Microsoft sistema i Surface

Microsoft sistema i Surface

Un bug si trascinava da mesi sui dispositivi Book e Pro 4. Ora Redmond pare aver finalmente messo una pezza ai problemi di standby
Un bug si trascinava da mesi sui dispositivi Book e Pro 4. Ora Redmond pare aver finalmente messo una pezza ai problemi di standby

Ci sono volute parecchie settimane, ma pare che finalmente Microsoft sia riuscita a rendere più stabili e performanti i suoi Surface di ultima generazione: praticamente dal lancio gli utenti avevano lamentato problemi soprattutto con la modalità di standby , poco efficace nel mantenere aggiornati e reattivi i dispositivi, ma ora pare che i tecnici di Redmond siano finalmente venuti a capo della questione.

Inizialmente la colpa era stata data ai driver della scheda video, che invero hanno dato qualche grattacapo a molti sistemi Windows 10 prima dei necessari aggiornamenti arrivati a ridosso del rilascio del nuovo sistema operativo: ma nonostante gli update arrivati da Intel per la GPU integrata nei processori Skylake, Surface Pro 4 e Surface Book hanno continuato a mostrare debolezze nella gestione del Connected Standby (S0ix), del WiFi e nella gestione degli schermi esterni UHD di grandi dimensioni.

Sembra che gli sviluppatori al lavoro sui Surface abbiano finalmente trovato il bandolo della matassa : l’ultimo aggiornamento rilasciato per le macchine in questione ha messo una pezza a questi bug, e giustamente la stampa d’Oltreoceano sottolinea che si tratta di un risultato significativo che tuttavia non cancella alcuni errori di comunicazione in cui Microsoft è inciampata nella gestione di questi difetti. Ars Technica si spinge fino a sottolineare come, essendo oggi Microsoft in capo della gestione sia dell’hardware che del software nel caso dei Surface, avrebbe potuto essere più incisiva e più trasparente nel gestire questo caso.

In ogni caso, parola di Panos Panay , ora tutto questo dovrebbe essere stato lasciato alle spalle. Per Surface Pro 4 e Surface Book ora si apre una seconda fase , durante la quale la stessa Microsoft promette ci saranno aggiornamenti costanti che ne perfezionino il funzionamento anche seguendo le richieste del pubblico.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
19 feb 2016
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