Intel scaglia Itanium 2 contro Sun

Intel scaglia Itanium 2 contro Sun

Il colosso dei chip sostiene che l'ormai imminente Itanium 2 potrà finalmente scalfire la corazza del mercato Unix/RISC e superare i serveroni di Sun
Il colosso dei chip sostiene che l'ormai imminente Itanium 2 potrà finalmente scalfire la corazza del mercato Unix/RISC e superare i serveroni di Sun


Monaco (Germania) – Il rilascio del successore di Itanium è ormai dietro l’angolo e Intel ha già dato inizio al rullare di tamburi che ne accompagnerà l’entrata sul mercato. Dal palcoscenico dell’Intel Developer Forum di Monaco il chipmaker ha colto l’occasione per svelare più i dettagli tecnici di Itanium 2 (anche noto con il nome in codice di McKinley ), e per mostrare benchmark e comparative.

Intel, che riconfermando per i chip il nome “Itanium” ha dimostrato di avere ancora una solida fiducia in questo brand, ha ribadito che questa CPU, grazie alla sua architettura migliorata, sarà in grado di offrire prestazioni sensibilmente superiori sia a quelle dell’attuale generazione di Itanium sia a quelle dei sistemi RISC, specie “nelle applicazioni chiave di livello enterprise”. Rispetto ai chip IA-64 (il nome formale dell’architettura a 64 bit di Intel) già sul mercato, il nuovo Itanium promette – almeno sulla carta – prestazioni dall’una e mezzo alle due volte superiori.

Intel scaglierà Itanium 2 nel mercato dei server enterprise durante la metà dell’anno, dunque in un periodo compreso fra giugno e luglio, e il suo obiettivo sarà quello di aprire una breccia in un mercato tradizionalmente dominato dalle piattaforme Unix/RISC e da nomi come Sun e IBM.

Intel afferma che Itanium 2 fornirà prestazioni sensibilmente superiori ai sistemi attuali in diverse aree applicative, fra cui quella dei sistemi di gestione pianificata dell’azienda (ERP), dove il colosso afferma che un sistema a quattro processori dovrebbe supportare un numero più che doppio di transazioni rispetto ad un sistema basato su Itanium; e nei grandi database e processi transazionali, dove viene stimato che un sistema equipaggiato quattro Itanium 2 è in grado di supportare un numero di transazioni circa il 50% superiore rispetto a quello di un sistema comparabile basato su UltraSparc III.

Confrontando ancora il suo pargolo con i processori UltraSparc III di Sun, Intel riporta che nell’e-commerce un sistema basato su Itanium 2 riesce a gestire un numero sensibilmente più elevato di transazioni per singolo processore. Citando poi il benchmark MP Linpack 10K, il big californiano sostiene che un sistema basato su quattro processori Itanium 2 raggiunge un valore prestazionale pari a 13 gigaflops (miliardi di operazioni a virgola mobile al secondo), un valore ritenuto circa doppio rispetto a quello fornito da un sistema comparabile basato su UltraSparc III.

Prendendo a riferimento i noti benchmark SPECfp2000 e SPECint2000, Intel dichiara che il suo Itanium 2 è il doppio più veloce di un Sun UltraSparc III nel calcolo a virgola mobile e circa il 30% più veloce nel calcolo con numeri interi.

Il primo modello di Itanium ad uscire sul mercato avrà una frequenza di clock di 1 GHz e, grazie alla sua nuova architettura IA-64, potrà contare su 3 MB di cache L3 integrata su chip, una cache L2 da 256 KB, un nuovo bus a 128 bit da 400 MHz (contro quello a 64 bit e 266 MHz del primo Itanium), un maggior numero di unità di esecuzione, un miglioramento nelle latenze della cache e nella gestione del bus dati.

Il chipset che accompagnerà il nuovo Itanium sarà l’i870, in grado di supportare configurazioni fino a 512 processori.

Intel ha assicurato che l’architettura di Itanium 2 manterrà la piena compatibilità con l’attuale generazione di software a 64 bit anche se, come naturale, per spremere a fondo la nuova architettura si renderà necessaria una ricompilazione del codice.

I maggiori sfidanti di Itanium 2 saranno, oltre alle attuali CPU RISC di Sun e IBM, l’ Opteron di AMD e, in prospettiva, l’ UltraSparc IV , una CPU attesa per il prossimo anno.

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Pubblicato il
30 mag 2002
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