NVIDIA e AMD nella terra delle GPU di mezzo

NVIDIA e AMD nella terra delle GPU di mezzo

I due principali produttori di GPU discrete annunciano nuovi prodotti pensati per la fascia di mercato di medio livello. Nel caso di NVIDIA si parla anche del debutto di una nuova architettura di processore
I due principali produttori di GPU discrete annunciano nuovi prodotti pensati per la fascia di mercato di medio livello. Nel caso di NVIDIA si parla anche del debutto di una nuova architettura di processore

La prima GPU ad adottare la nuova architettura Maxwell di NVIDIA è la GeForce GTX 750 (Ti), scheda acceleratrice discreta per la fascia media del mercato con cui la corporation californiana puntualizza dove vuole andare a parare con Maxwell: il focus, in questa nuova generazione di GPU, è sul risparmio dei consumi e sull’efficienza energetica complessiva.

Presentata nella doppia incarnazione “liscia” o Ti, la GPU GeForce GTX 750 è realizzata con lo stesso processo produttivo (28 nm) delle schede basate su architettura Kepler ma adotta una nuova configurazione logica delle unità di esecuzione delle istruzioni. Il risultato è un chip di dimensioni inferiori che però è due volte più efficiente di Kepler e offre un incremento prestazionale del 135 per cento per core.

Maxwell vs. Kepler

Le schede GeForce GTX 750 e GTX 750 Ti sono il 50 per cento più veloci della precedente generazione basata su Kepler, spiega NVIDIA, hanno integrato un quantitativo di RAM GDDR5 di 1 e 2 Gigabyte e consumano soltanto 60W di energia senza la necessità di prese di alimentazioni aggiuntive. I consumi ridotti e il focus sull’efficienza permettono alle due schede di funzionare con livelli di rumorosità inferiori – una manna per chi preferisce costruirsi un PC silenzioso o chi ha necessità di un sistema mini-PC magari da mettere sotto il televisore.

I primi test prestazionali dicono che Maxwell offre vantaggi oggettivi e concreti rispetto a Kepler, e anche se la vecchia architettura viene spinta al massimo delle sue possibilità con la mostruosa GeForce GTX Titan Black (una versione pompata e GPGPU-ready della GTX 780 Ti che era a sua volta una versione riveduta e corretta della Titan originale) le prospettive per le future iterazioni di Maxwell non possono che essere rosee.

E AMD? La corporation delle Radeon non sta certo a guardare e risponde al rilascio delle due GTX 750 con l’uscita di Radeon R7 265 , una GPU discreta di fascia media che va a giocarsela con le nuove GeForce Maxwell, con dalla sua un leggero vantaggio economico e il supporto alle librerie esclusive di AMD (Mantle, TrueAudio) che tanto stanno facendo discutere in questo periodo.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 19 feb 2014
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