iCloud: Apple risolve il bug della sincronizzazione

iCloud: Apple risolve il bug della sincronizzazione

Apple ha provveduto a risolvere il bug di iCloud che impediva alle app di eseguire correttamente la sincronizzazione dando l'errore 503.
iCloud: Apple risolve il bug della sincronizzazione
Apple ha provveduto a risolvere il bug di iCloud che impediva alle app di eseguire correttamente la sincronizzazione dando l'errore 503.

Dal mese di novembre, diversi sviluppatori stavano lamentando dei malfunzionati ai server di iCloud che impedivano di effettuare la sincronizzazione dei dati delle loro app per iPhone e iPad. Il problema, piuttosto serio e ovviamente anche assai fastidioso, è stato però finalmente risolto da Apple proprio nelle ultime ore.

iCloud: risolto il bug della mancata sincronizzazione delle app

Becky Hansmeyer, sviluppatore dell’app YarnBuddy, ha infatti riferito di avere ricevuto da parte dell’azienda di Cupertino “una gentilissima e dettagliata risposta”, spiegando che il bug che provocava l’errore 503 è stato risolto. La conferma in merito alla cosa è giunta anche da parte di altri sviluppatori, finalmente felici del fatto che le loro app abbiano ripreso a funzionare senza intoppi.

Da notare che la presenza della problematica in oggetto mostrava agli utenti delle app che sfruttavano meccanismi di sincronizzazione passando per iCloud il messaggio di errore 503, andando a coinvolgere applicazioni perfettamente funzionanti da anni e nonostante non fosse stata apportata alcuna modifica al codice interessato.

La mancata sincronizzazione passando da iCloud è un problema per gli sviluppatori perché gli utenti tendono a incolpare l’app del mancato funzionamento. La sincronizzazione passa per CloudKit, framework disponibile dal 2014 da Apple che permette di non dover scrivere codice server e di gestire la manutenzione dei server.

Resta comunque ancora un mistero il perché il gruppo della “mela morsicata” ci abbia impiegato così tanto tempo per offrire una risoluzione al problema e, soprattutto, perché non abbia mai provveduto ad informare gli sviluppatori della cosa su larga scala. Ad ogni modo, come si suol dire, tutto è bene quel che finisce bene.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
27 gen 2022
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