Microsoft ha denunciato Samsung presso la corte distrettuale di New York per violazione di alcune licenze legate all’utilizzo di Android.
La scontro da Redmond e la coreana è di ordine contrattuale più che brevettuale, in quanto riguarda il (presunto) mancato rispetto da parte di Samsung di un accordo precedentemente firmato tra le parti: tuttavia lo scontro si innesta nel quadro degli attriti tra Microsoft e i produttori che montano Android sui propri device.
L’ultima , in ordine di tempo, a firmare accordi di licenza per alcune tecnologie che Microsoft ritiene impiegate (senza permesso) attraverso Chrome OS ed Android è stata Dell. Ma a parte questo caso che sembra assumere le tinte di un vero e proprio patto tra le due aziende che si riconoscono reciprocamente accesso alla rispettiva proprietà intellettuale, il restante filone d’oro delle royalty raccolte da Microsoft sui dispositivi con i sistemi operativi di Google ha ben poco dell’alleanza: al contrario, è una battaglia che Redmond ha dichiarato ad Android e che gli ha permesso finora di stringere 28 accordi di licensing con oltre il 70 per cento dei produttori di dispositivi con sistemi operativi mobile di Google, tra cui Pegatron, HTC, Acer, Viewsonic e, appunto, Samsung .
Questi produttori, accusati di impiegare tecnologia rivendicata da Microsoft attraverso l’impiego dei sistemi operativi mobile di Google, hanno preferito evitare un procedimento legale ed hanno così accettato di sottoscrivere gli accordi di licensing voluti da Microsoft , riconoscendole royalty per ogni dispositivo androide che arriva sul mercato.
Samsung raggiunge con Microsoft un accordo nel 2011 , prima dell’acquisizione da parte di quest’ultima di Nokia, ed adesso l’oggetto del contendere riguarda proprio le conseguenze di questa operazione di mercato: secondo Redmond l’accordo originale non coprirebbe Nokia, che sarebbe libera di raccogliere royalty da Samsung, mentre quest’ultima non potrebbe pretendere alcunché dalla produzione dei dispositivi legati a Nokia.
Il problema, secondo Redmond, è che la coreana avrebbe utilizzato l’acquisizione di Nokia da parte di Microsoft come scusa per non rispettare l’accordo e non pagare le royalty dovute. O almeno per non farlo in tempo.
Samsung, per il momento, non è scesa nel dettaglio della questione è si è limitata a riferire che dovrà analizzare la denuncia di Microsoft, contro cui è determinata a prendere le necessarie misure.
Claudio Tamburrino
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impossibile il sequestro di .kp
quand'anche si postessero sequestrare i domini di primo livello, tale sequestro sarebbe inapplicabile per il domionio della Corea del Nord: infatti (cito) "in Corea del nord internet proprio non esiste". E come si fa a sequestare qualcosa che non esiste?...Re: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: ...> quand'anche si postessero sequestrare i domini di> primo livello, tale sequestro sarebbe> inapplicabile per il domionio della Corea del> Nord: infatti (cito) "in Corea del nord internet> proprio non esiste". E come si fa a sequestare> qualcosa che non> esiste?fra le chicche del nostro, ricordiamo anche che i giapponesi non sanno chi è Arale (rotfl) :D :|chiccaRe: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: chicca> - Scritto da: ...> > quand'anche si postessero sequestrare i> domini> di> > primo livello, tale sequestro sarebbe> > inapplicabile per il domionio della Corea del> > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> internet> > proprio non esiste". E come si fa a> sequestare> > qualcosa che non> > esiste?> > fra le chicche del nostro, ricordiamo anche che i> giapponesi non sanno chi è Arale (rotfl) :D> :|di "facciate contro un muro di granito" ne ha presi diverse, ma ognuno di noi privilegiati a cui e' capitata l'occasione, amiamo ricordare la "nostra" facciata infertagli :-) sarebbe bello se ogni volta ognuno di noi privilegiati gliela ricordasse .-) cosi' da sottolineare che il piedistallo sul quale si e' auto piazzato, non e' piu' alto di una mela :-)...Re: impossibile il sequestro di .kp
> quand'anche si postessero sequestrare i domini di> primo livello, tale sequestro sarebbe> inapplicabile per il domionio della Corea del> Nord: infatti (cito) "in Corea del nord internet> proprio non esiste". E come si fa a sequestare> qualcosa che non> esiste?Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto sul territorio? Il dominio di primo livello è assegnato ad un Paese, oppure ad un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i domini .it sono assegnati ad italiani, ad esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non sono questioni che riguardano l'ICANN.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 04 agosto 2014 09.45-----------------------------------------------------------LeguleioRe: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> > quand'anche si postessero sequestrare i> domini> di> > primo livello, tale sequestro sarebbe> > inapplicabile per il domionio della Corea del> > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> internet> > proprio non esiste". E come si fa a> sequestare> > qualcosa che non> > esiste?> > Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Il dominio di primo livello è> assegnato ad un Paese, oppure ad> un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si> usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i> domini .it sono assegnati ad italiani, ad> esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non sono> questioni che riguardano> l'ICANN.> --------------------------------------------------> Modificato dall' autore il 04 agosto 2014 09.45> --------------------------------------------------legu, ogni appiglio e' buono per blandamente sberleffeggiarti, non lo hai ancora capito? ora hai tra possibilita':A. sorridere e abbozzareB. scrollare la testa e compatireC. imbufalirti e segnalare il thread ai tuoi amici di PI che prontamente e ciecamente cancelleranno.E conoscendoti.......Re: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: ...> E conoscendoti....farà come al solito la figura della chicca di arale (rotfl) :D ;)chiccaRe: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> > quand'anche si postessero sequestrare i> domini> di> > primo livello, tale sequestro sarebbe> > inapplicabile per il domionio della Corea del> > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> internet> > proprio non esiste". E come si fa a> sequestare> > qualcosa che non> > esiste?> > Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Il dominio di primo livello è> assegnato ad un Paese, oppure ad> un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si> usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i> domini .it sono assegnati ad italiani, ad> esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non sono> questioni che riguardano> l'ICANN.> --------------------------------------------------> Modificato dall' autore il 04 agosto 2014 09.45> --------------------------------------------------Subdolo. cancellate le per culazioni e lasciato solo quello che ti eselta. La scuola di Annunziata ha fatto proseliti....Re: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: ...> - Scritto da: Leguleio> > > quand'anche si postessero sequestrare i> > domini> > di> > > primo livello, tale sequestro sarebbe> > > inapplicabile per il domionio della Corea> del> > > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> > internet> > > proprio non esiste". E come si fa a> > sequestare> > > qualcosa che non> > > esiste?> > > > Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> > sul territorio? Il dominio di primo livello è> > assegnato ad un Paese, oppure ad> > un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si> > usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i> > domini .it sono assegnati ad italiani, ad> > esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non> sono> > questioni che riguardano> > l'ICANN.> >> --------------------------------------------------> > Modificato dall' autore il 04 agosto 2014 09.45> >> --------------------------------------------------> > Subdolo. cancellate le per culazioni e lasciato> solo quello che ti eselta. La scuola di> Annunziata ha fatto> proseliti.Il problema è che LUI, utilizza un browser speciale, fortemente customizzato per l'utilizzo di questo forum.Ne abbiamo un'immagine in esclusiva![IMG]http://i62.tinypic.com/ddjora.jpg[/IMG]lekuleakRe: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Scommettiamo che troviamo un .kp ospitato sul territorio?Toh, http://www.kcna.kp/ è un dominio il cui server sta in Korea del Nord.Scommessa vinta.Internet in Corea del Nord <b> proprio c'è </b> (rotfl)adremugelRe: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: adremugel> - Scritto da: Leguleio> > > Cosa c'entra il dominio con il servizio> offerto> > sul territorio? > > Scommettiamo che troviamo un .kp ospitato sul> territorio?> Toh, http://www.kcna.kp/ è un dominio il cui> server sta in Korea del> Nord.> Scommessa vinta.> Internet in Corea del Nord <b> proprio c'è> </b> > (rotfl)appena letta sta cosa ho pensato "crudele! e' come far saltatre i denti a uno che ha appena finito di pagare il dentista che gli aveva risistemato la bocca dal XXXXXttone precendente". Leguleio sempre piu' solo contro la massa... si, ci piace vincere facile :-)...Re: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? - Scritto da: Leguleio> Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Scommettiamo che troviamo un .kp ospitato sul territorio?Toh, http://www.kcna.kp/ è un dominio il cui server sta in Korea del Nord.Scommessa vinta.Internet in Corea del Nord <b> proprio c'è </b> (rotfl)...Re: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> > quand'anche si postessero sequestrare i> domini> di> > primo livello, tale sequestro sarebbe> > inapplicabile per il domionio della Corea del> > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> internet> > proprio non esiste". E come si fa a> sequestare> > qualcosa che non> > esiste?> > Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Il dominio di primo livello è> assegnato ad un Paese, oppure ad> un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si> usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i> domini .it sono assegnati ad italiani, ad> esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non sono> questioni che riguardano> l'ICANN.Non è così. Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazione alla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariRe: impossibile il sequestro di .kp
direi a questo punto: "gioco, partita, incontro".Ah, legu: qui c'e' il sacco, le pive gia' le hai, quindi fai il fagotto e vai....Re: impossibile il sequestro di .kp
C'è un messaggio che verrà cancellato e ce ne sonocdecilato. Sarà questo? (rotfl)...Re: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> > quand'anche si postessero sequestrare i> domini> di> > primo livello, tale sequestro sarebbe> > inapplicabile per il domionio della Corea del> > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> internet> > proprio non esiste". E come si fa a> sequestare> > qualcosa che non> > esiste?>> Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Il dominio di primo livello è> assegnato ad un Paese, oppure ad> un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si> usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i> domini .it sono assegnati ad italiani, ad> esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non sono> questioni che riguardano> l'ICANN.Non è così.Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché.I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN.In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD.La situazione concretamente varia da country a country.Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione.Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD.Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto.In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale.È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariRe: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> Ma non siamo mica di fronte a un reato.> È un tributo. :)Infatti non è di questo che si discute ma della sua <b> iniquità </b> Anche quello sul tè che ha fatto arrabbiare i Bostoniani pare fosse un tributo... ma purtroppo questo non ha contribuito alla sua sopravvivenza nel tempo.;)- Scritto da: Leguleio> > quand'anche si postessero sequestrare i> domini> di> > primo livello, tale sequestro sarebbe> > inapplicabile per il domionio della Corea del> > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> internet> > proprio non esiste". E come si fa a> sequestare> > qualcosa che non> > esiste?> > Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Il dominio di primo livello è> assegnato ad un Paese, oppure ad> un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si> usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i> domini .it sono assegnati ad italiani, ad> esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non sono> questioni che riguardano> l'ICANN.Non è così. Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariRe: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> > quand'anche si postessero sequestrare i> domini> di> > primo livello, tale sequestro sarebbe> > inapplicabile per il domionio della Corea del> > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> internet> > proprio non esiste". E come si fa a> sequestare> > qualcosa che non> > esiste?> > Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Il dominio di primo livello è> assegnato ad un Paese, oppure ad> un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si> usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i> domini .it sono assegnati ad italiani, ad> esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non sono> questioni che riguardano> l'ICANN.> --------------------------------------------------> Modificato dall' autore il 04 agosto 2014 09.45> --------------------------------------------------hai fatto cancellare _ANCHE_ un post tecnico che aveva pero' il difetto di contraddirti. Infantile tu e disgustoso il modo con cui ti tengono botta quelli di punto informatico che, casomai tu non lo sappia, hanno i libri in tribunale per cui tra poco dovrai cercare un altro sito (tomshw? dio non voglia di torvarti pure li') dove sfogare i tuoi fallimentari tentativi di apparire perfetto....Re: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> > quand'anche si postessero sequestrare i> domini> di> > primo livello, tale sequestro sarebbe> > inapplicabile per il domionio della Corea del> > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> internet> > proprio non esiste". E come si fa a> sequestare> > qualcosa che non> > esiste?> > Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Il dominio di primo livello è> assegnato ad un Paese, oppure ad> un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si> usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i> domini .it sono assegnati ad italiani, ad> esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non sono> questioni che riguardano> l'ICANN.> --------------------------------------------------> Modificato dall' autore il 04 agosto 2014 09.45> --------------------------------------------------ma come ti deve bruciare il XXXX! 6 richieste di cancellazione in meno di una ora ahahahahahahahah...Re: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> > quand'anche si postessero sequestrare i> domini> di> > primo livello, tale sequestro sarebbe> > inapplicabile per il domionio della Corea del> > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> internet> > proprio non esiste". E come si fa a> sequestare> > qualcosa che non> > esiste?> > Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Il dominio di primo livello è> assegnato ad un Paese, oppure ad> un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si> usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i> domini .it sono assegnati ad italiani, ad> esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non sono> questioni che riguardano> l'ICANN.Non è così. Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariRe: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: Leguleio> > quand'anche si postessero sequestrare i> domini> di> > primo livello, tale sequestro sarebbe> > inapplicabile per il domionio della Corea del> > Nord: infatti (cito) "in Corea del nord> internet> > proprio non esiste". E come si fa a> sequestare> > qualcosa che non> > esiste?> > Cosa c'entra il dominio con il servizio offerto> sul territorio? Il dominio di primo livello è> assegnato ad un Paese, oppure ad> un'organizzazione internazionale. Poi, che lo si> usi o meno, che lo si dia ad altri (non tutti i> domini .it sono assegnati ad italiani, ad> esempio) oppure lo si riservi solo a sé, non sono> questioni che riguardano> l'ICANN.Non è così. Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariRe: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: ...> quand'anche si postessero sequestrare i domini di> primo livello, tale sequestro sarebbe> inapplicabile per il domionio della Corea del> Nord: infatti (cito) "in Corea del nord internet> proprio non esiste". E come si fa a sequestare> qualcosa che non> esiste?Il problema è che LUI, utilizza un browser speciale, fortemente customizzato per l'utilizzo di questo forum.Ne abbiamo un'immagine in esclusiva![IMG]http://i62.tinypic.com/ddjora.jpg[/IMG]lekuleakRe: impossibile il sequestro di .kp
Il problema è che LUI, utilizza un browser speciale, fortemente customizzato per l'utilizzo di questo forum.Ne abbiamo un'immagine in esclusiva![IMG]http://i62.tinypic.com/ddjora.jpg[/IMG]lekuleakRe: impossibile il sequestro di .kp
qui trovi tutte le risposte alle tue domande :D[IMG]http://i62.tinypic.com/ddjora.jpg[/IMG]adremugelRe: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: ...> infatti (cito) "in Corea del nord internet> proprio non esiste". chi ha detto questa stupidata colossale?...Re: impossibile il sequestro di .kp
- Scritto da: ...> - Scritto da: ...> > infatti (cito) "in Corea del nord internet> > proprio non esiste". > > chi ha detto questa stupidata colossale?Quello che ha risposto prima di te ...Zackboh.. incommentabile
- 20 anni- (they failed in their attempt) to seize cultural artifacts held by Harvard University and Chicagos Field Museum- (failed) to seize TLDgli mancava il sequestro di persona... per fare cassa. Vendere qualche bella iraniana che risiede in Usa poteva fruttare parecchio, credo.bubbaRe: boh.. incommentabile
L'unica cosa incommentabile é il messaggio qui sopra dell'utente leguleio. Chiunque ci provi anche con argomentazioni pacate e spiegazioni tecniche e precise viene istantaneamente censurato. Nel frattempo abbiamo una caterva di messaggi che si autoproclamano 'scemi', e che sono stati segnalati, ma che non vengono toccati. Invito tutti a boicattare questo posto di XXXXX: ben fatto leguleio...Re: boh.. incommentabile
- Scritto da: ...> L'unica cosa incommentabile é il messaggio qui> sopra dell'utente leguleio. Chiunque ci provi> anche con argomentazioni pacate e spiegazioni> tecniche e precise viene istantaneamente> censurato. Nel frattempo abbiamo una caterva di> messaggi che si autoproclamano 'scemi', e che> sono stati segnalati, ma che non vengono toccati.> Invito tutti a boicattare questo posto di XXXXX:> ben fatto> leguleiopare che siano fuori di circa 44 milioni (si: MILIONI) di euro e abbiano portato i libri in tribunale. Da cio' deriva che questo posto di (cito) XXXXX collassera' in autonomia, vittima di se stesso e del modo con cui e' stato gestito. Il Re e' morto, viva il Re....Re: boh.. incommentabile
- Scritto da: ...> L'unica cosa incommentabile é il messaggio qui> sopra dell'utente leguleio. Chiunque ci provi> anche con argomentazioni pacate e spiegazioni> tecniche e precise viene istantaneamente> censurato. Nel frattempo abbiamo una caterva di> messaggi che si autoproclamano 'scemi', e che> sono stati segnalati, ma che non vengono toccati.> Invito tutti a boicattare questo posto di XXXXX:> ben fatto> leguleiopare che siano fuori di circa 44 milioni (si: MILIONI) di euro e abbiano portato i libri in tribunale. Da cio' deriva che questo posto di (cito) XXXXX collassera' in autonomia, vittima di se stesso e del modo con cui e' stato gestito. Il Re e' morto, viva il Re....Re: boh.. incommentabile
- Scritto da: ...> L'unica cosa incommentabile é il messaggio qui> sopra dell'utente leguleio. Chiunque ci provi> anche con argomentazioni pacate e spiegazioni> tecniche e precise viene istantaneamente> censurato. Nel frattempo abbiamo una caterva di> messaggi che si autoproclamano 'scemi', e che> sono stati segnalati, ma che non vengono toccati.> Invito tutti a boicattare questo posto di XXXXX:> ben fatto> leguleiopare che siano fuori di circa 44 milioni (si: MILIONI) di euro e abbiano portato i libri in tribunale. Da cio' deriva che questo posto di (cito) XXXXX collassera' in autonomia, vittima di se stesso e del modo con cui e' stato gestito. Il Re e' morto, viva il Re....Re: boh.. incommentabile
- Scritto da: ...> Da cio' deriva che questo posto di> (cito) XXXXX collassera' in autonomiaimbarazzante.Le risposte di tucumcari che speiga per filo e per segno come funziona l'ICANN vengono sistematicamente censurate in modo da lasciare immacolate le XXXXXXXte che dice quell'altro essere.p.s.consiglio http://www.dday.it/newsnon avrà un forum gerarchico, ma la professionalità è su ben altri livelli...in realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariRe: in realtà
Ricapitoliamo:leguleio fa un errore, tu lo correggi, lui ti fa cancellare, tu protesti, PI cancella il post di leguleio e ripristina il tuo.posso usare le lettere I N C R E D I B I L E per esplimere il mio pensioro? qui siamo a livello di acqua che risale la cascata, di cocci che si ricompongono a formare il bicchiere! sono sovvertite le leggi basilari di PI!!!! che cosa diavolo sta succedendo ?!?!?!...Re: in realtà
è evidente Leguleio collabora con punto informatico e PI cancella i suoi strafalcioni!prova123Re: in realtà
- Scritto da: prova123> è evidente Leguleio collabora con punto> informatico e PI cancella i suoi> strafalcioni!amici che si aiutano a vicenda. Bello se fosse manifestazine di altriismo e generosita' verso il prossimo, invece qui si tratta solo di copertura delle reciproche meschinita'. mi fanno schifo....Re: in realtà
- Scritto da: ...> Ricapitoliamo:> > leguleio fa un errore, tu lo correggi, lui ti fa> cancellare, tu protesti, PI cancella il post di> leguleio e ripristina il> tuo.> > posso usare le lettere I N C R E D I B I L E per> esplimere il mio pensioro? qui siamo a livello di> acqua che risale la cascata, di cocci che si> ricompongono a formare il bicchiere! sono> sovvertite le leggi basilari di PI!!!! che cosa> diavolo sta succedendo> ?!?!?!Tipico mederatore di PImaikiricordiamoci sempre che...
"in corea del nord internet proprio non esiste"Caso mai qualcono se lo fosse dimenticato....in realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariRe: in realtà
- Scritto da: tucumcari> Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile> con la proprietà di alcunché.> > I ccTLD non sono altro che registri.> I registri fanno capo a un gestore del registro e> ricevono la delegazionealla gestione di quel> registro.> il tutto è basato su un MOU Memorandum Of> Understanding tra il registro stesso e ICANN.> > In Italia tale compito è assegnato al CNR.> In altri paesi il registro è una istituzione> privata e in altri ancora si è separato il> registro stesso dalla gestione operativa dei DNS> che sono delegati dai Root per quel ccTLD.> > La situazione concretamente varia da country a> country.> > Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory> board che si chiama GAC governmental advisory> committee vedi> https://gacweb.icann.org> Ovviamente i governi de paesi citati hanno loro> rappresentanti in seno a questa commissione.> > Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale> commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro> anche il presidente di ISOC Italia il chapter> italiano di Internet> Society.> Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun> registro ccTLD.> > Il punto è che tutto questo non ha nulla a che> vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la> registrazione di nessun singolo dominio si tratta> di una semplice convenzione internazionale basata> su un Mutual Agreement e non ha niente a che> vedere col diritto internazionale ne con alcuna> giurisdizione> locale.> È solo una convenzione tra parti che> volontariamente riconoscono la validità della> convenzione> stessa.> Di recente poi il governo americano ha rinunciato> alla "tutela" da parte del ministero del> commercio su IANA e> ICANN.> Questo è quanto. > In pratica ICANN opera su basi volontarie di> mutuo accordo non ha in senso stretto e formale> alcun potere se non quello che è mutuamente> condiviso non c'è quindi nessun tribunale che> possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente> ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente> formale.> > È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia)> per sottrarre il registro generale da qualsiasi> interferenza> impropria.E dimenticavo, il tutto e' stato fatto in Xenix.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcarinoi ricordiamo
cosa e' sucXXXXX qua: la figura di XXXXX di lugulazzo......in realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
Un ccTLD non è un servizio ne è identificabile con la proprietà di alcunché. I ccTLD non sono altro che registri.I registri fanno capo a un gestore del registro e ricevono la delegazionealla gestione di quel registro.il tutto è basato su un MOU Memorandum Of Understanding tra il registro stesso e ICANN. In Italia tale compito è assegnato al CNR.In altri paesi il registro è una istituzione privata e in altri ancora si è separato il registro stesso dalla gestione operativa dei DNS che sono delegati dai Root per quel ccTLD. La situazione concretamente varia da country a country. Dentro a ICANN è presente uno specifico advisory board che si chiama GAC governmental advisory committee vedi https://gacweb.icann.orgOvviamente i governi de paesi citati hanno loro rappresentanti in seno a questa commissione. Per l'Italia ad esempio uno dei membri di tale commissione è Stefano Trumpy che è tra l'altro anche il presidente di ISOC Italia il chapter italiano di Internet Society.Senza ICANN è senza MOU non ci sarebbe alcun registro ccTLD. Il punto è che tutto questo non ha nulla a che vedere con NESSUNISSIMA proprietà ne con la registrazione di nessun singolo dominio si tratta di una semplice convenzione internazionale basata su un Mutual Agreement e non ha niente a che vedere col diritto internazionale ne con alcuna giurisdizione locale.È solo una convenzione tra parti che volontariamente riconoscono la validità della convenzione stessa.Di recente poi il governo americano ha rinunciato alla "tutela" da parte del ministero del commercio su IANA e ICANN.Questo è quanto. In pratica ICANN opera su basi volontarie di mutuo accordo non ha in senso stretto e formale alcun potere se non quello che è mutuamente condiviso non c'è quindi nessun tribunale che possa imporre nulla a ICANN in quanto formalmente ICANN non ha alcun potere sul piano strettamente formale. È un escamotage pratico (piaccia o non piaccia) per sottrarre il registro generale da qualsiasi interferenza impropria.tucumcariin realtà
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