No, i nostri token di sicurezza SecurID 800 non sono stati compromessi, il problema è noto ma non riguarda i nostri prodotti: così RSA risponde alla pubblicazione di un nuovo studio sulla vulnerabilità dei dispositivi per la crittografia USB, mostrando una certa sicurezza.
La vulnerabilità dei token USB evidenziata dallo studio è già nota da tempo, ammette RSA, ma l’azienda spiega in una lunga dissertazione come l’attacco e l’exploit risultino inutili perché non possono essere usati per “estrarre” le chiavi private (algoritmo RSA) ospitate sui token succitati.
I dispositivi per la generazione di password “usa-e-getta” continuano a essere sicuri , sostiene RSA, mentre più complessa sarebbe la situazione per quei dispositivi “multifunzione” che sfruttando la porta di connessione USB forniscono servizi aggiuntivi come l’archiviazione di certificati e la cifratura/decifratura di informazioni in formato digitale.
La vicenda token si inserisce in una striscia complicata per RSA. Non si è ancora del tutto sopita la discussione sulla vicenda dei token SecurID , e dunque è inevitabile che anche il solo annuncio di un exploit a questo tipo di tecnologia provochi un certo clamore.
Alfonso Maruccia
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libri
io compro libri digitali ovunque non capisco dov'é il problema, peró purtroppo devo comprarli nei siti web librerie, l'unica cosa che non sopporto é siccome non vivo in Italia non posso comprare libri dallo store ibooks del mio ipad. Lo store dovrebbe essere universale. Stessa cosa vale per le applicazioni.Io sono italiana e voglio le cose italiane.gioRe: libri
- Scritto da: gio> io compro libri digitali ovunque non capisco> dov'é il problema, peró purtroppo devo comprarli> nei siti web librerie, l'unica cosa che non> sopporto é siccome non vivo in Italia non posso> comprare libri dallo store ibooks del mio ipad.> Lo store dovrebbe essere universale. Stessa cosa> vale per le> applicazioni.> Io sono italiana e voglio le cose italiane.Peccato che di quello che vuoi tu a loro non gliene puo' fregar di meno, e continuera' a non fregargliene proprio se continui a finanziarli comprando.panda rossaSolo una cosa ostacola il mercato
Ciò che ostacola il mercato dei contenuti digitali è la totale inutilità di tale mercato. Non serve che esista qualcuno che venda i files, dal momento che i files si possono duplicare e distribuire a costo zero senza bisogno di venditori. Non serve comprare qualcosa che è disponibile in quantità infinita.E senza venditori e compratori non esiste mercato.uno qualsiasiRe: Solo una cosa ostacola il mercato
- Scritto da: uno qualsiasi> E senza venditori e compratori non esiste mercato. e senza mercato non esistono contenuti.Io la butto lì, se qualcuno di chi decide le strategie di mercato legge: compro eBook solo con watermark o senza DRM.Per libri tecnici mi sta bene un prezzo anche di poco ridotto rispetto al cartaceo, in fondo danno il meglio in versione digitale, per la narrativa, invece, devono costare almeno un terzo del cartaceo.Teo_Re: Solo una cosa ostacola il mercato
> e senza mercato non esistono contenuti.Falso, i contenuti ci sono già.Al massimo non esisterebbe la produzione di nuovi contenuti commerciali... ma rimarrebbero tutti i contenuti già prodotti, e proseguirebbe la produzione di contenuti non commerciali. Sarebbe un vantaggio per tutti.> Io la butto lì, se qualcuno di chi decide le> strategie di mercato legge: compro eBook solo con> watermark o senza> DRM.Accomodati.> Per libri tecnici mi sta bene un prezzo anche di> poco ridotto rispetto al cartaceoAmmesso che esista ancora il cartaceo.uno qualsiasiRe: Solo una cosa ostacola il mercato
- Scritto da: uno qualsiasi> > e senza mercato non esistono contenuti.> > Falso, i contenuti ci sono già.> Al massimo non esisterebbe la produzione di nuovi> contenuti commerciali... ma rimarrebbero tutti i> contenuti già prodotti, e proseguirebbe la> produzione di contenuti non commerciali. Sarebbe> un vantaggio per> tutti.Ma il progetto Gutemberg, Google books ecc. raccolgono già molti libri gratuiti. OK per ridurre il periodo di copyright, ma io punto ad avere nuovi contenuti di qualità e possibilmente a prezzi umani.> > > Io la butto lì, se qualcuno di chi decide le> > strategie di mercato legge: compro eBook> solo> con> > watermark o senza> > DRM.> > Accomodati.Ne sto preparando uno e sto concordando con lautore un prezzo davvero basso senza DRM.Teo_Re: Solo una cosa ostacola il mercato
- Scritto da: uno qualsiasi> Ciò che ostacola il mercato dei contenuti> digitali è la totale inutilità di tale mercato.> Non serve che esista qualcuno che venda i files,> dal momento che i files si possono duplicare e> distribuire a costo zero senza bisogno di> venditori. Non serve comprare qualcosa che è> disponibile in quantità> infinita.> > E senza venditori e compratori non esiste mercato.Che uno decida di vendere le proprie opere invece che cederle e basta può è del tutto legittimo.Piuttosto dovrebbero ridurre sensibilmente i prezzi (perché appunto la copia di un file non costa niente, e vendere un file a pochi euri in meno del cartaceo è assurdo) e magari proporre gratuitamente delle copie in bassa qualità, con watermark o publicità poco invasive (altrimenti la gente resta su piratebay). Se poi a uno piace si compra pure il libro.Solo il fatto di trovare delle copie gratuite legalmente "toglie" parecchio mercato dai circuiti p2p. Oppure sfruttare proprio quest'ultimi per rilasciare queste versioni gratuite.Metal_neoil collo di bottiglia
che personalmente mi impedisce di contribuire allo "sviluppo del mercato" (leggasi: perché non sono disposto a comprare) europeo del formato digitale è che l'attuale legislazione europea non mi trasferisce la proprietà del file neanche dopo che ho pagato ed io, da solo, non ho alcun modo di far valere la proprietà dopo l'acquisto.Per capirsi: se compro un libro cartaceo, il solo fatto che io abbia in mano, "possieda" quel libro vale come "titolo di proprietà", cioè è mio a meno che un giudice sentenzi che non è cosi (es. l'ho rubato o l'ho acquistato sapendo che era stato rubato). Quando giro per strada con un libro in mano non mi preoccupo se mi ferma un finaziere: ho la certezza del diritto dalla mia parte. E questo vale anche per i miei figli ed i figli dei miei figli fino alla settima generazione (e oltre).Se compro un pdf e lo metto su una comune tablet o lettore, l'unico modo per far valere il titolo di possesso è la registrazione dell'acquisto sul server di chi mi ha venduto quel pdf. Se quella società fallisce o decide di dismettere quel servizio o una nazione estera decide che è un servizio illegale e lo tira giù, io non ho più niente in mano. Ed anche se il server rimane su, quel pdf rimane sempre in licenza me. Quando lascerò questa valle di lacrime, secondo la legislazione attuale, non passerà ai miei figli. Ed ancor meno ai figli dei miei figli (a differenza dei proventi del'Autore, che passano ai figli ed ai figli dei figli fino alla settima decina d'anni). Se poi sono in giro con una chiavetta USB piena di pdf acquistati, e mi ferma un finanziere, ho il mio bel dire che sono tutti ebook acquistati: se mi va bene lui ha un cellulare connesso ad internet ed è disposto a farmi entrare ad uno ad uno in tutti i siti per far vedere che li ho acquistati. Non voglia che nel frattempo qualcuno di quelli sia fallito. Se non ha voglia mi sequestra la chiavetta e tocca a me presentarmi a dimostrare che sono tutti miei. E speriamo poi di non avere per ogni pdf la conversione in epub per un diverso lettore: come minimo scatta la duplicazione abusiva.Questo è un "collo di bottiglia" che mi frena non poco.Ciò che "possiedo" devo dimostrare che sia "mio". Con un libro è autoevidente.In un mondo di soli ebook, il Project Gutemberg non sarebbe mai esistito, perché quasi nessuno avrebbe mai avuto la lecita proprietà di testi con Copyright scaduto. Forse invece che comprarli a nome mio, dovrei comprare solo ebook di autori ottantenni a nome di mio figlio di tre anni. C'è qualche possibilità che l'autore schiatti a breve e mio figlio superi i 73 anni di vita.SkywalkerRe: il collo di bottiglia
La fai un tantino troppo tragica anche se il principio della preoccupazione a monte è valido ecc. ecc. Non cambia nulla nel paragone "libro in mano" vs. "pdf su chiavetta":Il solo fatto di avere il libro in mano non ti conferisce la proprietà del medesimo, al massimo il possesso e il finanziere può benissimo chiederti lo scontrino. Non venirmi a dire che hai conservato tutti gli scontrini o le fatture di tutti i libri cartacei che hai o che te le porti con te.L'unica differenza è che il libro fisico, in quanto fisico, è un supporto e tu di quello hai la proprietà, non certo del contenuto. Tanto è vero che non puoi fotocopiarti il libro come ti pare e piace né pubblicarne il contenuto ecc. ecc.L'eredità dei beni digitali è un argomento interessante che andrebbe affrontato.CiccioQuant aCicciaRe: il collo di bottiglia
- Scritto da: CiccioQuant aCiccia> La fai un tantino troppo tragica anche se il> principio della preoccupazione a monte è valido> ecc. ecc. Non cambia nulla nel paragone "libro in> mano" vs. "pdf su> chiavetta":> > Il solo fatto di avere il libro in mano non ti> conferisce la proprietà del medesimo, al massimo> il possesso e il finanziere può benissimo> chiederti lo scontrino.No, il finanziere mi puo' chiedere lo scontrino solo se mi ferma mentre esco da un negozio di libri.Dopodiche' basta.Non sono io che devo provare che il libro e' mio: deve essere qualcuno che ne ha denuciato la scomparsa a dimostrare che non lo e'.> Non venirmi a dire che> hai conservato tutti gli scontrini o le fatture> di tutti i libri cartacei che hai o che te le> porti con te.Lo scontrino lo puoi buttare quando ti sei allontanato di 5 metri dal negozio. > L'unica differenza è che il libro fisico, in> quanto fisico, è un supporto e tu di quello hai> la proprietà, non certo del contenuto. Tanto è> vero che non puoi fotocopiarti il libro come ti> pare e piace né pubblicarne il contenuto ecc.> ecc.Come no?Io posso farlo benissimo.> L'eredità dei beni digitali è un argomento> interessante che andrebbe> affrontato.Una volta definita la proprieta' dei beni digitali, tutto il resto e' una conseguenza.panda rossaRe: il collo di bottiglia
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: CiccioQuant aCiccia> > La fai un tantino troppo tragica anche se il> > principio della preoccupazione a monte è> valido> > ecc. ecc. Non cambia nulla nel paragone> "libro> in> > mano" vs. "pdf su> > chiavetta":> > > > Il solo fatto di avere il libro in mano non> ti> > conferisce la proprietà del medesimo, al> massimo> > il possesso e il finanziere può benissimo> > chiederti lo scontrino.> > No, il finanziere mi puo' chiedere lo scontrino> solo se mi ferma mentre esco da un negozio di> libri.> Dopodiche' basta.> Non sono io che devo provare che il libro e' mio:> deve essere qualcuno che ne ha denuciato la> scomparsa a dimostrare che non lo> e'.> > > Non venirmi a dire che> > hai conservato tutti gli scontrini o le> fatture> > di tutti i libri cartacei che hai o che te le> > porti con te.> > Lo scontrino lo puoi buttare quando ti sei> allontanato di 5 metri dal> negozio.> Visto che era particolarmente preoccupato di eventuali controlli/perquisizioni gli ho spiegato che non cambia niente. In quanto ai metri non mi risultano affatti limiti di distanza.> > L'unica differenza è che il libro fisico, in> > quanto fisico, è un supporto e tu di quello> hai> > la proprietà, non certo del contenuto. Tanto> è> > vero che non puoi fotocopiarti il libro come> ti> > pare e piace né pubblicarne il contenuto ecc.> > ecc.> > Come no?> Io posso farlo benissimo.Sicuro? Hai presente quelle note tipo "È vietata la riproduzione in qualsiasi forma...."Mai sentito parlare anni fa di controlli alle copisterie per vedere se gli studenti si fotocopiavano interi libri?> > > L'eredità dei beni digitali è un argomento> > interessante che andrebbe> > affrontato.> > Una volta definita la proprieta' dei beni> digitali, tutto il resto e' una> conseguenza.Come sarebbe definita? Ad esempio per i domini, che è un qualcosa che non è nato stamattina quindi qualcosa in merito (dubito in Italia) ci dovrebbe già essere.CiccioQuant aCicciaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiAlfonso Maruccia 28 06 2012
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