Sony, grande fuga da iTunes?

Sony, grande fuga da iTunes?

Gli editori sarebbero stati rapiti dai rigidi ambienti distributivi di Apple. Parola di Sony Music, che spera nel successo del servizio musicale Unlimited per pianificare il grande esodo dei contenuti
Gli editori sarebbero stati rapiti dai rigidi ambienti distributivi di Apple. Parola di Sony Music, che spera nel successo del servizio musicale Unlimited per pianificare il grande esodo dei contenuti

I vari protagonisti dell’editoria vivrebbero ormai come in ostaggio, rapiti da Apple e rinchiusi tra gli stretti meandri dei suoi ambienti di distribuzione. Questa la visione di Michael Ephraim, attualmente a capo della divisione australiana di Sony Computer Entertainment .

Nel corso di un’intervista pubblicata dal quotidiano aussie The Age Ephraim ha sottolineato come gli editori rapiti stiano tentando la grande fuga dall’ecosistema di Cupertino. Lasciare l’ application store della Mela per tentare altre piattaforme di distribuzione online dei propri contenuti .

Ma la fuga non dovrebbe compiersi subito, almeno stando ai piani solo ipotizzati da Ephraim. Il colosso giapponese potrebbe decidere sul da farsi entro tre/cinque anni , soprattutto in base alle sorti future della piattaforma di distribuzione musicale Sony Music Unlimited .

Un servizio in the cloud , sbarcato sui mercati di Francia, Germania e Italia con abbonamenti fino a 9 euro al mese. Per ascoltare in streaming circa 6 milioni di brani, a disposizione di tutti i possessori di PlayStation 3, Bravia TV o player Blu-ray .

Come sottolineato da Ephraim, Sony Music potrebbe smettere di dipendere da iTunes, specialmente in caso di successo del servizio Music Unlimited . Un’ipotesi ancora lontana dalla possibilità di concretizzarsi, nonostante i recenti dissapori che hanno avuto per oggetto l’ app Sony Reader.

Apple aveva infatti rifiutato la richiesta d’accesso già inoltrata dal gigante nipponico, lasciando fuori la sua applicazione per la lettura di ebook su dispositivi come iPhone e iPad. La società di Cupertino aveva quindi comunicato a tutti gli sviluppatori che non sarebbe stato possibile acquistare al di fuori dell’app store .

Gli stessi editori europei si erano scagliati contro la decisione presa da Apple, in modo da “essere liberi di offrire ai lettori vari sistemi di pagamento, liberi di negoziare sui possibili livelli di prezzo delle proprie pubblicazioni in formato digitale”.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
14 feb 2011
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