Nuovi iPad Pro: critiche per lo spot Crush

Nuovi iPad Pro: critiche per lo spot Crush

Non tutti hanno accolto nel migliore dei modi lo spot Crush realizzato da Apple per la presentazione dei nuovi tablet della linea iPad Pro.
Nuovi iPad Pro: critiche per lo spot Crush
Non tutti hanno accolto nel migliore dei modi lo spot Crush realizzato da Apple per la presentazione dei nuovi tablet della linea iPad Pro.

Durante l’evento di presentazione dei nuovi dispositivi, andato in scena nei giorni scorsi, Apple ha scelto di annunciare l’ultima generazione di iPad Pro con chip M4 mostrando uno spot intitolato Crush. Un termine che, tradotto in italiano assume un doppio significato, quello di schiacciamento e di cotta (o infatuazione). È proprio su questo gioco di parole che la mela morsicata ha scelto di fare leva, con un video dalla durata di un minuto circa, che però non sembra essere stato digerito da tutti.

Lo spot Crush dei nuovi iPad Pro fa discutere

Il filmato è visibile qui sotto. Si apre con un metronomo che scandisce il tempo. Poi si passa a un giradischi, allargando infine l’inquadratura a un’enorme pressa idraulica. Di lì a poco, tutto quanto posto al suo interno sarà schiacciato. Ci sono strumenti musicali, un cabinato da sala giochi (ironicamente Space Imploder al posto di Space Invaders), statue e monitor. E ancora, lampade, soprammobili, macchine fotografiche, casse, libri e barattoli con vernici e colori. Al termine della distruzione, spunta il tablet di Cupertino.

Il brano che fa da tappeto musicale allo spot Crush è “All I ever need is you” di Sonny and Cher del 1971.

L’obiettivo della mela morsicata è quello di mettere in luce una delle caratteristiche principali del tablet, il suo spessore di soli 5,1 millimetri nella versione da 13 pollici.

Preso di mira il post di Tim Cook

Il post su X condiviso da Tim Cook è stato preso di mira da parecchie critiche. Fanno perlopiù riferimento a un cattivo gusto nella scelta del messaggio veicolato. Un esempio è quello che punta il dito contro la decisione di Schiacciare i simboli della creatività umana e delle conquiste culturali per attirare i creatori professionisti.

Un altro commento chiama in causa un passato ormai lontano del gruppo di Cupertino, quello già sbeffeggiato da Epic Games negli anni scorsi con la campagna #FreeFortnite. Più precisamente, lo spot diretto da Ridley Scott per il lancio del Macintosh: 40 anni fa,  nel 1984, Apple ha rilasciato una pubblicità che fu una coraggiosa presa di posizione contro un futuro distopico, ora è diventata quel futuro distopico.

Ancora, c’è chi afferma che Steve Jobs non avrebbe mai approvato un messaggio simile: Steve non avrebbe mai diffuso quella pubblicità, gli avrebbe fatto troppo male guardarla.

Com’era quel proverbio? Ah, sì: Nel bene o nel male, purché se ne parli.

Il modello più economico di iPad Pro con Apple M4 è in vendita a 1.219 euro. Per quello più costoso, in versione Wi-Fi + Cellular e con vetro nanotexture, si arriva a 2.809 euro. I preordini hanno già preso il via, l’arrivo sul mercato è previsto per il 15 maggio.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
9 mag 2024
Link copiato negli appunti