MS Virtual Earth ora è tutta 3D

MS Virtual Earth ora è tutta 3D

Microsoft Live Search lancia mappe 3D delle maggiori città americane. Altre si aggiungeranno, condite da cartelloni pubblicitari sui palazzi. Google rilancia subito con la beta 4 di Google Earth
Microsoft Live Search lancia mappe 3D delle maggiori città americane. Altre si aggiungeranno, condite da cartelloni pubblicitari sui palazzi. Google rilancia subito con la beta 4 di Google Earth

Immagini tridimensionali di quindici città USA per Microsoft Virtual Earth , il discusso corrispettivo marchiato Microsoft di Google Earth, integrato in Microsoft Live Search . Questo l’annuncio con cui il big di Redmond ha assestato una spallata a Google Earth nella guerra per il predominio nei servizi Internet. Los Angeles, Las Vegas, San Francisco, Boston, Seattle, Philadelphia, sono alcune delle città tridimensionali già disponibili.

L’attacco sferrato da Microsoft si inserisce nei tentativi di calamitare l’attenzione degli utenti verso Live Search e verso il suo servizio local , potenziato dalle mappe satellitari e ora dalle vedute tridimensionali. Lo conferma Steve Berkowitz, vice presidente dei servizi online di Microsoft: “Il local search è una delle categorie online che cresce maggiormente, e aggiungendo caratteristiche come le mappe 3D si aiuterà a spingerne lo sviluppo, e ad attirare sempre più utenti e inserzionisti su Windows Live”.

Le panoramiche 3D si aggiungono alle due opzioni di visualizzazione già esistenti, aerial (dall’alto) e bird’s eye (angolata di 45 gradi, sempre bidimensionale). Grazie all’acquisizione di Vexcel , lo scorso anno, per Microsoft Virtual Earth è possibile costruire le panoramiche 3D riducendo al minimo l’intervento umano. Nuove città 3D verrano presto aggiunte all’inventario.

Una vista del sistema MS Microsoft gonfia il petto, e guarda altezzosa Google: gli edifici delle mappe 3D di Virtual Earth sono tutt’altro che parallelepipedi grigi, e il download si limita a cinque mega e mezzo, a fronte degli oltre 14 mega di Google Earth. Ma Microsoft Virtual Earth è accessibile solo mediante Internet Explorer, il che potrebbe allontanare molti utenti.

Google Earth non sta a guardare e risponde nelle stesse ore dell’annuncio Microsoft con una versione beta della sua quarta release . Non solo nuove iconcine e sveltimento dei processi di rendering , ma un servizio che consente di disegnare poligoni e tracciati sulle mappe, per poi condividerli.

Per i detentori della versione Pro del software, la possibilità di stampare mappe ad alta risoluzione, di importare, e sovrapporre alle mappe, informazioni geometriche, topologiche e altri dati, quali, ad esempio, quelli relativi alla densità demografica (funzione simile a quella offerta da Map Cruncher in Virtual Earth). E consente di esportare file wmv di zoom e navigazioni, molto sfruttati in servizi giornalistici e video artigianali. Oltre cento milioni di download per Google Earth e il servizio Virtual Earth: il turismo digitale sembra rappresentare una valida alternativa alle rimuginazioni e ai rigiramenti di pollici che tentano di riempire le ore più noiose.

Ci si precipita a vedere la propria casa, a scoprire immagini curiose immortalate dai satelliti, a verificare che il numero di taxi che sciama nelle vie di New York non sia una leggenda che ci propinano film e telefilm.

Questa esperienza immersiva , e l’esperienza ancor più coinvolgente delle città tridimensionali, non si limita ad essere un passatempo. Sta creando opportunità di business, inserendosi nei mash-up dalle funzioni più disparate. Integrazioni e API che Microsoft dichiara voler offrire gratuitamente , con l’opzione di acquistare supporto e altri benefit, a patto di lasciarsi incastrare in un lock-in proprietario .

Con i servizi di visualizzazione di immagini raccolte dai satelliti cambia il modo in cui guardiamo al mondo che ci circonda, rileva il LA Times . Gli architetti sembrano voler valorizzare nuove dimensioni e nuove prospettive . Si presta attenzione alla superficie degli edifici, alla visione top down , dall’alto. La California Academy of Science, progettata da Renzo Piano con un tetto verdeggiante di vegetazione, sarà un esempio di questa rinnovata attenzione alla “quinta facciata”, tanto auspicata da Le Corbusier .

Una vista del sistema MS Se la visione top down offre agli architetti nuove possibilità di sbizzarrirsi, è altresì vero che la visione dal cielo offre l’opportunità di inserire messaggi pubblicitari in una dimensione inaspettata . Con Roofshout.com , Colin Fitz-Gerald, aveva intuito le potenzialità di questa nuova prospettiva pubblicitaria. Era intenzionato ad allestire fisicamente i tetti, mettendo all’asta gli spazi su eBay, inserzioni di cui ora, però, non si trova traccia.

È verosimile che questo ramo dell’ advertising sia destinato al declino, spodestato da una più economica e logisticamente fattibile pubblicità virtuale . Presto sarà integrata a pieno regime in Microsoft Virtual Earth, grazie anche all’acquisizione, questa primavera, di Massive , una start up che serve aziende del calibro di Coca-Cola e Honda nel product placement dinamico e mirato, integrato nelle versioni giocabili online dei videogame di Ubisoft e Take2.

Affiggere manifesti virtuali che non temono le intemperie, facilmente collocabili e sostituibili, tappezzare i tetti dei palazzi (ma anche le facciate, visibili con le panoramiche tridimensionali) con annunci di pixel, anche in movimento, offre a Microsoft e ai suoi inserzionisti facili guadagni e grande visibilità.

Per ora la vendita di spazi pubblicitari è ancora in fase di test: alcuni degli edifici prescelti sono tappezzati da slot vuoti, pronti ad ospitare i manifesti virtuali del miglior offerente.

Gaia Bottà

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Pubblicato il 8 nov 2006
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