Nft alla conquista del vino Made in Italy

Nft alla conquista del vino Made in Italy

Ora gli NFT stanno conquistando un'altra eccellenza: il food and wine made in Italy, con diversi progetti in corso. Vediamo i principali.
Nft alla conquista del vino Made in Italy
Ora gli NFT stanno conquistando un'altra eccellenza: il food and wine made in Italy, con diversi progetti in corso. Vediamo i principali.

I Non-Fungible-Token, meglio noti come NFT, stanno rivoluzionando il mondo dell’arte e, in fondo, anche del business. Tra scetticismo ed entusiasmo, come sempre accade quando c’è una novità tecnologica molto incisiva sulla società.

Ora gli NFT stanno conquistando un’altra eccellenza: il food and wine made in Italy, con diversi progetti in corso. Vediamo i principali.

NFT e vino italiano

Per ora, il progetto già sta riguardando 900 realtà vinicole italiane. Con l’azienda di spumanti nel Valdobbiadene che è stata la prima cantina italiana a trasformare la propria etichetta in un Nft. Vale a dire a dotarla di un certificato che attesta l’autenticità e la proprietà di oggetti digitali unici.

Come funziona? Con l’acquisto di una bottiglia di Grand Cuvée Premium, il cliente riceve un QR Code attraverso il quale può riscattare sulla piattaforma OpenSea – portale che ospita e vende opere digitali da collezione – il suo Nft 900wine, un’opera d’arte digitale in 3D del valore di 900 euro (equivalente al prezzo della bottiglia).

La collezione è formata da 900 pezzi unici in edizione limitata, con autenticità certificata attraverso blockchain (registri condivisi e non modificabili che garantiscono il tracciamento) e non riproducibili; ogni Nft resta di proprietà dell’acquirente e il suo valore muta nel tempo.

Interessante anche l’esperimento del Consorzio di tutela Prosecco Doc che ha debuttato nel comparto con il progetto “The Italian Genio”. Tramite esso,  ha realizzato con la testata digitale Tuorlo Magazine un film originale e non riproducibile protetto da un certificato Nft basato sulla tecnologia blockchain.

L’autenticità dell’opera, così assicurata, ha consentito al film di essere venduto come un prodotto artistico fisico, tanto da prevedere la sua presenza fra i beni battuti dalla casa d’aste Christie’s lo scorso 12 ottobre a Milano durante l’evento “La Vendemmia” organizzato da MonteNapoleone District (il ricavato è stato versato alla onlus Dynamo Camp).

Maia, il primo avatar del vino italiano

Il metaverse pure sta facendo la sua parte e lo farà sempre di più. Lo scorso gennaio, Maia Wine ha lanciato il primo avatar Nft legato a un brand del vino. Costruito sul marchio dell’azienda veronese, che raffigura la ninfa Maia, e grazie alla collaborazione con l’agenzia di comunicazione UNited STudio prende vita un vero e proprio avatar che verrà presentato presto al mondo digitale e sarà quindi acquistabile come Nft.

Una delle più importanti piattaforme di NFT, OpenSea, ha lanciato  una vera e propria collezione di pezzi unici ispirati a Maia e certificati ciascuno con un Nft. Il che garantisce all’acquirente l’autenticità del prodotto digitale.

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Pubblicato il
1 mar 2022
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