Gli esperti di iFixit hanno effettuato il teardown del nuovo iPhone 16e per verificare se i progressi in termini di riparabilità degli iPhone 16 sono stati estesi anche al modello entry level della serie. In base al punteggio finale si può sicuramente affermare che Apple ha mantenuto le promesse (ma l’acquisto non viene consigliato).
Novità che non giustificano l’acquisto
Il nuovo iPhone 16e ha una batteria da 15,55 Wh incollata al telaio, ma può essere facilmente rimossa. È sufficiente infatti applicare una tensione di 9 Volt per 90 secondi oppure di 12 Volt per 5 secondi (il massimo consentito è 30 Volt) per “scollare” la batteria e accedere agli altri componenti interni, come si può vedere nel video.
La soluzione adottata da Apple a partire dagli iPhone 16 è nettamente migliore della precedente. Era necessario rimuovere l’adesivo tirando alcune piccole strisce che si rompevano spesso. In tal caso si doveva usare l’alcol denaturato per staccare la batteria, rischiando di piegarla o romperla.
L’iPhone 16e non supporta MagSafe. Secondo gli esperti di iFixit, questo è un vantaggio perché la ricarica wireless più lenta (7,5 Watt) offerta dallo standard Qi incrementa la longevità della batteria. Dopo aver rimosso vari componenti fissati con viti si può accedere alla scheda madre e alla prima novità di rilievo dello smartphone, ovvero il modem C1 progettato da Apple.
La seconda novità è rappresentata dalla porta USB Type-C, obbligatoria in Europa, che sostituisce la porta Lightning. Apple ha pubblicato una guida per riparare una porta danneggiata, ma è una procedura per utenti esperti. Un altro vantaggio è l’eliminazione del pulsante Home con Touch ID, visto che si rompe facilmente.
Al termine del teardown è stato assegnato all’iPhone 16e un punteggio di 7/10. Gli esperti di iFixit ritengono però che le novità non giustifichino l’acquisto o l’aggiornamento dal precedente iPhone SE di terza generazione.