Intel: benchmark SPEC annullati, prove falsate sulle CPU Xeon

Intel: benchmark SPEC annullati, prove falsate sulle CPU Xeon

Intel ha compilato alcune CPU Xeon in modo che rispondessero in modo accelerato ai benchmark SPEC, ottenendo così risultati artificialmente migliorati.
Intel: benchmark SPEC annullati, prove falsate sulle CPU Xeon
Intel ha compilato alcune CPU Xeon in modo che rispondessero in modo accelerato ai benchmark SPEC, ottenendo così risultati artificialmente migliorati.

Non si tratta ancora di un “Intelgate”, ma le premesse sono queste. Il problema nasce dalle accuse della SPEC (Standard Performance Evaluation Corporation), secondo cui i benchmark effettuati in passato sulle CPU Xeon del gruppo sarebbero state falsate e avrebbero così restituito risultati artificiosamente aggiustati a vantaggio dell’azienda.

Il problema è per certi versi simile a quello che ha portato al famigerato Dieselgate che ha colpito il gruppo Volkswagen a suo tempo. L’accusa, infatti, è quella di un comportamento alterato del dispositivo proprio durante le fasi di test, così da poter ottenere dati migliori rispetto alla realtà dei fatti. Nello specifico, le CPU Intel Xeon sarebbero state compilate in modo da poter riconoscere i test della SPEC, potendosi comportare di conseguenza per favorire un risultato di maggior qualità. Tale comportamento, tuttavia, sarebbe innaturale: le performance sono state migliorate in modo artificioso, insomma, proprio grazie alla conoscenza pregressa di ciò che i test SPEC avrebbero portato avanti sulla macchina in prova.

Intel Xeon CPU Sapphire Rapids

Nulla di nuovo sotto il Sole, in realtà. Come sottolineato da PCWorld, già altri gruppi come Qualcomm, Samsung e MediaTek hanno subito medesime accuse, dimostrando di fatto come il mondo dei benchmark sia di per sé stesso fallace nel fotografare in modo attendibile le performance delle CPU. Una apposita nota è stata aggiunta ora dalla SPEC in calce ai benchmark portati avanti sulle CPU: nel testo si chiede alle aziende di adottare ottimizzazioni che non siano mirate ai test, lasciando questa precisazione a futura memoria per ricordare come i risultati siano stati falsati per una precisa scelta del produttore e non per negligenza dei tester.

L’azione di Intel avrebbe migliorato i benchmark del 10% circa rispetto alla realtà, fornendo così al mercato specifiche che incidono sul raffronto competitivo: non come Volkswagen, che snaturò i test per stare sotto specifici livelli di emissione previsti da normativa, ma comunque per forzare le dinamiche di mercato attraverso benchmark inquinati.

Fonte: PCWorld
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Pubblicato il
19 feb 2024
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