Monopolio ricerca: sentenza sui rimedi ad agosto

Monopolio ricerca: sentenza sui rimedi ad agosto

Al termine dell'ultima udienza in tribunale, il giudice che presiede il processo sui rimedi ha comunicato che la sentenza è prevista entro agosto.
Monopolio ricerca: sentenza sui rimedi ad agosto
Al termine dell'ultima udienza in tribunale, il giudice che presiede il processo sui rimedi ha comunicato che la sentenza è prevista entro agosto.

Ieri è terminato il processo sui rimedi che Google dovrà implementare per ripristinare la concorrenza nel mercato dei motori di ricerca, dopo aver perso in primo grado. Durante l’ultimo giorno di udienze è stato ampiamente discusso l’impatto della ricerca AI.

Sentenza entro il mese di agosto

In base alla sentenza del processo di primo grado, Google ha il monopolio nel mercato dei motori di ricerca. Secondo il Dipartimento di Giustizia, l’azienda di Mountain View deve vendere Chrome, fornire i dati usati per mostrare i risultati delle ricerche e annullare gli accordi che prevedono di impostare Google come motore di ricerca predefinito in cambio di soldi (Apple ha ricevuto circa 20 miliardi di dollari nel 2022).

Il giudice Amit Mehta ha lasciato intendere che i rimedi non dovranno danneggiare altri mercati. Un dirigente di Mozilla ha dichiarato che, senza l’accordo con Google, lo sviluppo di Firefox potrebbe essere interrotto. La condivisione dei dati con i concorrenti potrebbe essere un pericolo per la privacy. Inoltre, secondo Sundar Pichai, ciò rappresenterebbe la fine di Google Search.

Il giudice ha chiesto perché i rimedi dovrebbero riguardare anche i prodotti AI, tra cui Gemini. L’avvocato del Dipartimento di Giustizia ha risposto che Google potrebbe estendere il monopolio alla ricerca AI. L’avvocato di Google ha dichiarato che nessun concorrente (OpenAI, Perplexity e altri) è stato danneggiato.

Uno dei rimedi preferiti dal giudice sembra quello che impone le vendita di Chrome (gli altri rimedi verrebbero adottati come alternativa). Ci sono però alcuni dubbi, uno dei quali riguarda Chromium. Chi si occuperà del progetto open source? Sundar Pichai ha dichiarato che Google non avrebbe più nessun interesse a proseguire lo sviluppo.

La decisione del giudice arriverà entro agosto. Google ha già comunicato che presenterà appello contro la sentenza di primo grado. Quasi certamente chiederà anche la sospensione dell’applicazione dei rimedi.

Fonte: Ars Technica
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Pubblicato il
31 mag 2025
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