IBM, 330TB di dati su cartuccia

IBM, 330TB di dati su cartuccia

I ricercatori di IBM, lavorando a stretto contatto con Sony (che 60 anni fa ha inventato le cartucce a nastro magnetico) sono riusciti a stabilire un nuovo record di archiviazione su banda magnetica raggiungendo una densità pari a 201 gigabit per pollice quadrato
I ricercatori di IBM, lavorando a stretto contatto con Sony (che 60 anni fa ha inventato le cartucce a nastro magnetico) sono riusciti a stabilire un nuovo record di archiviazione su banda magnetica raggiungendo una densità pari a 201 gigabit per pollice quadrato

Roam – IBM, a caccia di record, è riuscita ad archiviare 330 Terabyte di dati non compressi all’interno di una cartuccia a nastro . L’area dove i dati trovano spazio ha una densità superiore rispetto ai drive a nastro attualmente in commercio.

Tape

Un’invenzione di Sony Storage Media Solutions risalente ad oltre 60 anni fa, viene così riportata in auge e migliorata lasciando auspicare che il suo utilizzo potrà continuare anche per diversi anni (specialmente per l’archiviazione di dati medici). Fa sorridere pensare che la prima cartuccia di questo tipo prodotta dalla stessa IBM fosse in grado di memorizzare circa 2 Megabyte di dati .


Evangelos Eleftheriou, uno dei responsabili di IBM, in merito al progresso raggiunto commenta: “Il nastro è stato tradizionalmente utilizzato per archivi video, file di backup, repliche per disaster recovery e il mantenimento di informazioni prima di tutto, ma l’industria si sta spostando sempre più sul cloud. Il nastro potenziato dovrebbe costare un po’ di più alla produzione rispetto al nastro impiegato attualmente, ma il potenziale di capacità molto elevata renderà attraente il costo per terabyte, rendendo questa tecnologia pratica per lo stoccaggio dei dati conservati sul cloud”. Non è un caso che IBM punti molto su questi tipi di supporto che garantiscono scalabilità, durata, sicurezza ed efficienza.


Dopo anni di collaborazione con Sony, i nastri magnetici raggiungono un nuovo record di densità pari a 201 gigabit per pollice quadrato (6,45 centimetri quadrati). Il nastro magnetico utilizzato si basa su un prototipo di Sony che nel 2015 consentiva una densità di 123 gigabit per pollice quadrato. Per il raggiungimento del nuovo record il nastro in questione è stato trattato con un processo di sputtering, applicando sottili strati di ferrite di bario. Con questo nuovo processo produttivo, IBM dimostra nuovamente di essere all’avanguardia sul tema, come già aveva fatto a marzo quando aveva annunciato di aver scritto dei dati su un singolo atomo di olmio ospitato in ossido di magnesio.

Ibm

Anche sulle architetture costruttive dei chip IBM ha dalla sua parte un record . La produzione a 5 nanometri di transistor è stata presentata a giugno, battendo nettamente la concorrenza (ferma a 10 nanometri) e aprendo le porte a performance migliorate dei dispositivi elettronici anche del 40 per cento.


Mirko Zago

Fonte immagine: 1 , 2

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
3 ago 2017
Link copiato negli appunti