In queste ore la principale community di streaming illegale in Italia è stata oscurata. Infatti, chiunque tenti di accedere al sito web di Streaming Community si trova di fronte a un avviso della Guardia di Finanza che recita: “Contenuto online sottoposto a sequestro”. Si conta che quasi mezzo milione di utenti sia nei guai. Le multe possono raggiungere i 5000 euro per chi reitera.
La Guardia di Finanza, in merito a queste operazioni contro lo streaming illegale spiega: “Sono in corso le procedure di identificazione di altri clienti, individuati in indagini attivate con altre 3 Procure. Inoltre, sono in fase di sviluppo due distinti procedimenti penali presso la Procura di Roma in virtù del protocollo operativo siglato con GdF e AGCOM“.
Scacco matto alla più grande community di streaming illegale in Italia
La Guardia di Finanza ha fatto scacco matto alla più grande community di streaming illegale in Italia. Questa maxi operazione ha permesso alle forze dell’ordine di individuare anche migliaia di utenti attivi colpevoli di fruire del materiale protetto da copyright illegalmente. Questo alimenta la rete criminale del cosiddetto IPTV e Pezzotto.
Infatti, Streaming Community aveva anche un canale Telegram con oltre mezzo milione di utenti iscritti che sfruttava il loro servizio di streaming illegale. Proprio in merito alla situazione hanno comunicato sui loro canali: “Negli ultimi giorni stiamo assistendo a una serie di oscuramenti continui”, spiegano sui loro canali. “Non si tratta più di blocchi saltuari: ora il mirino è puntato su di noi. Ogni 1-2 giorni veniamo oscurati di nuovo. Sospettiamo che dietro questi attacchi ci sia Piracy Shield, il sistema voluto dalle autorità italiane. L’Italia è l’unico paese europeo dove la legge consente blocchi ogni 30 minuti, senza verifica, senza processo. Un approccio da censura di Stato, che non protegge nulla, ma limita la libertà degli utenti. L’unico strumento che hanno è il blocco a livello DNS tramite gli operatori telefonici. Il cosiddetto ‘oscuramento” riesce a rendere inaccessibile il sito in Italia‘.
Diversamente da quanto scritto, la realtà dei fatti vede la Guardia di Finanza protagonista di questa operazione. Infatti, cercando di raggiungere il sito di Streaming Community, invece di trovare la classica interfaccia stile Netflix con accesso allo streaming illegale di film e serie TV, l’utente si trova davanti a un avviso delle forze dell’ordine:
Questo servizio è stato sottoposto a sequestro per violazione sulle norme in materia di proprietà intellettuale […]. Guardare trasmissioni illegali è reato. Il tuo indirizzo IP è stato rilevato ed è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.