbiano deciso di cambiare abitudini, abbandonando il motore di ricerca di Google. Ovviamente, se Big G perde terreno, qualcun altro ne guadagna. È il caso di Yandex, Yahoo e soprattutto Bing, attualmente secondo.
Ma attenzione: molti utenti, specialmente i più giovani, oggi non usano più i classici motori di ricerca. Preferiscono strumenti potenziati dall’intelligenza artificiale come ChatGPT o addirittura i social network.
Bing imita Google, è polemica
Di recente, Bing è finito nell’occhio del ciclone per aver “imitato” l’interfaccia di Google quando gli utenti digitavano “Google” nella barra di ricerca. Un escamotage per trarre in inganno gli utenti e trattenerli sulla propria piattaforma.
Google ha risposto piccato, definendo la mossa di Microsoft “l’ennesima tattica di una lunga storia di stratagemmi per confondere gli utenti e limitare la scelta”. E ha sottolineato il “livello di bassezza” del suo rivale. Insomma, volano gli stracci tra i due colossi.
Il futuro è tutto da scrivere… anche per Google!
Certo, Google non rischia di perdere lo scettro nell’immediato. Ma qualcosa si sta muovendo nel mercato delle ricerche online. Tra la concorrenza dei motori tradizionali, l’ascesa dell’intelligenza artificiale e il ruolo crescente dei social media, il futuro è tutto da scrivere.