Nella perdurante guerra dei brevetti che da anni appesta il settore IT negli USA e altrove nel mondo, Samsung intende ora trasformarsi da potenziale vittima in carnefice con l’istituzione della nuova entità sussidiaria Intellectual Keystone Technology (IKT) interamente dipendente da Samsung Display, con sede a Washington e investimenti economici per 25 milioni di dollari.
L’obiettivo di IKT, spiega la società coreana, è garantirsi la “buona fonte di innovazione” rappresentata dalle tecnologie brevettate e “proteggere” la proprietà intellettuale di Samsung rafforzando il relativo business. In sostanza, si tratta di passare dalla difesa all’attacco contro patent troll e concorrenti particolarmente aggressivi.
A Samsung sono evidentemente bastati i tentativi – perduranti tuttora – di messa al bando, richiesta di risarcimenti miliardari e ritiro di prodotti messi in atto da Apple e altri, e anche se i portavoce parlano di un’iniziativa ancora in fase di costruzione la strada e gli obiettivi di IKT appaiono già definiti.
La nuova sussidiaria è stata aperta a marzo e ha già all’attivo 123 brevetti tecnologici, brevetti che riguardano in particolare il mercato dei display: non a caso i 25 milioni di dollari investiti in IKT sono sin qui serviti ad acquisire le proprietà intellettuali della giapponese Seiko Epson in merito ai pannelli OLED ad altissima risoluzione (4K o UltraHD che dir si voglia).
A rimarcare le intenzioni genuine dell’operazione IKT, Samsung sostiene che “le aziende dovrebbero pagare per i costi di licenza dei brevetti” nella stessa maniera in cui il colosso asiatico paga Microsoft per usare Android sui suoi gadget mobile. A tale riguardo, la nuova sussidiaria “avrà il compito di individuare quali brevetti sono utili e di valore per Samsung”.
Alfonso Maruccia
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pagati su una base di eternità
"#1 : Perché un cugino compositore, un nonno primo violino od un conoscente attore devono essere pagati su una base di eternità ?#2 : proporzionalita' di interessi: il parlare di un SECOLO di esclusiva o giù di li dovrebbe proporzionalmente essere bilanciato dal mettersi a ridere (o mettersi le mani nei capelli dalla disperazione) per essere appunto essere definito "proporzionale""I soliti 92 MINUTI di applausi! peccato che all'AGCOM, AGCM, SIAE, FAPAV, UNIVIDEO (e tutti gli altri portatori d'acqua del copyright) questi siano argomenti sconosciuti...bubbaRe: pagati su una base di eternità
- Scritto da: bubba> I soliti 92 MINUTI di applausi!Quoto alla grandissima.bradipaoRe: pagati su una base di eternità
- Scritto da: bubba> > I soliti 92 MINUTI di applausi! Veramente! Se non avessi quotato tu i pezzi rilevanti, l'avrei fatto io perché sono troppo sintetici e sensati per non balzare all'occhio!Izio01Re: pagati su una base di eternità
- Scritto da: bubba> "> #1 : Perché un cugino compositore, un nonno primo> violino od un conoscente attore devono essere> pagati su una base di eternità> ? Eh perchè no? Se qualcuno è pure disposto a pagarli per RISENTIRLI o RIVEDERLI o entrambe le cose, perchè no? Dove sta il problema?> #2 : proporzionalita' di interessi: il parlare di> un SECOLO di esclusiva o giù di li dovrebbe> proporzionalmente essere bilanciato dal mettersi> a ridere (o mettersi le mani nei capelli dalla> disperazione) per essere appunto essere definito> "proporzionale"> "Peccato che ridendo non si arriva a niente e si rischia di rimanere con la bocca asciutta. Basta ridere. Fatti!> I soliti 92 MINUTI di applausi! peccato che> all'AGCOM, AGCM, SIAE, FAPAV, UNIVIDEO (e tutti> gli altri portatori d'acqua del copyright) questi> siano argomenti> sconosciuti... :-oThEnOraRe: pagati su una base di eternità
- Scritto da: ThEnOra> - Scritto da: bubba> > "> > #1 : Perché un cugino compositore, un nonno> primo> > violino od un conoscente attore devono essere> > pagati su una base di eternità> > ?> > Eh perchè no? Se qualcuno è pure disposto a> pagarli per RISENTIRLI o RIVEDERLI o entrambe le> cose, perchè no? Dove sta il> problema?Il problema non e' che c'e' gente disposta a pagare per risentirli o rivederli, ma che c'e' gente che e' disposta ad INCASSARE per farli risentire o rivedere, e il resto rientra nella piu' generica deifinizione di CIRCONVENZIONE DI INCAPACE.Basta spiegare alla gente che non devono pagare un bel niente e chi pretende di essere pagato per un lavoro fatto dal nonno commette un abuso, e vedrai come cambiano le cose.> > #2 : proporzionalita' di interessi: il> parlare> di> > un SECOLO di esclusiva o giù di li dovrebbe> > proporzionalmente essere bilanciato dal> mettersi> > a ridere (o mettersi le mani nei capelli> dalla> > disperazione) per essere appunto essere> definito> > "proporzionale"> > "> > Peccato che ridendo non si arriva a niente e si> rischia di rimanere con la bocca asciutta. Basta> ridere.> Fatti!Chi resta (giustamente) con la bocca asciutta deve essere il nipote dell'autore, che non ha alcun merito (e probabilmente manco era nato quando il nonno ha composto, quindi neppure si puo' dire che sia stato di ispirazione)> > I soliti 92 MINUTI di applausi! peccato che> > all'AGCOM, AGCM, SIAE, FAPAV, UNIVIDEO (e> tutti> > gli altri portatori d'acqua del copyright)> questi> > siano argomenti> > sconosciuti...> > :-oSe stai a bocca aperta, poi ti entrano le mosche.panda rossaRe: pagati su una base di eternità
- Scritto da: ThEnOra> - Scritto da: bubba> > "> > #1 : Perché un cugino compositore, un nonno> primo> > violino od un conoscente attore devono essere> > pagati su una base di eternità> > ?> > Eh perchè no? Se qualcuno è pure disposto a> pagarli in che senso "disposto a pagarli"? intendi secondo le disposizioni di legge? :PPerche volontariamente nessuno paga roba prodotta 40 anni fa... (ma neanche 20)... non almeno sinche c'e' una legge che si arroga il diritto di piazzare una protezione a (spanne) 150 anni. Su base volontaria, chissa'... magari una donazione alla fondazione xyz per il recupero del film muto/antonio de curtis/whatever, la da.> > > #2 : proporzionalita' di interessi: il> parlare> di> > un SECOLO di esclusiva o giù di li dovrebbe> > proporzionalmente essere bilanciato dal> mettersi> > a ridere (o mettersi le mani nei capelli> dalla> > disperazione) per essere appunto essere> definito> > "proporzionale"> > "> > Peccato che ridendo non si arriva a niente e si> rischia di rimanere con la bocca asciutta. Basta> ridere.> Fatti!da chi? dal Legislatore bubba e calamari? MAGARI. Ma non siamo in parlamento purtroppo :P IN TEORIA dovrebbero essere quelli che ci sono ora, a legiferare contro le lobbies che amano questa robba (gh! campa cavallo)bubbadiciamola tutta...
diciamola tutta: il cosiddetto "copyright" altro non è che un dispositivo di potere, sfruttamento e controllo con cui il "moderno" capitalismo consente a pochissimi la appropriazione privatistica (leggasi: FURTO) dei beni pubblici immateriali della conoscenza, del sapere e delle arti - altrimenti indefinitimente disponibili a tutta la collettività - per la loro valorizzazione in termini di profitto e rendite parassitarie...vogliamo davvero risolvere questo e tanti altri problemi? allora non si tratta di cercare improbabili soluzioni (come, per esempio, una qualche riforma (sic!) delle leggi: i dispositivi giuridici sono essi stessi parte rilavante del "problema"!) o palliativi (come, per esempio, il ricorso alle licenze cosidette libere)... bisogna andare alla radice e scardinare (eufemismo...) l'intero sistema istituzionalizzato di potere, dominio, controllo, sfruttamento...mr beanRe: diciamola tutta...
- Scritto da: mr bean> diciamola tutta: il cosiddetto "copyright" altro> non è che un dispositivo di potere, sfruttamento> e controllo con cui il "moderno" capitalismo> consente a pochissimi la appropriazione> privatistica (leggasi: FURTO) dei beni pubblici> immateriali della conoscenza, del sapere e delle> arti - altrimenti indefinitimente disponibili a> tutta la collettività - per la loro> valorizzazione in termini di profitto e rendite> parassitarie...> > vogliamo davvero risolvere questo e tanti altri> problemi?> > allora non si tratta di cercare improbabili> soluzioni (come, per esempio, una qualche riforma> (sic!) delle leggi: i dispositivi giuridici sono> essi stessi parte rilavante del "problema"!) o> palliativi (come, per esempio, il ricorso alle> licenze cosidette libere)...> > bisogna andare alla radice e scardinare> (eufemismo...) l'intero sistema> istituzionalizzato di potere, dominio, controllo,> sfruttamento..."Allora noi vogliamo dedicare questa canzone contro il capitalismo, perché è ora dire basta col lavoro che sfrutta tutti. Devono capire che hanno rotto le palle i padroni, perché le masse operaie... o ma non vi sento fatevi sentire, siete tantissimi!"Luca MangoniRe: diciamola tutta...
- Scritto da: Luca Mangoni> - Scritto da: mr bean> > diciamola tutta: il cosiddetto "copyright"> altro> > non è che un dispositivo di potere,> sfruttamento> > e controllo con cui il "moderno" capitalismo> > consente a pochissimi la appropriazione> > privatistica (leggasi: FURTO) dei beni> pubblici> > immateriali della conoscenza, del sapere e> delle> > arti - altrimenti indefinitimente> disponibili> a> > tutta la collettività - per la loro> > valorizzazione in termini di profitto e> rendite> > parassitarie...> > > > vogliamo davvero risolvere questo e tanti> altri> > problemi?> > > > allora non si tratta di cercare improbabili> > soluzioni (come, per esempio, una qualche> riforma> > (sic!) delle leggi: i dispositivi giuridici> sono> > essi stessi parte rilavante del "problema"!)> o> > palliativi (come, per esempio, il ricorso> alle> > licenze cosidette libere)...> > > > bisogna andare alla radice e scardinare> > (eufemismo...) l'intero sistema> > istituzionalizzato di potere, dominio,> controllo,> > sfruttamento...> "Allora noi vogliamo dedicare questa canzone> contro il capitalismo, > > perché è ora dire basta col lavoro che sfrutta> tutti. > > Devono capire che hanno rotto le palle i padroni,> > > perché le masse operaie... o ma non vi sento> fatevi sentire, siete> tantissimi!"non so se hai notato. ma stai infrangendo un copyright, con questa citazione. Pentiti!bubbaRe: diciamola tutta...
- Scritto da: Luca Mangoni> - Scritto da: mr bean> > diciamola tutta: il cosiddetto "copyright"> altro> > non è che un dispositivo di potere,> sfruttamento> > e controllo con cui il "moderno" capitalismo> > consente a pochissimi la appropriazione> > privatistica (leggasi: FURTO) dei beni> pubblici> > immateriali della conoscenza, del sapere e> delle> > arti - altrimenti indefinitimente> disponibili> a> > tutta la collettività - per la loro> > valorizzazione in termini di profitto e> rendite> > parassitarie...> > > > vogliamo davvero risolvere questo e tanti> altri> > problemi?> > > > allora non si tratta di cercare improbabili> > soluzioni (come, per esempio, una qualche> riforma> > (sic!) delle leggi: i dispositivi giuridici> sono> > essi stessi parte rilavante del "problema"!)> o> > palliativi (come, per esempio, il ricorso> alle> > licenze cosidette libere)...> > > > bisogna andare alla radice e scardinare> > (eufemismo...) l'intero sistema> > istituzionalizzato di potere, dominio,> controllo,> > sfruttamento...> "Allora noi vogliamo dedicare questa canzone> contro il capitalismo, > > perché è ora dire basta col lavoro che sfrutta> tutti. > > Devono capire che hanno rotto le palle i padroni,> > > perché le masse operaie... o ma non vi sento> fatevi sentire, siete> tantissimi!"Insomma, se qualcuno osa criticare il sistema del copyright, viene immediatamente bollato come comunista. Cos'è, la legge di Godwin in salsa rossa? :pFunzil diritto d'autore
imho la gente non scarica solo perchè non vuole pagare, ma piuttosto perchè, a buon diritto, non percepisce il diritto di copia come un diritto naturale, quindi non sente la necessità etica di non violarlo.Il cosiddetto diritto d'autore (che poi nel 99% dei casi è un diritto di editore), a differenza di quello che si vorrebbe dare a bere (parlando di furto ed altre amenità simili), non ha nulla a che vedere con il diritto di possesso (che si applica ai beni materiali, ed è un diritto naturale); il diritto d'autore è una temporanea concessione che lo stato fa a dei privati al fine di stimolare la creazione di opere di ingegno immateriali (esattamente come per i brevetti), a beneficio della società.Quindi lo scopo non è tutelare un presunto diritto di chi crea l'opera; difatti, nonostante la creazione di opere di ingegno immateriali avvenga da millenni, solo in tempi relativamente recenti (precedentemente si cercava di tutelare soltanto la paternità dell'opera, che è sacrosanta) si è deciso di creare qualcosa come il diritto d'autore; precisamente nel momento in cui la tecnologia ha cominciato a permettere la nascita dell'editoria (possibilità di creare molte copie in tempi brevi e con costi ragionevoli), quindi da Gutemberg in poi.In tal frangente, sebbene alcun sistema legale potesse prevedere un diritto di possesso su beni immateriali (il bene non è unico, quindi può esser posseduto da più persone contemporaneamente, inoltre è impossibile stabilire chi ci abbia pensato per primo), si decise di concedere dei temporanei diritti di sfruttamento al fine di stimolare la creazione di opere di ingegno immateriali (cosa che prima non era possibile per limiti tecnologici); il che non significa che sfruttare tali opere sia un diritto a prescindere, lo stato non sta tutelando il "creatore" dell'opera, ma tutela la collettività.Tutto questo significa che, dal momento in cui il diritto d'autore non serve più a stimolare la creazione di opere (di qualità), ma al contrario diventa un freno, non ha alcuno scopo di esistere.Nel momento in cui il diritto d'autore viene esteso per periodi abnormi (fino a 70 anni), non serve più a stimolare la creazione di altre opere (per quanto un'opera possa essere complessa nessuno ci mette 70 anni a scriverla, neanche Dante con la divina commedia; se mediamente ci metti N anni per creare un'opera, per permetterti di crearne altre non serve tutelare il diritto d'autore per più di N anni; a meno che tu non voglia campare di rendita per tutta la vita, il che non ha nulla a che vedere con lo scopo del diritto d'autore), ma solo a garantire ad un sistema editoriale marcio, guadagni enormi (il che non rientra negli interessi della collettività).asdfgsdfgsf dgsdfvdfvb sdbsdfRe: il diritto d'autore
- Scritto da: asdfgsdfgsf dgsdfvdfvb sdbsdf> imho la gente non scarica solo perchè non vuole> pagare, ma piuttosto perchè, a buon diritto, non> percepisce il diritto di copia come un diritto> naturale, quindi non sente la necessità etica di> non> violarlo.Certo.Il diritto di copia va applicato solo per chi intende rivendere (e quindi lucrarci).Non ci deve essere alcun diritti di copia per libero scambio tra privati a titolo gratuito.> Il cosiddetto diritto d'autore (che poi nel 99%> dei casi è un diritto di editore), a differenza> di quello che si vorrebbe dare a bere (parlando> di furto ed altre amenità simili), non ha nulla a> che vedere con il diritto di possesso (che si> applica ai beni materiali, ed è un diritto> naturale); il diritto d'autore è una temporanea> concessione che lo stato fa a dei privati al fine> di stimolare la creazione di opere di ingegno> immateriali (esattamente come per i brevetti), a> beneficio della> società.E per l'appunto c'e' dietro un giro di soldi (lucro).> Quindi lo scopo non è tutelare un presunto> diritto di chi crea l'opera; difatti, nonostante> la creazione di opere di ingegno immateriali> avvenga da millenni, solo in tempi relativamente> recenti (precedentemente si cercava di tutelare> soltanto la paternità dell'opera, che è> sacrosanta) si è deciso di creare qualcosa come> il diritto d'autore; precisamente nel momento in> cui la tecnologia ha cominciato a permettere la> nascita dell'editoria (possibilità di creare> molte copie in tempi brevi e con costi> ragionevoli), quindi da Gutemberg in> poi.Si e' deciso?Hanno deciso! Loro, gli antenati degli attuali parassiti.> In tal frangente, sebbene alcun sistema legale> potesse prevedere un diritto di possesso su beni> immateriali (il bene non è unico, quindi può> esser posseduto da più persone> contemporaneamente, inoltre è impossibile> stabilire chi ci abbia pensato per primo), si> decise di concedere dei temporanei diritti di> sfruttamento al fine di stimolare la creazione di> opere di ingegno immateriali (cosa che prima non> era possibile per limiti tecnologici); il che non> significa che sfruttare tali opere sia un diritto> a prescindere, lo stato non sta tutelando il> "creatore" dell'opera, ma tutela la> collettività.Non serve nessuno stimolo per creare opere d'ingegno.Non e' mai servito uno stimolo.Le invenzioni ci sono da sempre, da quando hanno inventato il modo di accendere il fuoco sfregando dei legnetti, da quando hanno inventato il modo di applicare punte di selce a dei bastoni per farne delle lance...> Tutto questo significa che, dal momento in cui il> diritto d'autore non serve più a stimolare la> creazione di opere (di qualità), ma al contrario> diventa un freno, non ha alcuno scopo di> esistere.[img]http://www.megghy.com/forum/images/smilies/ok-brava.gif[/img]> Nel momento in cui il diritto d'autore viene> esteso per periodi abnormi (fino a 70 anni), non> serve più a stimolare la creazione di altre opere> (per quanto un'opera possa essere complessa> nessuno ci mette 70 anni a scriverla, neanche> Dante con la divina commedia; se mediamente ci> metti N anni per creare un'opera, per permetterti> di crearne altre non serve tutelare il diritto> d'autore per più di N anni; a meno che tu non> voglia campare di rendita per tutta la vita, il> che non ha nulla a che vedere con lo scopo del> diritto d'autore), ma solo a garantire ad un> sistema editoriale marcio, guadagni enormi (il> che non rientra negli interessi della> collettività).Esatto!panda rossaRe: il diritto d'autore
- Scritto da: asdfgsdfgsf dgsdfvdfvb sdbsdfhttp://www.daimon.org/lib/storia_del_copyright_nuove_prospettive_anti_copyright.htmmr beanCome al solito, ma più del solito:
... Marco, grazie di cuore! Ci sono parole che è giusto scrivere e diffondere, e le tue rientrano spesso (ma quest'oggi anche di più) in questa categoria.yogavidyaIl cala migliore
Questo è il cala migliore che dice le cose come stanno.tucumcariRe: Il cala migliore
E per elogi dello stesso tipo:"Ma perchè avevi dei forse dubbi che il panzone fosse cambiato?è rimasto lo stesso dei vecchi tempi, un venditore di spazzole porta a porta.."Qui:http://punto-informatico.it/b.aspx?i=3685180&m=3686073#p3686073Leguleio senza avatarRe: Il cala migliore
ebbasta, ma che hai due anni?asdfgsdfgsf dgsdfvdfvb sdbsdfraga
copyright = stage = furto legalizzatoSgabbioProporzioni
Si dice di solito che, per fortuna, la maggior parte delle persone rispetta le leggi volontariamente e senza sforzo perché evidentemente vengono avvertite come eticamente giuste.Se tutti scaricano e non avvertono particolari rimorsi, ci sarà un motivo, no?mimmusRe: Proporzioni
- Scritto da: mimmus> Si dice di solito che, per fortuna, la maggior> parte delle persone rispetta le leggi> volontariamente e senza sforzo perché> evidentemente vengono avvertite come eticamente> giuste.> Se tutti scaricano e non avvertono particolari> rimorsi, ci sarà un motivo, no?Esattamente: le persone istintivamente condividono gio' che percepiscono di possedere; inoltre l'equo compenso secondo me aiuta a far pensare di aver in qualche modo gia' pagato la parte di pizzo alle major quando si scarica.kraneRe: Proporzioni
- Scritto da: krane> - Scritto da: mimmus> > Si dice di solito che, per fortuna, la> maggior> > parte delle persone rispetta le leggi> > volontariamente e senza sforzo perché> > evidentemente vengono avvertite come> eticamente> > giuste.> > Se tutti scaricano e non avvertono> particolari> > rimorsi, ci sarà un motivo, no?> > Esattamente: le persone istintivamente> condividono gio' che percepiscono di possedere;> inoltre l'equo compenso secondo me aiuta a far> pensare di aver in qualche modo gia' pagato la> parte di pizzo alle major quando si> scarica.Guarda che la casalinga di voghera manco lo sa che esiste una cosa chiamata "equo compenso", che cos'e' e a che cosa serve.Semplicemente e' una cosa assolutamente naturale per un utilizzatore fare una copia di un file mp3 e darla all'amico/conoscente.Ne' piu' ne' meno di come quando vado a trovare i parenti in campagna, mi regalano i pomodori del loro orto.Li raccolgono e me li danno.panda rossaNon commentate questo articolo!
Calamari non merita i nostri commenti, per lui non siamo degni di attenzione.ruppoloRe: Non commentate questo articolo!
- Scritto da: ruppolo> Calamari non merita i nostri commenti, per lui> non siamo degni di attenzione.Chi puo' dirlo? L'anonimato e' forte in quell'uomo!Invece commentate loRe: Non commentate questo articolo!
- Scritto da: ruppolo> Calamari non merita i nostri commenti, per > lui non siamo degni di attenzione.Forse tu che sei macaco...kranec'è sempre una cosa che mi sfugge
"il neurochirurgo che rimuove un tumore dal cervello di un paziente viene giustamente pagato un sacco di soldi, il fisico che contribuisce a completare il modello standard delle particelle riceve un Nobel ed un mucchio di soldi, una Cassandra qualunque che perfeziona un'applicazione informatica riceve uno stipendio.Poi basta, il lavoro è pagato.Il neurochirurgo non pretenderà una lira per ogni pensiero del cervello salvato, il Nobel non chiederà il diritto d'autore sull'uso della sua equazione, e Cassandra non avrà extra tutte le volte che l'applicazione calcolerà risultati giusti. Il lavoro è fatto"quando si fa un film, un libro o un disco, i produttori assumono e pagano attori, comparse, sceneggiatori, arrangiatori, traduttori, grafici, musicisti, disegnatori, animatori, informatici, system manager, etc. etc, per un carone animato lavorano 4-500 persone anche per un paio d'anni, un giochetto di parecchi milioni di dollari.Giustamente quando il lavoro è finito basta, il lavoro è pagato.Per loro, per quelli assunti... adesso però spetta ai produttori 1)recuperare i soldi investiti 2)pagare gli interessi alle banche per il finanziamento ricevuto 3) ricevere il giusto compenso per il lavoro svolto Come?Come se la cultuta deve essere gratuita e distribuita senza scopo di lucro?Nessun problema una volta risolto questo piccolo dettaglio sono anch'io dalla vostra parte, cultura gratis per tutti, mi sta bene.Ma se non si risolve semplicemente i produttori smetteranno di produrre.E tutti gli altri smetteranno di lavorare.Nell'economia capitalista è così, se un imprnditore non vede più il guadagno chiude la fabbrica e gli operai rimangono disoccupati.pietroRe: c'è sempre una cosa che mi sfugge
- Scritto da: pietro> quando si fa un film, un libro o un disco, i> produttori assumono e pagano attori, comparse,> sceneggiatori, arrangiatori, traduttori, grafici,> musicisti, disegnatori, animatori, informatici,> system manager, etc. etc, per un carone animato> lavorano 4-500 persone anche per un paio d'anni,> un giochetto di parecchi milioni di> dollari.> Giustamente quando il lavoro è finito basta, il> lavoro è pagato.> Per loro, per quelli assunti... adesso però> spetta ai produttori> > 1)recuperare i soldi investiti soldi investiti? ma quali?... visto che i cosiddetti "investitori" investono con i soldi presi a prestito delle banche e cioé non con soldi loro ma con i soldi nostri che teniamo in banca?> 2)pagare gli interessi alle banche per il finanziamento ricevuto vedi sopra...> 3) ricevere il giusto compenso per il lavoro svoltolavoro? ma quale lavoro? passacarte? "pubbliche relazioni" per avere i finanziamenti dalle banche? lobbismo per aumentare la durata dei diritti?il lavoro vero lo fanno gli altri (quelli che tu hai citato: attori, comparse, sceneggiatori, arrangiatori, traduttori, grafici, musicisti, disegnatori, animatori, informatici, system manager, etc. etc) che, guarda caso, sono proprio quelli che vengono pagati una tantum...> Come?> Come se la cultuta deve essere gratuita e> distribuita senza scopo di lucro?cultura direttamente autogestita e autofinanziata dalla collettività stessa che ne usufruisceil che poi implica anche che chi fa il lavoro vero (non chi trae profitto ingiustificato e rendite parassitarie dal lavoro altrui) viene giustamente retribuito per questo...> Ma se non si risolve semplicemente i produttori> smetteranno di produrre.dimentichi che la cultura è stata sempre "creata" dall'umanità nei secoli dei secoli, senza che esistessero i produttori e il copyright capitalista> E tutti gli altri smetteranno di lavorare.balle> Nell'economia capitalista è così, se un> imprnditore non vede più il guadagno chiude la> fabbrica e gli operai rimangono disoccupati.a parte il fatto che non è proprio così, visto che gli operai possono anche dare un bel calcio nel XXXX al cosidetto "imprenditore" (leggi: sfruttatore) e autorganizzarsi e autogestire la fabbrica (vedi per esempio argentina)... questa cosa che dici non fa altro che confermare la necessità di "superare" (leggi: abbattere) l'economia capitalista...con fortoRe: c'è sempre una cosa che mi sfugge
- Scritto da: con forto> - Scritto da: pietro> > quando si fa un film, un libro o un disco, i> > produttori assumono e pagano attori,> comparse,> > sceneggiatori, arrangiatori, traduttori,> grafici,> > musicisti, disegnatori, animatori,> informatici,> > system manager, etc. etc, per un carone> animato> > lavorano 4-500 persone anche per un paio> d'anni,> > un giochetto di parecchi milioni di> > dollari.> > Giustamente quando il lavoro è finito basta,> il> > lavoro è pagato.> > Per loro, per quelli assunti... adesso però> > spetta ai produttori> > > > 1)recuperare i soldi investiti > > soldi investiti? ma quali?... visto che i> cosiddetti "investitori" investono con i soldi> presi a prestito delle banche e cioé non con> soldi loro ma con i soldi nostri che teniamo in> banca?> > > 2)pagare gli interessi alle banche per il> finanziamento ricevuto> > > vedi sopra...> > > 3) ricevere il giusto compenso per il lavoro> svolto> > lavoro? ma quale lavoro? > passacarte? "pubbliche relazioni" per avere i> finanziamenti dalle banche? lobbismo per> aumentare la durata dei> diritti?> > il lavoro vero lo fanno gli altri (quelli che tu> hai citato: attori, comparse, sceneggiatori,> arrangiatori, traduttori, grafici, musicisti,> disegnatori, animatori, informatici, system> manager, etc. etc) che, guarda caso, sono proprio> quelli che vengono pagati una> tantum...> > > Come?> > Come se la cultuta deve essere gratuita e> > distribuita senza scopo di lucro?> > cultura direttamente autogestita e autofinanziata> dalla collettività stessa che ne> usufruisce> > il che poi implica anche che chi fa il lavoro> vero (non chi trae profitto ingiustificato e> rendite parassitarie dal lavoro altrui) viene> giustamente retribuito per> questo...> > > Ma se non si risolve semplicemente i> produttori> > smetteranno di produrre.> > dimentichi che la cultura è stata sempre "creata"> dall'umanità nei secoli dei secoli, senza che> esistessero i produttori e il copyright> capitalista> > > E tutti gli altri smetteranno di lavorare.> > balle> > > Nell'economia capitalista è così, se un> > imprnditore non vede più il guadagno chiude> la> > fabbrica e gli operai rimangono disoccupati.> > a parte il fatto che non è proprio così, visto> che gli operai possono anche dare un bel calcio> nel XXXX al cosidetto "imprenditore" (leggi:> sfruttatore) e autorganizzarsi e autogestire la> fabbrica (vedi per esempio argentina)... questa> cosa che dici non fa altro che confermare la> necessità di "superare" (leggi: abbattere)> l'economia> capitalista...OK soluzione N.1: passare a un'economia non capitalista,mi sa che servirà il voto del 50% degli elettori ...almenobene adesso vediamo le altrepietroRe: c'è sempre una cosa che mi sfugge
- Scritto da: pietro> - Scritto da: con forto> OK soluzione N.1: passare a un'economia> non capitalista, mi sa che servirà il > voto del 50% degli elettori ...almenoOk, io ci sto !!!kraneRe: c'è sempre una cosa che mi sfugge
- Scritto da: pietro> Come se la cultuta deve essere gratuita e> distribuita senza scopo di> lucro?> Nessun problema una volta risolto questo piccolo> dettaglio sono anch'io dalla vostra parte,> cultura gratis per tutti, mi sta> bene.> Ma se non si risolve semplicemente i produttori> smetteranno di> produrre.> E tutti gli altri smetteranno di lavorare.> Nell'economia capitalista è così, se un> imprnditore non vede più il guadagno chiude la> fabbrica e gli operai rimangono> disoccupati.Dato che le tue sono ragioni che possono essere accettate, faccio una porposta. Appena si ripaga il costo di un'opera d'ingegno, tale opera viene posta nel pubblico dominio. Cosi' sono contenti i lavoratori che sono stati pagati per la realizzazione e i finanziatori che hanno anticipato il capitale. Per buona misura direi che un guadagno di un 10% sulla cifra investita sia un ottimo margine di guadagno.Credi che una cosa del genere possa accontentare tutti ?UnoRe: c'è sempre una cosa che mi sfugge
- Scritto da: Uno> - Scritto da: pietro> > > Come se la cultuta deve essere gratuita e> > distribuita senza scopo di> > lucro?> > Nessun problema una volta risolto questo piccolo> > dettaglio sono anch'io dalla vostra parte,> > cultura gratis per tutti, mi sta> > bene.> > Ma se non si risolve semplicemente i produttori> > smetteranno di> > produrre.> > E tutti gli altri smetteranno di lavorare.> > Nell'economia capitalista è così, se un> > imprnditore non vede più il guadagno chiude la> > fabbrica e gli operai rimangono> > disoccupati.> > Dato che le tue sono ragioni che possono essere> accettate, faccio una porposta. Appena si ripaga> il costo di un'opera d'ingegno, tale opera viene> posta nel pubblico dominio. Cosi' sono contenti i> lavoratori che sono stati pagati per la> realizzazione e i finanziatori che hanno> anticipato il capitale. Per buona misura direi> che un guadagno di un 10% sulla cifra investita> sia un ottimo margine di> guadagno.> Credi che una cosa del genere possa accontentare> tutti> ?di solito il guadagno per qualunque attività imprenditoriale ( idraulico, elettricista, garagista etc.) , è intorno al 20 - 30% comunque in linea di massima si potrebbe essere d'accordo.Il problema è: come?come si determina che i costi sono stati ripagati?come si ottiene il pagamento sulla fruizione dell'opera fino a quel momento?come si fa ad evitare che qualcuno non paghi per la fruizione dell'opera fino a quel momento?pietroNon postate su questo articolo!
Calamari non merita la nostra attenzione, lui non ne ha per noi, non risponde mai a nessuno.Non leggete i suoi articoli!(questo post verrà cancellato, come il solito, ma qualcuno farà in tempo a leggerlo)ruppoloGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 28 mag 2013Ti potrebbe interessare