JD Vance: troppe regole sull'AI in Europa

JD Vance: troppe regole sull'AI in Europa

Il Vice Presidente degli Stati Uniti JD Vance ha dichiarato che in Europa ci sono troppe regole sull'AI che ostacolano l'innovazione nel settore.
JD Vance: troppe regole sull'AI in Europa
Il Vice Presidente degli Stati Uniti JD Vance ha dichiarato che in Europa ci sono troppe regole sull'AI che ostacolano l'innovazione nel settore.

JD Vance ha dichiarato all’AI Action Summit di Parigi che in Europa ci sono troppe regole sull’intelligenza artificiale. Ciò potrebbe ostacolare l’innovazione nel settore. Gli Stati Uniti non hanno infatti firmato la dichiarazione sullo sviluppo sicuro dell’AI. Il Vice Presidente ha inoltre criticato il Digital Services Act che impone specifici obblighi per la moderazione dei contenuti sui social network.

Le aziende USA non rispetteranno le regole UE?

Durante il suo intervento, JD Vance ha illustrato il piano degli Stati Uniti per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, anticipato dall’ordine esecutivo firmato da Donald Trump a fine gennaio che rimuove tutte le barriere introdotte dalla precedente amministrazione. In pratica, la sicurezza non è un priorità in quanto rallenta l’innovazione.

Il piano statunitense evita un “regime normativo eccessivamente precauzionale“. Il Vice Presidente ha dichiarato che l’AI è un’opportunità. Troppe regole possono “uccidere” l’intelligenza artificiale. Anche senza nominarlo, il riferimento di JD Vance è sicuramente all’AI Act. Il regolamento europeo stabilisce come devono essere sviluppati e usati i sistemi AI in base al livello di rischio.

Dalle parole del Vice Presidente si deduce che le Big Tech statunitensi potrebbero non rispettare le leggi europee. A fine agosto 2024, Mark Zuckerberg (fondatore e CEO di Meta) e Daniel Ek (fondatore e CEO di Spotify) avevano evidenziato la frammentazione delle normative europee.

JD Vance ha criticato anche il Digital Services Act, in quanto impone alle piattaforme di grandi dimensioni di adottare specifiche misure per la moderazione dei contenuti:

Molte delle nostre aziende tecnologiche più produttive sono costrette a confrontarsi con il Digital Services Act dell’UE e con le massicce normative che ha creato per rimuovere i contenuti e controllare la cosiddetta disinformazione.

Il riferimento è ovviamente alle indagini avviate dalla Commissione europea. A fine gennaio, Donald Trump aveva dichiarato che le sanzioni inflitte a Google, Apple e Meta sono una forma di tassazione.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
12 feb 2025
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