Google lancia la prima versione del suo Office

Google lancia la prima versione del suo Office

Il gigante della ricerca sembra voler minacciare Microsoft in uno dei suoi settori di punta. In arrivo un sistema operativo marcato Google? No, è pronto un possibile concorrente web di Office. I dettagli e una prova della preview
Il gigante della ricerca sembra voler minacciare Microsoft in uno dei suoi settori di punta. In arrivo un sistema operativo marcato Google? No, è pronto un possibile concorrente web di Office. I dettagli e una prova della preview

Google accelera il passo nella corsa verso la realizzazione di nuovi strumenti di ricerca e di utilità per i cittadini della rete: alla Office 2.0 Conference che si tiene a San Francisco verrà oggi presentato un nuovo servizio integrato, nato dall’unione di due componenti separati ma dalle funzionalità accorpabili: fondendo insieme il foglio elettronico “prodotto in casa” Google Spreadsheets e l’editor di documenti online Writely ( acquisito lo scorso marzo ), BigG ha messo su Google Docs & Spreadsheets .

Il nuovo strumento offre la possibilità di editare, salvare e condividere documenti e fogli di lavoro sul web, necessitando solo della presenza sul client di un browser aggiornato e della connessione alla rete. L’idea in sé non è nuova: compagnie della Silicon Valley come Zoho o Jotspot Inc. già vendono un prodotto similare, e la stessa Microsoft mette a disposizione la condivisione dei documenti in formato Word ed Excel sulla rete alle organizzazioni che hanno acquistato il software Sharepoint server.

Google Docs & Spreadsheets, tuttavia, è un’applicazione basata interamente sul web, gratuita e dalla accessibilità e semplicità di utilizzo ragguardevoli: niente a che vedere rispetto alla necessità di installare centinaia di megabyte di file e chiavi di registro in locale, richiesta dai prodotti degli attuali padroni del settore della produttività personale e da ufficio. Tutto è gestito in remoto , il lavoro è accessibile da qualunque postazione online e i documenti salvati vengono immagazzinati sui server della Grande G, naturalmente protetti e visibili solo dall’account Google di chi li ha creati e dai colleghi che partecipano alla loro stesura.

Google D. & S. è insomma un nuovo passo del leader della ricerca per integrare la logica della centralità di Internet ai programmi basati sul concetto di computer singolo e autosufficiente: l’ennesimo colpo agli interessi cardine di quella Microsoft che fonda il suo impero su Windows e su Office. La sua presentazione nella due-giorni della Office 2.0 Conference non è certo casuale, visto che affronta proprio le nuove possibilità offerte alla produttività personale e al lavoro d’ufficio condiviso dall’ultima generazione di software web interattivo, conosciuto dall’industria con l’appellativo Web 2.0.

In seno a Google, il nuovo servizio è la prima realizzazione pratica di una direttiva annunciata da Sergey Brin (co-fondatore della compagnia e Presidente della divisione Prodotti) questa estate, tesa a semplificare quella che è diventata, per ammissione dello stesso high executive, una collezione confusa di servizi .

Nulla di concreto è stato annunciato, invece, circa la volontà già espressa da Eric Schmidt (CEO di Google) di fondere assieme al foglio elettronico e all’editor di testo anche Google Calendar.

Andando più sul pratico nella preview di questa suite da ufficio virtuale , Punto Informatico ha dato un occhio al servizio, marcato al solito come “beta”, per testare quanto è in grado di offrire sino ad ora: innanzi tutto, Google dichiara che ogni documento non può essere più grande di 500 kilobyte, più 2 megabyte di immagini allegate. Ogni foglio di lavoro può arrivare a contenere fino ad un massimo di 10.000 righe, 256 colonne, 50.000 celle o 20 fogli, qualunque sia il limite raggiunto per primo. Viene anche offerta la possibilità di importare ed esportare i documenti nei formati più utilizzati (.doc,.html,.rtf,.xls,…).

La breve prova su strada ha evidenziato i limiti attuali della suite . L’aggiornamento dei dati inseriti su schermo, soprattutto con l’editor di testo, è di una lentezza esasperante: cosa che probabilmente dipende molto dalla connessione impiegata (una ADSL di Tin.it a 4 Megabit), ma questo è il prezzo da pagare per lavorare totalmente online, e non dipende certamente da Google. Insomma, se i tradizionali strumenti di lavoro lato client sono destinati a risultare ancora più efficienti, Google D. & S. sembra offrire uno sprazzo di futuro . Quel che è certo è che Microsoft non rimarrà a guardare.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
12 ott 2006
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