Raspberry Pi Foundation ha presentato la nuova versione della sua board di sviluppo , un prodotto che si miniaturizza sempre di più per venire incontro a scenari applicativi integrati e piuttosto diversi da quelli hobbistici serviti fino a ora.
La nuova board di sviluppo si chiama quindi Raspberry Pi Compute Module, è dotata degli stessi componenti base delle versioni complete già disponibili (chip SoC ARM, 512 Megabyte di RAM e storage Flash da 4 Gigabyte) ma ha le dimensioni di un modulo di memoria DDR2 (SODIMM per laptop) e va inserito in un hardware custom per poter funzionare.
Per i progettisti hardware interessati a fare uso del Compute Module, Raspberry Pi ha pensato bene di distribuire anche una “IO board” compatibile con il nuovo modulo e contenente le interfacce di input/output (USB, HDMI ecc.) presenti su un modulo Raspberry Pi completo.
L’hardware della IO board è open source , una caratteristica che la distanzia dal componente dal Compute Module vero e proprio (basato, come la board Raspberry Pi completa, sul chip ARM proprietario BCM2835 prodotto da Broadcom) e che nelle speranze della fondazione britannica dovrebbe favorire l’adozione della piattaforma Raspberry nel settore embedded/industriale.
Alfonso Maruccia