L’amministrazione Trump cerca in tutti i modi di impedire alla Cina di produrre chip avanzati. Il Bureau of Industry and Security del Dipartimento del Commercio ha chiesto alle aziende di non fornire più i software usati per la progettazione dei chip. Le restrizioni introdotte negli ultimi anni hanno avuto un impatto limitato.
Ennesimo tentativo degli Stati Uniti
Secondo le fonti del Financial Times, i funzionari del Dipartimento del Commercio hanno invitato le cosiddette aziende EDA (Electronic Design Automation), tra cui Cadence, Synopsys e Siemens, di interrompere la fornitura dei software alla Cina. Questo è l’ennesimo tentativo degli Stati Uniti di impedire la produzione dei chip AI.
L’amministrazione Trump aveva bloccato l’esportazione delle GPU H20 di NVIDIA, come già fatto per quelle più potenti dalla precedente amministrazione. TSMC aveva evidenziato che i chip AI arrivano ugualmente in Cina, mentre Jensen Huang (CEO di NVIDIA) ha dichiarato che le restrizioni hanno danneggiato solo le aziende statunitensi.
Il governo cinese ha incrementato i sussidi ed è quindi aumentata la produzione dei chip AI da parte delle aziende locali. Al momento però sono ancora fortemente dipendenti dalle aziende straniere per quanto riguarda i macchinari e i software di progettazione. Ciò spiega il nuovo ban degli Stati Uniti.
Cadence, Synopsys e Siemens hanno complessivamente un market share dell’80% in Cina. Synopsys ha dichiarato di non aver ricevuto nessuna comunicazione, mentre Siemens ha dichiarato che rispetterà le nuove restrizioni. Le tre aziende cinesi leader del mercato EDA (Empyrean Technology, Primarius e Semitronix) hanno incrementato la loro quota di mercato, ma è ancora marginale.
Aggiornamento (5/06/2025): secondo il Financial Times, una delle aziende più penalizzate dal ban sarà Xiaomi, in quanto ha usato i software per progettare il chip XRING 01 prodotto nelle fabbriche di TSMC a Taiwan.