Google ha accettato di pagare 1,375 miliardi di dollari allo stato del Texas per la violazione della privacy. Termina quindi il contenzioso legale iniziato nel 2022 in seguito a due denunce presentate dal Procuratore Generale Ken Paxton. La somma è leggermente inferiore a quella pagata da Meta a fine luglio 2024 (record statale attuale).
Tracciamento della posizione e raccolta di dati
La prima denuncia era stata presentata il 24 gennaio 2022. Secondo il Procuratore Paxton, Google ha violato il Deceptive Trade Practices Act, in quanto ha ingannato i consumatori del Texas con la funzionalità “Cronologia delle posizioni”.
Anche quando è disattivata, l’azienda di Mountain View continua a tracciare la posizione degli utenti attraverso altre impostazioni. I dati ottenuti vengono quindi utilizzati per mostrare annunci pubblicitari e quindi incrementare i profitti.
Il 19 maggio 2022 era stata presentata una versione aggiornata della denuncia per includere anche il tracciamento attraverso la cronologia delle ricerche durante la navigazione privata (modalità incognito).
Infine, il 20 ottobre 2022 era stata presentata un’altra denuncia per la violazione del Capture or Use of Biometric Identifier Act. Google raccoglieva dati biometrici tramite riconoscimento facciale o impronta vocale con Google Foto, Google Assistant e Nest Hub Max, senza consenso informato.
Come specifica Bloomberg, Google aveva vinto in primo grado. Il Texas aveva presentato appello, ma ha successivamente chiesto una sospensione del procedimento perché era previsto un accordo con Google, come effettivamente avvenuto.
L’azienda di Mountain View pagherà 1,375 miliardi di dollari, una cifra leggermente inferiore a quella pagata da Meta l’anno scorso. Il Procuratore Paxton evidenzia che nessun altro stato aveva ottenuto da Google più di 93 milioni di dollari per la violazione della privacy. Un portavoce dell’azienda californiana ha dichiarato:
Questo accordo risolve una serie di vecchie controversie, molte delle quali sono già state risolte altrove, riguardanti le policy sui prodotti che abbiamo modificato da tempo. Siamo lieti di lasciarci tutto alle spalle e continueremo a integrare solidi controlli sulla privacy nei nostri servizi.