IBM sfida Intel con Power.org

IBM sfida Intel con Power.org

Il colosso di Armonk presenta una comunità di aziende che svilupperanno insieme prodotti e standard aperti basati sulla tecnologia dei processori Power e PowerPC. Sfida a x86
Il colosso di Armonk presenta una comunità di aziende che svilupperanno insieme prodotti e standard aperti basati sulla tecnologia dei processori Power e PowerPC. Sfida a x86


Pechino (Cina) – Dar vita ad una comunità di aziende interessate a sviluppare prodotti e standard basati sulle tecnologie Power e PowerPC. E’ quanto ha annunciato da Pechino IBM con il varo di Power.org , una nuova iniziativa con cui spera di spingere i suoi chip su di una più vasta gamma di prodotti.

L’intento di IBM e delle sue 15 partner è quello di favorire la diffusione dei processori Power su di un ampio numero di mercati, da quello delle console da gioco a quello dei supercomputer per passare attraverso l’elettronica delle autovetture. I membri della comunità, tra cui compaiono i nomi di Sony, Novell, Red Hat e Cadence, collaboreranno alla creazione di nuovi dispositivi e applicazioni basati sui chip Power e condivideranno fra loro componenti e know-how.

La nuova iniziativa fa parte di una strategia con cui IBM ambisce, attraverso la creazione di standard aperti basati sulla tecnologia Power, a sfidare il mondo delle architetture x86 là dove la compatibilità con i PC ha scarsa importanza: ad esempio, il settore dei dispositivi elettronici di consumo, i computer di bordo delle auto, i cluster di server e gli apparati di rete e telecomunicazione.

Fra le prime specifiche aperte che verranno sviluppate all’interno di Power.org ci sarà un’interfaccia di bus: tale tecnologia verrà utilizzata soprattutto per la creazione di system-on-a-chip dove, secondo IBM, faciliterà l’integrazione di componenti prodotti da differenti aziende.

“Allo stesso modo di quanto hanno fatto Java e Linux per il mondo del software, Power.org potrà spingere l’innovazione e il ritmo dei cambiamenti nel mondo dell’hardware”, ha affermato Rod Adkins, vice president of development del Systems & Technology Group di IBM.

Le specifiche aperte fanno particolarmente gola ai paesi in via di sviluppo, e soprattutto alla Cina, il paese dove IBM, non a caso, ha scelto di varare la propria iniziativa.

Il gigante di Armonk sostiene di voler incoraggiare le proprie partner a plasmare Power.org come un’entità indipendente, seguendo un modello simile a quello che oggi caratterizza il progetto Eclipse.org : quest’ultimo è stato fondato da Big Blue nel 2001 per sviluppare un completo insieme di strumenti di sviluppo open source.

Vistosa l’assenza, fra i membri di Power.org, di Toshiba ed Apple: queste potrebbero tuttavia entrare a far parte dell’alleanza in un secondo momento.

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Pubblicato il 3 dic 2004
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