Safari abbraccia il JPEG XL abbandonato da Chrome

Safari abbraccia il JPEG XL abbandonato da Chrome

Nonostante l'abbandono di Google, Apple sembra credere nel progetto JPEG XL e annuncia l'implementazione del supporto nel browser Safari.
Safari abbraccia il JPEG XL abbandonato da Chrome
Nonostante l'abbandono di Google, Apple sembra credere nel progetto JPEG XL e annuncia l'implementazione del supporto nel browser Safari.

La documentazione relativa alla beta di Safari 17 pubblicata da Apple conferma l’introduzione del supporto a JPEG XL per il browser (nonché a HEIF/HEIC). Del primo abbiamo già scritto in passato su queste pagine: si tratta di un formato raster in grado di gestire sia la compressione sia il salvataggio senza perdita di dati.

JPEG XL compare nel browser Safari di Apple

Si iniziò a parlarne nel 2017, con l’appello a presentare proposte giunte poi l’anno successivo e a una definizione della prima bozza nel 2019. L’idea iniziale era sostanzialmente quella di basarsi sulla tecnologia PIK avanzata da Google e su quella FUIF di Cloudinary. La standardizzazione risale invece tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Tra i suoi punti di forza, la fedeltà all’immagine sorgente (pressoché indistinguibile all’occhio umano), un’efficienza elevata, codifica e decodifica ad alta velocità, possibilità di impiegarlo per le animazioni e design responsivo. Inoltre, è il frutto di un progetto open source e royalty free.

Il supporto da parte di Apple in Safari risulta di particolare interesse per via della tempistica con cui giunge e delle scelte effettuate dalla concorrenza. Lo stesso gruppo di Mountain View già citato, pur essendone stato promotore fin dall’inizio, ne ha sperimentata l’integrazione in Chrome e nei software Chromium dall’aprile 2021, decidendo poi di rimuoverlo completamente nel dicembre 2022 (con il rilascio della versione 110).

Stando al sito Can I use, l’unico browser che al momento lo implementa è proprio quello della mela morsicata, a partire dalla nuova release 17, anche su iOS.

Una curiosità: a differenza di quanto si potrebbe immaginare, il nome ha nulla a che vedere con la taglia XL. Se sulla prima parte non ci sono dubbi (JPEG sta per Joint Photographic Experts Group), sulla seconda potrebbero nascere un equivoco. La X è fa riferimento ai diversi standard che si sono avvicendati dall’inizio del millennio in poi (come JPEG XT, JPEG XR e JPEG XS), mentre la L sta per long-term, poiché la volontà degli autori è quella di renderlo operativo a lungo.

Fonte: Apple
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Pubblicato il 8 giu 2023
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