Il cracker della NASA rischia 70 anni

Il cracker della NASA rischia 70 anni

Gary McKinnon ha perso un procedimento decisivo che ne avrebbe bloccato l'estradizione negli USA dal Regno Unito. Negli States rischia pene pesantissime. L'FBI lo vuole da anni
Gary McKinnon ha perso un procedimento decisivo che ne avrebbe bloccato l'estradizione negli USA dal Regno Unito. Negli States rischia pene pesantissime. L'FBI lo vuole da anni

Londra – Gli americani lo vogliono e lavorano febbrilmente da anni per riuscire a portare sul proprio territorio e nei propri tribunali il britannico Gary McKinnon , reso celebre non solo da alcuni dei cracking informatici più clamorosi di questi anni ma anche da una vicenda giudiziaria complicata. Vicenda che ora è ad una svolta: i due magistrati che hanno valutato la sua posizione hanno appena deciso che McKinnon va estradato negli USA .

Le ragioni sono quelle dell’accusa: McKinnon avrebbe causato intenzionalmente danni a server militari, istituzionali e al network della NASA, cracking effettuati col preciso scopo di intimidire il governo degli Stati Uniti.

McKinnon (nella foto) si è sempre difeso sostenendo di essersi introdotto sui server del Pentagono “solo per scoprire se gli UFO esistevano davvero” e per “pura curiosità”. I rapporti ufficiali parlano invece di ripetuti assalti telematici, durati anche mesi, portati secondo gli inquirenti “con la ferma intenzione di scardinare le difese informatiche statunitensi”. Il britannico si sarebbe quindi macchiato di un reato gravissimo: violare i server della più grande potenza militare del pianeta, squarciando il velo del sancta sanctorum statunitense .

Il cracker Sebbene McKinnon, come riporta tra gli altri Betanews , possa ora tentare un ultimo appello alla Corte Suprema, gli osservatori danno per scontata la sua estradizione. Come si ricorderà, questa era già stata approvata la scorsa estate dal governo britannico ed era stata fermata in extremis proprio dall’appello del giovane cracker, appello che ora si è concluso con la bocciatura delle tesi difensive.

Sembra dunque inevitabile che McKinnon sia destinato ad essere processato negli USA con tutte le conseguenze che questo comporta. L’ordinamento giuridico americano è infatti assai più severo di quello britannico e prevede, per casi come il suo, pene che possono arrivare a 70 anni di reclusione . Senza considerare poi l’aspetto economico: l’ FBI valuta i danni legati alle attività dello smanettone britannico attorno al milione di dollari. Questo si potrebbe tradurre in una multa vicina ai 2 milioni di dollari.

Un interessante esame della singolare situazione giudiziaria di McKinnon è stato pubblicato da Out-Law.com .

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Pubblicato il
4 apr 2007
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