Verifica dell'età e privacy: proposte di Google

Verifica dell'età e privacy: proposte di Google

Google ha proposto una soluzione che garantisce la privacy dei minori, evitando la condivisione dell'informazione sull'età quando non necessaria.
Verifica dell'età e privacy: proposte di Google
Google ha proposto una soluzione che garantisce la privacy dei minori, evitando la condivisione dell'informazione sull'età quando non necessaria.

A distanza di circa una settimana dall’approvazione della legge nello Utah, Google ha evidenziato i rischi per la privacy dei minori dovuta alla condivisione di dati sensibili. Secondo l’azienda di Mountain View, la legge è stata fortemente voluta da Meta. Nel post pubblicato sul blog ufficiale ha elencato una possibile soluzione in cinque punti.

Proposte di Google per la verifica dell’età

Google sottolinea che Meta e altre aziende, tra cui Snap e X, vogliono scaricare sugli app store la responsabilità di verificare l’età degli utenti. Tutto nasce dalle critiche verso i social media che sono facilmente accessibili ai minorenni. L’azienda di Mountain View evidenzia che l’informazione dell’età non è necessaria per molte app, quindi verrebbero condivisi dati senza motivo.

Google propone una soluzione che rispetta la privacy, riducendo al minimo la raccolta dei dati (anche Apple ha suggerito un’alternativa a fine febbraio). Invece di inviare l’informazione sull’età indistintamente a tutti gli sviluppatori, solo quelli che offrono app non adatte ai minori dovrebbero ricevere tale informazione dagli store con il consenso dei genitori.

Sfruttando alcuni “segnali” (non è noto quali), gli sviluppatori potrebbero determinare l’età dell’utente e impedire l’accesso a specifici contenuti o offrire differenti impostazioni per la privacy. La proposta di Google evita inoltre che l’informazione sull’età venga ottenuta in modo illecito o condivisa con terzi dagli sviluppatori.

L’azienda di Mountain View suggerisce l’adozione di uno standard che vieti la visualizzazione degli annunci pubblicitari personalizzati ai minori di 18 anni. Google adotta già questa pratica e dovrebbe essere imposta a tutte le aziende. Sarebbe utile infine una dashboard centralizzata che consenta ai genitori di controllare le attività online dei figli per tutte le app.

Fonte: Google
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Pubblicato il
13 mar 2025
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