Verifica età: Meta e Spotify contro Apple e Google

Verifica età: Meta e Spotify contro Apple e Google

Meta, Spotify e altre aziende chiedono ai legislatori statunitensi di introdurre una legge che obblighi Apple e Google a verificare l'età sugli store.
Verifica età: Meta e Spotify contro Apple e Google
Meta, Spotify e altre aziende chiedono ai legislatori statunitensi di introdurre una legge che obblighi Apple e Google a verificare l'età sugli store.

Meta ha recentemente avviato i test per la verifica dell’età tramite intelligenza artificiale su Instagram, ma ritiene che questo controllo dovrebbe essere effettuato a livello di app store, prima del download. L’azienda di Menlo Park ha unito le forze con Spotify e Match Group per chiedere l’intervento dei legislatori statunitensi, come già fatto in Europa.

Apple e Google devono verificare l’età

Meta, Spotify, Match Group e altre aziende hanno annunciato la Coalition for a Competitive Mobile Experience per evidenziare che Apple e Google dovrebbero avere la responsabilità legale di verificare l’età degli utenti. L’obiettivo principale del gruppo è avviare attività di lobbying per convincere i legislatori statunitensi ad introdurre un obbligo a carico dei gestori degli app store, come già avvenuto nello Utah all’inizio di marzo.

Secondo i membri della coalizione, Apple e Google dovrebbero implementare misure adeguate per impedire ai minori di scaricare app non adatte alla loro età. Le aziende sottolineano l’urgenza di una legge federale perché la verifica dell’età richiede lo sviluppo di un nuovo e complesso sistema per gestire enormi quantità di dati sensibili sui minori.

Apple e Google hanno proposto soluzioni che minimizzano la raccolta dei dati personali, ma la verifica dell’età deve essere effettuata dagli sviluppatori delle app. Un eventuale controllo a livello di store comporterebbe la condivisione dei dati anche con sviluppatori che non offrono app vietate ai minori.

La coalizione vuole inoltre combattere contro le pratiche scorrette di Apple e Google, tra cui l’assenza di interoperabilità con hardware e software di terze parti, l’imposizione delle commissioni e le restrizioni per app store e metodi di pagamento alternativi. La creazione della coalizione è stata annunciata poche ore prima della sentenza contro Apple.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
2 mag 2025
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