L’appuntamento con Cloud Next è uno dei più importanti dell’anno per Google e anche l’edizione ’25 non ha deluso le aspettative in termini di annunci. Come sempre, si tratta di un evento riservato in gran parte agli addetti ai lavori, principalmente agli sviluppatori e a coloro che fanno leva sull’infrastruttura di bigG e sulle sue potenzialità in ambito professionale. Qui è dove passiamo in rassegna le novità più importanti, rimandando al blog ufficiale per altri dettagli.
Le novità più importanti dal Google Cloud Next ’25
Il titolo scelto per questo articolo sintetizza in modo piuttosto efficace la visione del gruppo applicata alla sua piattaforma. C’è l’AI integrata, com’è lecito attendersi da uno tra i principali protagonisti del settore, l’apertura alle soluzioni degli altri provider in un’ottica open e multi-cloud, senza dimenticare un’attenzione particolare all’interoperabilità.
TPU: Ironwood per la age of inference
Tra le novità annunciate, merita una menzione Ironwood, la prima TPU realizzata per la cosiddetta age of inference
. È la Tensor Processing Unit di settima generazione per il gruppo di Mountain View, migliorata sotto ogni punto di vista, dalle prestazioni all’efficienza energetica.
Si tratta di un passaggio da modelli di AI reattivi che forniscono informazioni in tempo reale da interpretare alle persone a modelli che forniscono la generazione proattiva di approfondimenti e interpretazioni. Questo è ciò che chiamiamo
l’era dell’inferenza, in cui gli agenti di IA recupereranno e genereranno proattivamente dati per fornire in modo collaborativo approfondimenti e risposte, non solo dati.
Scalabile fino a 9.216 chip (42.5 Exaflops) raffreddati a liquido, è pensata per la nuova era dell’intelligenza artificiale generativa. Fa parte dei nuovi componenti per l’architettura Google Cloud AI Hypercomputer, ottimizzata sul fronte hardware e software per ogni carico di lavoro. Per maggiori informazioni, dai uno sguardo all’articolo dedicato.
Novità per Lyria, Veo 2, Chirp 3 e Imagen 3
L’intelligenza artificiale generativa è un mantra per bigG e l’ennesima dimostrazione arriva con l’annuncio relativo all’aggiunta di Lyria a Vertex AI. È un modello di tipo text-to-music che permette di creare una traccia musicale semplicemente descrivendola. La piattaforma accoglie poi altre novità dedicate a Veo 2 (video), Chirp 3 (audio) e Imagen 3 (immagini). Altre informazioni nell’articolo dedicato.
In un incontro con la stampa organizzato prima dell’evento di oggi, la società ha confermato di aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per i contenuti protetti da diritto d’autore impiegati durante la fase di addestramento.
I modelli Gemini e Agentspace su GDC
I modelli della famiglia Gemini saranno resi disponibili su GDC (Google Distributed Cloud), con un’anteprima pubblica che prenderà il via nel terzo trimestre dell’anno. Questo permetterà alle organizzazione chiamate a soddisfare stringenti requisiti on-premise di accedere alle tecnologie AI più avanzate.
Lo stesso vale per Agentspace, che bigG propone alle aziende come punto di partenza per sfruttare al meglio il potenziale degli agenti di intelligenza artificiale.
La soluzione Cloud WAN
Un altro annuncio importante per il gruppo è quello relativo a Cloud WAN. Come si può intuire dal nome, si tratta di una soluzione che connette le realtà globali attraverso più cloud e data center. Questa la descrizione fornita.
Cloud WAN è un backbone enterprise completamente gestito, affidabile e sicuro che trasforma le architetture WAN (Enterprise Wide Area Network). Sfrutta la rete su scala globale di Google, ottimizzata per le prestazioni delle applicazioni. Cloud WAN offre prestazioni fino al 40% più veloci rispetto a Internet pubblico e fino al 40% di risparmio nel costo totale di proprietà (TCO) rispetto a una soluzione WAN gestita dal cliente.
Gemini 2.5 Flash
L’ultima generazione di modelli AI istruita da Google si arricchisce di Gemini 2.5 Flash. Tra i vantaggi che lo caratterizzano c’è la bassa latenza e l’efficienza dei costi sulla piattaforma Vertex AI, abilitando così nuovi casi d’uso in ambito enterprise. Abbiamo dedicato un approfondimento su queste pagine.
Novità AI per Workspace: arriva Flows
La suite Workspace a cui gli utenti si affidano ogni giorno (con strumenti Documenti, Fogli, Meet, Chat e così via) si arricchisce con il debutto di Flows. Anche in questo caso, il nome suggerisce la sua utilità: si occupa di automatizzare e orchestrare il flusso di lavoro tra le diverse applicazioni, facendo ovviamente leva sull’intelligenza artificiale. Maggiori informazioni nell’articolo dedicato.
Ad esempio, Workspace Flows usa una Gem personalizzata per gestire una richiesta di assistenza clienti. Esamina il modulo in arrivo, individua il problema principale, ricerca possibili soluzioni, abbozza una risposta utile e la segnala al team di assistenza per la revisione e l’invio. Si tratta di semplificare interi processi, non solo singoli passaggi.
Google Unified Security per la sicurezza
L’ultima novità che segnaliamo qui (per tutte le altre rimandiamo al blog ufficiale) è Google Unified Security. Nasce per rispondere a un’esigenza specifica: l’infrastruttura aziendale continua a crescere, in termini di dimensioni e complessità, ampliando di conseguenza la superficie di attacco e rendendo sempre più difficile il lavoro di chi si occupa della sua protezione.
In collaborazione con Mandiant (acquisita nel 2022), Google sta riunendo in un’unica soluzione convergente basata sull’AI l’intero portfolio di prodotti per la sicurezza, evitando così che i responsabili debbano fare i conti con la frammentazione imposta da tool separati e scollegati fra loro.