Confermate le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi: Huawei ha ottenuto da parte delle autorità britanniche il via libera alla realizzazione di un centro di ricerca e sviluppo nel Regno Unito: sorgerà su un’area da 500 acri vicino a Cambridge e a circa 70 Km da Londra. L’investimento sarà però ben più importante in termini economici rispetto a quello ipotizzato in un primo momento, raggiungendo un miliardo di sterline.
Huawei investe un miliardo di sterline nel Regno Unito
L’annuncio non potrà che costituire un nuovo argomento di discussione per quanto concerne l’attività del gruppo nel territorio UK. Nei mesi scorsi il via libera, seppur con alcune limitazioni, al coinvolgimento della società cinese nell’allestimento delle reti 5G, poi la presa di posizione del primo ministro Boris Johnson che ha chiesto di rivedere la decisione, forse anche in conseguenza alle pressioni ricevute dagli USA.
La nuova struttura vicino alla capitale inglese impiegherà circa 400 dipendenti concentrandosi sulla realizzazione di dispositivi da utilizzare nei sistemi di comunicazione in fibra ottica. Queste le parole di Victor Zhang, Vice President.
Il Regno Unito è la casa di un mercato aperto e vivace e ospita alcuni dei migliori talenti che il mondo ha da offrire.
A proposito del progetto nei giorni scorsi (prima della conferma odierna) è intervenuto tra gli altri Keith Krach, Sottosegretario di Stato USA, con un tweet dai toni piuttosto polemici in cui afferma quanto segue.
A proposito dei piani di Huawei per Cambridge: con il Partito Comunista Cinese inizia sempre con qualcosa di innocuo come una struttura di ricerca e sviluppo collegata a una prestigiosa università. Donano una domma, assumono laureati e guadagnano credibilità nelle pubbliche relazioni. Poi iniziano a bullizzare, forzare ed espandere la sorveglianza di stato.
Regarding Huawei’s plans in Cambridge: With CCP it always starts with something innocuous like an R&D facility linked to a prestigious university. They donate money, hire grads, & burnish their PR credentials. Then comes bullying, coercion, & expansion of the surveillance state.
— Under Secretary Keith Krach (@State_E) June 23, 2020
Anche i vertici della NATO si sono espressi di recente con un parere contrario in merito al coinvolgimento di Huawei nella realizzazione delle reti 5G britanniche.