Microsoft ha perso 400 milioni di utenti Windows negli ultimi tre anni. Ma non lo dirà mai apertamente. I numeri ufficiali raccontano un’altra storia. Dove sono finiti tutti questi utenti?
Aggiornamento (1 luglio 2025)
Il blogpost originale è stato aggiornato con la correzione che riporta a 1,4 miliardi il numero dei dispositivi Windows attivi nel mondo. L’errore è stato corretto.
Windows in crisi: perché milioni di persone stanno abbandonando Microsoft
Secono Yusuf Mehdi, il vicepresidente esecutivo di Microsoft, Windows alimenta oltre un miliardo di dispositivi nel mondo. Un numero impressionante, no? Ma c’è un piccolo problema. Nel 2022 Microsoft dichiarava di avere oltre 1,4 miliardi di dispositivi Windows. Se oggi parla genericamente di “oltre un miliardo”, vuol dire che ne ha persi almeno 400 milioni lungo la strada.
Questi non sono numeri buttati lì in un tweet. Sono documenti ufficiali passati al setaccio dai legali di Microsoft. Se una multinazionale cambia così drasticamente il modo di comunicare i suoi dati, c’è sempre una ragione.
Ora si capisce perché Microsoft sta spingendo così aggressivamente per l’aggiornamento a Windows 11. Non è solo per vendere nuove funzionalità – è per fermare l’emorragia di utenti. Con la fine del supporto per Windows 10 alle porte, molte aziende saranno costrette ad aggiornare per mantenere la sicurezza dei sistemi. Ma i consumatori? È tutta un’altra storia. Il PC Windows 10 continuerà a funzionare perfettamente anche senza aggiornamenti. Magari sarà più vulnerabile, ma all’utente medio questo non sembra importare molto.
La rivoluzione mobile che ha cambiato tutto
Le persone stanno lentamente abbandonando i computer per smartphone e tablet, soprattutto perché sono diventati più potenti che mai. Molti oggi fanno tutto dal telefono. Gli unici mercati rimasti forti per i PC Windows sono i gamer e i professionisti specializzati che dipendono da software disponibili solo su Windows. Per tutti gli altri? Lo smartphone basta e avanza.
La pandemia aveva creato un boom temporaneo nelle vendite di PC, ma ora siamo tornati al trend di sempre: il mobile domina, il desktop è in declino.
MacBook e Chromebook: le alternative che prima non esistevano
Chi spende 800-1000 euro per un nuovo computer oggi ha opzioni che una volta erano impensabili. Il MacBook Air con chip Apple Silicon è un’offerta allettante, soprattutto per l’autonomia straordinaria. Con budget più contenuti? Ci sono tantissimi Chromebook disponibili. E con molte scuole che usano questo sistema, gli studenti – che un giorno diventeranno adulti e compreranno i loro computer – sono così abituati che potrebbero scegliere Google invece di Microsoft.
Apple non sta vincendo, sta succedendo altro
No, quei 400 milioni di utenti non sono corsi da Apple. Anche le vendite di Mac sono in calo dal 2023, con la linea computer che una volta rappresentava oltre l’85% dei ricavi di Apple, ora rappresenta solo il 7,7%.
Il punto è che non c’è un vincitore unico. Le persone stanno semplicemente abbandonando i computer tradizionali. Chi ha bisogno di un computer per lavoro serio resta su Windows. Chi può permetterselo passa a Mac. Gli altri vivono felici e contenti con smartphone e tablet.
La fine di un’era
Windows era nato in un mondo dove il computer era al centro di tutto. Oggi il computer è uno strumento tra tanti, spesso nemmeno il più importante. I giovani crescono con iPad e Chromebook a scuola, smartphone sempre in mano, Netflix sulla smart TV. Per loro il PC è quello strano aggeggio che usano i genitori per lavorare. Microsoft può spingere Windows 11 quanto vuole, ma sta combattendo contro un cambiamento culturale più grande di qualsiasi strategia di marketing.