SpaceX riparte, con qualche perdita

SpaceX riparte, con qualche perdita

L'impresa spaziale di Elon Musk continua a fare i conti con l'incidente di settembre. Che gli è costato un contratto con Inmarsat, passata alla concorrenza
L'impresa spaziale di Elon Musk continua a fare i conti con l'incidente di settembre. Che gli è costato un contratto con Inmarsat, passata alla concorrenza

Milano – Sarà un Natale agrodolce per SpaceX: la creatura spaziale di Elon Musk deve fare ancora i conti con l’ incidente del 1 settembre , che ha visto un Falcon 9 andare distrutto sulla rampa di lancio, che gli è costato tre mesi di stop e un contratto con Inmarsat. Il prossimo 16 dicembre tornerà a volare , per portare in orbita un satellite della costellazione Iridium: non tutto è perduto, ma questa battuta d’arresto dimostra che la corsa privata allo spazio è ancora tutta da giocare.

Inmarsat ha reso noto che per il lancio del suo prossimo satellite si rivolgerà alla concorrenza Arianespace, di fatto pregiudicando un contratto che per le casse di SpaceX potrebbe valere qualcosa come 10 miliardi di dollari . Non è stato cancellato del tutto, visto che la stessa Inmarsat ha precisato che ha ancora in programma un lancio con SpaceX nella prima parte del 2017: sta di fatto che per portare in orbita un payload che fornirà connettività in banda S ai passeggeri degli aerei questa volta sfrutterà un vettore europeo.

SpaceX tornerà a volare tra una settimana, e questo lancio sarà fondamentale: deve andare tutto bene , affinché il brutto ricordo dell’incidente di poche settimane fa sia dimenticato. Fino a questo punto, come dimostrano i lanci effettuati verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), l’azienda statunitense è stata capofila nel tentativo di dare un respiro privato a un mercato che fino a pochi anni fa era controllato interamente dalle nazioni e dai consorsi continentali come ESA . Da questo punto di vista, rassicurano le parole arrivate dal portavoce di Iridium che si è detto fiducioso sull’esito delle indagini sull’incidente a cui la stessa Iridium ha potuto prendere parte per ricevere le rassicurazioni del caso.

Quanto successo a settembre a Cape Canaveral, tra l’altro, probabilmente non è stato neppure “colpa” dell’hardware SpaceX: l’esplosione catastrofica è avvenuta nel corso del rifornimento, a quanto pare a causa di uno sbalzo di temperatura mentre si riforniva di elio il vettore Falcon . Pertanto, non appena le indispensabili verifiche saranno state completate, un lancio coronato dal successo sarà il modo migliore per mettersi alle spalle il passato. Manca ancora l’approvazione definitiva FAA per avviare il conto alla rovescia, ma dalle parti di Elon Musk fanno sapere di essere fiduciosi in merito.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
12 dic 2016
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