Meta AI: giudice tedesco nega ingiunzione temporanea

Meta AI: giudice tedesco nega ingiunzione temporanea

Un giudice tedesco non ha concesso l'ingiunzione temporanea per bloccare l'uso dei dati per Meta AI, ma lo scontro legale è solo all'inizio.
Meta AI: giudice tedesco nega ingiunzione temporanea
Un giudice tedesco non ha concesso l'ingiunzione temporanea per bloccare l'uso dei dati per Meta AI, ma lo scontro legale è solo all'inizio.

Oggi è l’ultimo giorno per opporsi all’uso dei dati pubblicati su Facebook e Instagram per Meta AI, come era stato comunicato a metà aprile. Un giudice tedesco ha respinto la richiesta di ingiunzione temporanea da parte di un’associazione di consumatori. L’organizzazione noyb ha tuttavia evidenziato che arriveranno altre denunce.

Scontro tra garanti della privacy

A metà maggio, la German Consumer Organisations ha presentato una denuncia contro Meta, chiedendo al giudice di emettere un’ingiunzione temporanea. Lo scopo era quello di impedire l’uso dei dati degli utenti per l’addestramento dei modelli usati da Meta AI, il chatbot integrato in Facebook, Instagram e WhatsApp.

Secondo l’associazione dei consumatori, l’azienda di Menlo Park non può usare i dati senza un consenso esplicito. La base legale adottata da Meta (legittimo interesse) è sbagliata, quindi c’è una violazione del GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati). Purtroppo, il tribunale regionale superiore di Colonia ha respinto la richiesta di ingiunzione temporanea.

In attesa della sentenza relativa al procedimento principale, gli utenti tedeschi devono opporsi all’uso dei dati utilizzando gli appositi form. L’avvocato Max Schrems, fondatore dell’organizzazione noyb, ha evidenziato che altre autorità hanno previsto azioni legali contro Meta. La stessa noyb ha inviato una lettera di “cease and desist” che potrebbe portare all’avvio di una class action con risarcimento miliardario.

La Data Protection Authority di Amburgo ha avviato una procedura d’urgenza in base all’art. 66 del GDPR, chiedendo alla Data Protection Commission dell’Irlanda di bloccare l’uso dei dati degli utenti da parte di Meta. Si prevede quindi uno scontro tra due garanti della privacy. L’autorità irlandese viene considerata “amica” di Meta, in quanto interviene in ritardo o non interviene proprio.

Fonte: noyb
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Pubblicato il
26 mag 2025
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