UE avvisa Google su ricerche voli e hotel

UE avvisa Google su ricerche voli e hotel

La Commissione europea ha chiesto all'azienda di Mountain View di migliorare i risultati delle ricerche mostrati con i servizi Google Voli e Hotel.
UE avvisa Google su ricerche voli e hotel
La Commissione europea ha chiesto all'azienda di Mountain View di migliorare i risultati delle ricerche mostrati con i servizi Google Voli e Hotel.

Da anni Google è finto “sotto la lente” dell’Unione europea per i presunti abusi della sua posizione dominante nei mercati della ricerca online (a settembre è previsto lo scontro in tribunale), dell’advertising e dei sistemi operativi. La Commissione europea ha ora chiesto all’azienda di Mountain View di modificare i risultati forniti dai servizi Google Voli e Google Hotel entro i prossimi due mesi.

Più trasparenza per Google Voli e Hotel

Google Voli e Google Hotel fanno parte di Google Travel (Viaggi in Italia), il servizio che permette agli utenti di organizzare un viaggio cercando le migliori offerte per voli e hotel. La Commissione europea e alcune autorità che difendono i diritti dei consumatori, tra cui quelle di Belgio e Olanda, contestano a Google la scarsa trasparenza dei risultati.

All’azienda di Mountain View viene chiesto di includere nei prezzi finali anche eventuali tasse e commissioni. Inoltre i prezzi di riferimento per calcolare gli sconti devono essere chiaramente identificabili. Didier Reynders, Commissario europeo della Giustizia, ha dichiarato:

I consumatori dell’Unione europea non possono essere fuorviati quando utilizzano i motori di ricerca per pianificare le proprie vacanze. Dobbiamo consentire ai consumatori di fare le loro scelte sulla base di informazioni trasparenti e imparziali.

Entro due mesi, Google dovrà comunicare le proposte di modifica. Se non verranno ritenute sufficienti, la Commissione europea potrebbe infliggere una sanzione. Questa è la risposta ufficiale di Google:

Accogliamo con favore questo dialogo e stiamo lavorando a stretto contatto con le agenzie per la protezione dei consumatori e la Commissione europea per vedere come possiamo apportare miglioramenti che andranno bene per i nostri utenti e come fornire una maggiore trasparenza.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
27 lug 2021
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