OpenAI propone nuove regole per l'AI negli USA

OpenAI propone nuove regole per l'AI negli USA

OpenAI ha pubblicato una serie di proposte per incrementare l'uso dell'AI, incentivare l'innovazione e rafforzare la leadership degli USA nel settore.
OpenAI propone nuove regole per l'AI negli USA
OpenAI ha pubblicato una serie di proposte per incrementare l'uso dell'AI, incentivare l'innovazione e rafforzare la leadership degli USA nel settore.

Entro il 15 marzo, tutte le parti interessate possono inviare al governo proposte per rafforzare la leadership degli Stati Uniti nel settore dell’intelligenza artificiale, come previsto dal piano d’azione annunciato da Donald Trump a fine febbraio. OpenAI ha suggerito cinque modifiche alle regole attuali, una delle quali riguarda il copyright.

AI Action Plan: proposte di OpenAI

Con uno dei primi ordini esecutivi firmati da Trump dopo il suo arrivo alla Casa Bianca sono state revocate le linee guida introdotte da Biden per lo sviluppo sicuro dell’intelligenza artificiale, in quanto ostacolerebbero l’innovazione. Il Presidente ha successivamente firmato un ordine esecutivo per rimuovere le barriere alla leadership americana nell’intelligenza artificiale che prevede un AI Action Plan.

OpenAI ha inviato una serie di proposte in 15 pagine (PDF) per rafforzare il dominio degli Stati Uniti, sbloccare la crescita economica e proteggere la sicurezza nazionale.

OpenAI consiglia innanzitutto l’avvio di una collaborazione tra governo e settore privato per la creazione di una serie di regole da rispettare, invece delle oltre 835 leggi statali sull’IA (che darebbero un vantaggio alla Cina).

L’azienda californiana chiede inoltre di modificare le attuali regole sull’esportazione delle tecnologie AI introdotte da Biden, in particolare i tre livelli in cui sono suddivisi i paesi. Nel primo livello dovrebbero essere inclusi non solo gli alleati degli Stati Uniti, ma anche i paesi che rispettano i principi democratici e non vendono chip AI statunitensi ai paesi inclusi negli altri due livelli.

Nel secondo livello dovrebbero essere inclusi i paesi che non hanno in passato rispettato le regole sulle esportazioni. Nessuna modifica invece per il terzo livello che include la Cina e i suoi alleati, ovvero paesi verso i quali è vietato esportare le tecnologie AI.

OpenAI propone inoltre di cambiare le leggi sul copyright per consentire il fair use, ovvero l’uso di contenuti protetti dal diritto d’autore per l’addestramento dei modelli per creare qualcosa di nuovo e differente. Le regole attuale danneggiano l’innovazione e avvantaggiano le aziende cinesi che possono accedere liberamente a materiali protetti dal copyright.

L’azienda guidata da Sam Altman consiglia ovviamente di investire in infrastrutture AI (data center) e centri di ricerca per competere contro la Cina. OpenAI suggerisce infine un maggiore utilizzo dell’AI nei dipartimenti e nelle agenzie federali, rimuovendo gli attuali vincoli.

Fonte: OpenAI
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Pubblicato il
14 mar 2025
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