Numeri nomadici, situazione di stallo?

Numeri nomadici, situazione di stallo?

Lo segnala un operatore, che lamenta il silenzio delle istituzioni su una possibilità che potrebbe accelerare e consolidare lo sviluppo della telefonia su Internet in Italia
Lo segnala un operatore, che lamenta il silenzio delle istituzioni su una possibilità che potrebbe accelerare e consolidare lo sviluppo della telefonia su Internet in Italia

Catania – Sono Gianrico Fichera, amministratore di ITESYS srl , società di consulenza e progettazione di reti che, con il marchio sysway si propone di vendere ai propri clienti anche connettività XDSL e VOIP. Premesso che la nostra società è titolare di “autorizzazione generale per la prestazione del servizio vocale nomadico” e che ha ricevuto dal ministero l’assegnazione di risorse di numerazione per il servizio vocale nomadico, oltre che ad essere in possesso di autorizzazione generale per la
vendita dei servizi XDSL, rimane il problema di come utilizzare le risorse di numerazione assegnate dal ministero.

La numerazione nomadica, con prefisso 55, è una numerazione per il VOIP. L’operatore ha la possibilità di assegnare ai propri utenti dei numeri telefonici “ufficiali”, ovvero assegnati dal ministero, con i quali l’utente avrebbe la possibilità di chiamare, e farsi chiamare, da qualsiasi numero di rete fissa. “Avrebbe” in quanto, di fatto, a tutt’oggi il sistema non è utilizzabile.

Anche se possiamo assegnare numeri telefonici nomadici ai nostri clienti rimane il problema dell’interconnessione con gli altri operatori. Nel momento in cui scrivo sembrerebbe (dai vari contatti che ho avuto) che gli operatori di telefonia “tradizionali” si rifiutino di accettare la numerazione nomadica nelle proprie reti. Sostanzialmente l’interconnessione con gli operatori funzionerebbe a senso unico. Se l’utente potesse chiamare verso la rete di telefonia fissa, non potrebbe ricevere chiamate in quanto la “rete fissa” non riconosce il prefisso “55”.

Il 3 luglio di quest’anno presso gli uffici dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni siti in Napoli si è tenuta la seconda riunione relativa alle tematiche del procedimento “Interventi regolamentari in merito alla interconnessione IP e interoperabilità per la fornitura di servizi VoIP”.
Sostanzialmente il problema sembrerebbe quello di definire chiaramente le modalità di interconnessione tra mondo VOIP e telefonia tradizionale. A tal proposito vorrei segnalare che MIX Italia ha una soluzione già pronta e “geniale” per agganciare, tramite il nodo MIX, il mondo VOIP con gli operatori storici di telefonia.

A far data di oggi tuttavia sia dal lato del Ministero delle Comunicazioni che dal lato AGCOM non vi sono aggiornamenti e, sul campo, è impossibile per noi operatori assegnatari di numerazione nomadica l’uso degli archi di numerazione assegnati.

Con il presente comunicato si chiede agli enti interessati di fare chiarezza e di indicare chiaramente a noi operatori quando potremo dare ai nostri utenti servizi che abbiamo già pronti ma inutilizzati.

Gianrico Fichera

Caro Gianrico ,
il problema sollevato è indubbiamente interessante per il mondo delle TLC italiane e uno sblocco della situazione porterebbe molteplici novità nel mercato. Al momento l’annunciata rivoluzione del VoIP è ancora in fase di sviluppo e la situazione appare congelata nei termini che hai ben delineato. La redazione di PI Telefonia si sta muovendo per avere aggiornamenti anche a livello istituzionale e non appena ci saranno novità troveranno spazio su queste pagine.
Nel frattempo, grazie per la segnalazione e il comunicato, a presto.
PI Telefonia

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Pubblicato il
18 set 2007
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