“Alla fine (della legislatura) lo studio è arrivato”: è questa la conclusione che l’ onorevole Marco Cappato trae al termine della vicenda che l’ ha visto misurarsi con il Consiglio Europeo in materia di software open source e della sua adozione in seno alla UE . Lo studio a cui si riferisce è quello che a novembre 2008 sembrava fosse andato perduto, e che illustra i possibili scenari economici legati all’adozione di programmi OSS per le istituzioni continentali: numeri che sconsigliano l’adozione delle piattaforme a sorgenti aperti per l’intero ecosistema hardware europeo, alla luce delle ingenti spese da sostenere per una eventuale transizione al nuovo parco software.
Il documento che Punto Informatico ha potuto visionare si intitola Studio del gruppo di lavoro interistituzionale sulla fattibilità di una migrazione verso postazioni di lavoro OSS (2005) , e porta in calce la data del 10 gennaio 2009. I dati, a quanto si scorge da una prima lettura, sembrerebbero comunque fare riferimento ad un lavoro risalente al software disponibile e ai contratti in essere nel 2005 : da allora sono cambiati senz’altro gli scenari relativi alla disponibilità di software open source, così come i numeri in gioco per quanto riguarda numero di postazioni e licenze delle varie istituzioni europee.
Lo studio prende in esame tre diversi organismi: la Commissione europea, la Corte dei Conti e il Parlamento europeo , accreditati rispettivamente di 30mila, 800 e 12mila postazioni lavorative effettive per un numero di utenti stimato in 25mila nel caso della Commissione, 700 per la Corte, 7mila al Parlamento. Questi numeri, in particolare quelli del Parlamento, mostrano qualche discrepanza sul totale: una verifica incrociata, tuttavia, avrebbe escluso che ci siano errori sistematici nel calcolo dei costi necessari ad una eventuale migrazione, e dunque non dovrebbero invalidare l’intero studio.
Studio che, a quanto è dato di capire, tiene conto dei seguenti fattori: lo sviluppo di una nuova infrastruttura software su un modello web-based , il testing e l’adeguamento di queste nuove applicazioni allo standard di usabilità delle precedenti, la conversione del precedente parco software (che comprende essenzialmente documenti sviluppati in Access, Excel e Word con annesse macro), l’inventario dei prodotti software impiegati e il suo consolidamento, l’ampliamento delle strutture di supporto tecnico, l’integrazione di strumenti OSS già impiegati e sviluppati nel nuovo ecosistema.
Nello studio non figura il calcolo relativo alla conversione del sistema di messaggistica dell’Unione Europea, mentre figura quello relativo alla migrazione del browser di navigazione . I fattori di cui viene tenuto conto per valutare la convenienza della transizione sono tre: l’obsolescenza tecnologica della piattaforma in uso, il vantaggio in termini di TCO ( Total Cost of Ownership ), la superiorità tecnologica e funzionale. Le conclusioni sono le seguenti: “Sulla base dei risultati dello studio, si è ritenuto che nessuno di questi criteri sia stato raggiunto”.
Dal punto di vista tecnico, spiega lo studio, “l’attuale situazione è complessa poiché la configurazione delle postazioni di lavoro comprende una quarantina di software diversi: questi programmi sono sviluppati da Microsoft o per operare in un ambiente Microsoft, e formano un nucleo coerente e interconnesso”. Secondo le conclusioni, si può parlare di “sovrapposizione di strati di complessità”, che imporrebbero al software OSS che andasse a sostituire l’attuale software proprietario “una grossa mole di test per essere messo a punto”.
Ma è sul piano economico che le cose si fanno più dettagliate. Nella precedente risposta, il Consiglio aveva comunicato che la divulgazione delle informazioni sul valore dei contratti stipulati da Microsoft con l’Unione Europea avrebbe potuto “pregiudicare la protezione degli interessi commerciali di Microsoft, poiché questi contratti stabiliscono termini e condizioni specifiche e privilegiate per le Istituzioni UE”. Nello studio, invece, si legge una stima del valore annuale dell’impegno economico dell’Europa con BigM: 6,2 milioni di euro , necessari a coprire i costi delle licenze (almeno relativi all’anno 2005) per un totale di circa 45 mila postazioni. Poco meno di 138 euro a postazione.
Il costo del progetto di conversione stimato è di circa 54 milioni di euro per la Commissione Europea, di 3,5 milioni per la Corte dei Conti (ma le tabelle relative ai mesi/uomo indicano un valore di 12 milioni) e di 19 milioni per il Parlamento: un totale di 76,5 milioni, a cui sommare il costo necessario a coprire supporto e manutenzione del nuovo software open source pari a circa il 30 per cento dell’attuale spesa annuale per le licenze proprietarie (che evidentemente comprendono anche le voci relative all’assistenza). In queste condizioni, secondo le stime ci vorrebbero 36,7 anni per ammortizzare la spesa .
Cifre e tempistiche senza dubbio ingenti, che tuttavia la commissione interistituzionale tempera con una riflessione: “È chiaro che il potenziale interesse di questo progetto – si legge nel rapporto dell’aprile del 2005 – va inserito nel quadro politico/strategico. Consentirebbe infatti alle istituzioni di riappropriarsi del loro ambiente informatico e di evolversi verso una maggiore indipendenza. Si potrebbe argomentare che questo consentirebbe di effettuare le migliori scelte tecniche e commerciali, poiché se riuscissimo ad evitare la situazione di monopolio (lock-in) ci troveremmo nella migliore posizione negoziale per acquisire qualunque prodotto o tecnologia”.
La commissione interistituzionale, insomma, pone l’accento sulla possibilità di valutare l’investimento alla luce di una maggiore libertà futura dell’infrastruttura informatica europea e della sua scalabilità. Il rapporto si spinge anche oltre, tracciando le possibili tappe necessarie alla transizione alla nuova piattaforma open (tra gli altri la standardizzazione dei documenti al formato XML, la creazione di prototipi di postazioni di lavoro OSS per la valutazione, un censimento del software effettivamente in uso nelle istituzioni), nonché sollecitando la valutazione dell’effettivo rapporto tra costi e benefici in siti che abbiano già avviato una transizione simile. Dalle carte sembrerebbe tuttavia emergere uno studio approfondito dei costi, riferiti sia al totale esborso economico sia alle singole voci di costo (personale, formazione, sviluppo, valutazione etc), mentre non vi è traccia di questa eventuale valutazione di casi analoghi relativa ad istituzioni pubbliche che abbiano deciso di effettuare la transizione al software OSS.
La diffusione di queste informazioni a fine legislatura , infine, imporrà di attendere almeno l’inizio della prossima per sapere come l’Europa intenderà procedere nell’evoluzione della sua infrastruttura informatica: dal 2005 ad oggi, tra fusioni e battaglie di formati documentali , lo scenario del mercato è senz’altro mutato . Probabilmente occorrerà un nuovo studio per valutare se le conclusioni del 2005 restino valide ancora oggi.
Luca Annunziata
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Non dice niente di nuovo
... mancavano gli articoli per oggi?Luco, giudice di linea mancatoRe: Non dice niente di nuovo
A me è servito, dato che aspettavo novità sull'argomento.Giancarlo RubertiRe: Non dice niente di nuovo
...già...un pò vecchia come novità!!..è da più di un mesetto che ci sono!morkRe: Non dice niente di nuovo
- Scritto da: Giancarlo Ruberti> A me è servito, dato che aspettavo novità> sull'argomento.e mi sa che ti conviene documentarti su altre fonti allora, perchè se aspetti che se ne parli qui...._kaiser_Re: Non dice niente di nuovo
si, lo so, ma negli ultimi mesi mi risulta sempre più difficile trovare il tempo per ricerche approfondite, così prendo lo spunto da PI sugli argomenti che mi interessano, almeno faccio una prima selezione :-)Ovvio che se PI non ne parla proprio rimango fregato :DGiancarlo RubertiRe: La Nintendo ha solo da guadagnarci
maccheeeOk posso anche accettare che la gente compri piu' la xbox perche' e' piu' facile craccarla rispetto alla ps3, ma dire che i giochi non piratati restano sconosciuti ai piu' e' una XXXXXXXXX. Ci sono riviste, siti, che parlano di ogni dettaglio di un qualsiasi gioco attuale o in arrivo.A settembre uscira' Assassin Creed 2, non devo aspettare la versione pirata per saperlo.sbrodolino occhi apertiRe: La Nintendo ha solo da guadagnarci
> > A settembre uscira' Assassin Creed 2, non devo> aspettare la versione pirata per> saperlo.a quanto pare tu sei un appassionato... segui riviste specializzate, ti informi con gli amici..non sono tutti come tecikoRe: La Nintendo ha solo da guadagnarci
- Scritto da: ciko> > > > A settembre uscira' Assassin Creed 2, non devo> > aspettare la versione pirata per> > saperlo.> > a quanto pare tu sei un appassionato... segui> riviste specializzate, ti informi con gli> amici..> non sono tutti come teQuindi vuoi dire che la gente comune non sa assolutamente niente di quello che deve o non deve uscire, va nel torrent scarica dei file a caso, se li trova belli, li passa agli amici e questi giochi diventano famosi per questo?sbrodolino occhi apertiRe: La Nintendo ha solo da guadagnarci
Se in pochi ci giocano, in pochi ne parlano, in pochi lo linkano, in pochi scrivono mod, in pochi scrivono tutorial e la compagnia non ha spinta (feedback positivo), quindi non rilascia software aggiuntivo o patch.E' un sistema collaudato ormai: se vuoi che un gico entri in vetta, devono poterci giocare quante più persone possibili.Paolo DeVarioConsole + craccata = console + venduta
In nintendo lo sanno.Ufficialmente fanno vedere di darsi da fare per non far "inca**are" le software house ma sotto sotto + di tanto non fanno.Nome &Re: Console + craccata = console + venduta
> Ufficialmente fanno vedere di darsi da fare per> non far "inca**are" le software house ma sotto> sotto + di tanto non fanno.Mi risulta che la nintendo, sia l'unica azienda che cerca di combattere realmente la pirateria. Giusto per farti un esempio, sul wii per bloccare le modifiche, hanno prima tagliato fisicamente le zampette (pin) su un componente, successivamente cambiato i firmware all'interno e nell'ultima versione di drive, hanno proprio eliminato il componente in questione.Non mi risulta che sony abbia mai fatto una cosa simile sulle playstation, anzi... ad ogni nuova scheda, metteva delle piazzole ben accessibili per saldare piu' facilmente i fili.AndryRe: Console + craccata = console + venduta
- Scritto da: Andry> > Ufficialmente fanno vedere di darsi da fare per> > non far "inca**are" le software house ma sotto> > sotto + di tanto non fanno.> Non mi risulta che sony abbia mai fatto una cosa> simile sulle playstation, anzi... ad ogni nuova> scheda, metteva delle piazzole ben accessibili> per saldare piu' facilmente i> fili.ah ed è per questo che l'ultima psp e la ps3 non sono hackabili?-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 15 maggio 2009 09.56-----------------------------------------------------------Manuel88Re: Console + craccata = console + venduta
- Scritto da: Andry> > Ufficialmente fanno vedere di darsi da fare per> > non far "inca**are" le software house ma sotto> > sotto + di tanto non fanno.> Mi risulta che la nintendo, sia l'unica azienda> che cerca di combattere realmente la pirateria.> Giusto per farti un esempio, sul wii per bloccare> le modifiche, hanno prima tagliato fisicamente le> zampette (pin) su un componente, successivamente> cambiato i firmware all'interno e nell'ultima> versione di drive, hanno proprio eliminato il> componente in questione.Sei rimasto a un anno e mezzo fa, al chipset D2C per la precisione. Da allora sono stati fatti altri 2 cambiamenti, di cui uno (l'ultimo) solo in Giappone. Ovviamente anche i modchip si sono aggiornati.> Non mi risulta che sony abbia mai fatto una cosa> simile sulle playstation, anzi... ad ogni nuova> scheda, metteva delle piazzole ben accessibili> per saldare piu' facilmente i fili.Beh non erano mica XXXXXXXti però :DE comunque Nintendo avrebbe potuto benissimo beccare le console chippate fino all'uscita del region free della datel, perché fino a quel giorno nel "diario di bordo" solo le console chippate potevano caricare giochi di importazione. Non c'era altro modo, perché il bug che oggi lo permette tramite gli homebrew non era noto. Leggere il diario da remoto era possibile fin da subito senza aggiornamenti del firmware, bastava aspettare una data e bloccare da remoto, o ridurre le funzionalità. Non l'hanno fatto di proposito per far incrementare la diffusione della console.Per quanto riguarda il DS, il mezzo cartuccia è stato sempre piratato su una certa scala fin dai tempi del SNES. La differenza tra oggi e allora è che i costi delle memorie e della miniaturizzazione hanno reso il sistema economicamente alla portata di tutti, mentre all'epoca il SNES veniva piratato solo da chi si poteva permettere il magicom, il wildcard e tutto il resto... che costavano da soli quanto 3 console. Oggi una R4, una M3, una Acekard, con una memoria da 2 giga, costano un terzo della console, praticamente come un gioco o poco più.Le proporzioni quindi si sono diametralmente invertite: prima gli aggeggi per piratare costavano 3 volte la console, oggi è la console che costa 3 volte gli aggeggi per piratare.Il basso costo delle memorie flash e la diffusione massiccia di Internet hanno fatto il resto.Questo Nintendo lo sapeva benissimo e infatti già dal Gameboy Color in poi (fine anni 90) le console portatili hanno iniziato a essere piratate in massa. Quello che succede oggi ne è semplicemente la conseguenza.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 16 maggio 2009 14.13-----------------------------------------------------------Luco, giudice di linea mancatoRe: Console + craccata = console + venduta
infatti!da quando psp non è piu' modificabile nessuno la compra piu' e tutti vanno sulla piu' "semplice" e divertente DS. Oramai i giovani d'oggi hanno nel loro DNA il fatto di pagare poco o nulla in fatto di giochi/musica. E' un dato di fatto. Una cosa "hackerabile" ha piu' appeal e di conseguenza vende di piu! Ci si puo' far ben poco!!!!!Il MonakoRe: Console + craccata = console + venduta
Anche perchè i giochi della PSP costano quasi come quelli delle console normali (e molto spesso sono dei port) quindi è chiaro che uno preferisce scaricare :-)ParacelsoRe: Console + craccata = console + venduta
- Scritto da: Il Monako> infatti!> da quando psp non è piu' modificabile(newbie)Scusa quanto passa dall'uscita di un firmware alla sua diffusione in versione hackata? Qualche settimana? (rotfl)-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 16 maggio 2009 07.01-----------------------------------------------------------Luco, giudice di linea mancatoRe: Console + craccata = console + venduta
> Scusa quanto passa dall'uscita di un firmware> alla sua diffusione in versione hackata? Qualche> settimana?> (rotfl)E ridi pure...Se non le sai le cose...SALLE!La PSP crackata che basta aggiornare il firmware, è la PSP1000 "Phat", prima uscita. Questa è facile da craccare, e la Sony ormai non può più fare nulla per bloccare gli hack. E INFATTI, vatti a vedere quanto la vendono su Ebay...La PSP 2000, il primo modello Slim, è facilmente craccabile SOLO fino ad una certa release di motherboard e, comunque, anche questa non è più in produzione.La PSP 3000, in vendita attualmente, alla data di oggi non è stata ancora craccata, e sono passati diversi mesi da quando è uscita.La PS3 è PARECCHIO sicura: ad oggi, nessuno è riuscito nè ad eseguire codice homebrew con il controllo completo della macchina e, non appena viene scoperta una possibile falla, la Sony ha SEMPRE aggiornato il firmware molto velocemente, PRIMA che la falla venisse realmente sfruttata.La Sony è attualmente quella che cerca di proteggersi di più dalla pirateria. Che poi questo si sia ripercosso nel fatto che le sue console, in questo momento, sono MENO vendute della concorrenza, è un altro discorso...E che le Nintendo (sia DS che Wii) entrambe facilmente craccabili, siano per questo sovrapprezzate, e pure vero..Azione SardaNintendo ha sofferto?
solo apparentemente, forse si vuole e si deve scrivere cosi anche se la realtà è completamente diversa. Nintendo ha vinto la sfida sulle consoles anche perchè è possibile utilizzare la tanto discusse flash. Non si spiega poi che nel 2007 sia stato commissionato uno studio da Nintendo USA dove si evidenziava il fatto che 1 possessore su 2 utilizzasse le flash sul DSLite e che si sia atteso piu di un anno per cominciare azioni legali, non si sia nemmeno mai modificato il F-ware della console, insomma niente di niente, nemmeno un timido tentativo. Siamo alle solite. In più occorre precisare che, download illegali a parte, sulla mia console non posso nemmeno installare cose mie, come i programmi PIM ad esempio. La verità è che le R4 hanno fatto comodo.Telcofreedomriflessione
io sono dell'idea che a loro i giochi se li vendono o no non glie ne puo' XXXXXXX di meno, tanto il loro guadagno sta nella console come per la sony. Poi scusate pensate a una cosa a chi va il guadagno del gioco che voi comprate alla sony, psp, o alla nintendo, nds? Andrà una minima percentuale sui giochi, percio' loro mirano sulle vendite della console non sui giochi.narutoRe: riflessione
- Scritto da: naruto> io sono dell'idea che a loro i giochi se li> vendono o no non glie ne puo' XXXXXXX di meno,> tanto il loro guadagno sta nella console come per> la sony. Poi scusate pensate a una cosa a chi va> il guadagno del gioco che voi comprate alla sony,> psp, o alla nintendo, nds? Andrà una minima> percentuale sui giochi, percio' loro mirano sulle> vendite della console non sui> giochi.Insomma... se la software house non vende, chiude. Se chiude, non fa giochi belli. Se non fa giochi belli, tu non ti compri la console.Infatti la psp ha proprio questo problema: siccome la puoi modificare facilissimamente, nessuno compra i giochi psp, ma li scarica; risultato? In pochi si sbattono per fare giochi particolarmente belli per la psp (tranne le lodevoli eccezioni che però sono prodotte dalla Sony stessa, tipo God of War e Resistance). Conseguenza? Il DS vende il triplo della PSP e Nintento guadagna alla facciazza di Sony :-)ParacelsoRe: riflessione
Il DS neanche lo devi modificare... quindi la facilità di modifica non credo incida più di tanto (almeno in questo confronto).Il sucXXXXX del DS a mio avviso sono i giochi molto giocabili anche se non graficamente belligohanRe: riflessione
Il fatto che indirettamente la pirateria videoludica aiuti chi produce hardware di gioco (dai pc,alle console portatili o meno, ai joystick etc etc) è indubbio.Ed è anche vero che la cosa che alla sony,microsoft,nintendo preme è vendere quante più postazioni di gioco proprietarie possibili perchè si sa benissimo che per quanto ti è comodo piratare, le occasioni in cui sei obbligato a prendere software originale non mancano, ed è qui che più hardare hai venduto, più allarghi le vendite. Basti pensare alle classiche ricorrenze.. natale, compleanni, premio di fine anno scolastico, incontri vari, etc etc.. mica puoi regalare un gioco piratato nè :E se sai che quella persona ha un DS, piuttosto che una xbox, regalerai e di conseguenza comprerai un gioco originale per tale console. Insomma..sanno bene che un minimo sicuro di originale lo vendono sempre.Poi sta ovviamente alle software house crearsi gli affezionati che nonostante le tentazioni "gratis" ti premiano.Basti vedere la 3Drealms.. non puoi buttare milioni in 12 anni di sviluppo. Pur avendo creato una icona che ha fatto breccia e creato migliaia di fans, la gente ormai si è rotta eh.. idem chi crea migliaia di protezioni che danno più fastidio a chi compra originale che non a chi se lo scarica crackato. A uno gli girano le balle e al giro successivo le molla.bye Montexantonio montemurroRe: riflessione
- Scritto da: naruto> io sono dell'idea che a loro i giochi se li> vendono o no non glie ne puo' XXXXXXX di meno,> tanto il loro guadagno sta nella console come per> la sony. Poi scusate pensate a una cosa a chi va> il guadagno del gioco che voi comprate alla sony,> psp, o alla nintendo, nds? Andrà una minima> percentuale sui giochi, percio' loro mirano sulle> vendite della console non sui> giochi.Veramente il modello di vendita delle console NON è mai stato quello di ricaricare sull'hardware, che anzi è sempre stato venduto con margini risicati o sottocosto.La fonte di guadagno delle varie Sony PSx, Nintendo ecc. è nelle royalties da pagare per ogni cartuccia / disco prodotto. Chi scrive il sw deve versare questo obolo in cambio dell'acXXXXX al sistema.Chiaro che non siano visti di buon occhio gli homebrew, che non pagano royalties. In questo caso il sw open danneggia il produttore, quindi viene osteggiato.Poi si aggiunge il tema del piratato, il forte mercato dell'usato e dello scambio tipico tra i ragazzi (che alle case non entusiasma, perché per ogni cartuccia incassano una quota sola, ma nel tempo giocano più giocatori).OldDogFlashcart? Ma non erano flashcard?
Si può dire in entrambi i modi? :_:fabietRe: Flashcart? Ma non erano flashcard?
Cart sta per CARTridge, cartuccia con il gioco, è una abbreviazione forzata che genera confusione :)giagiaRe: Flashcart? Ma non erano flashcard?
- Scritto da: giagia> Cart sta per CARTridge, cartuccia con il gioco, è> una abbreviazione forzata che genera confusione> :)Esatto e non è sbagliato scrivere flashcarT, anche se è meno usato e nel caso del DS non è del tutto corretto perché non è la cartuccia R4 (o simile) a essere una memoria flash, ma la memoria microSD che ci metti dentro.Nel caso del vecchio Gameboy Color, dove erano le stesse cartucce ad essere direttamente memorie programmabili in cui caricare solo i file da usare e non anche (come invece avviene nelle R4) il firmware della cartuccia stessa (che era scritto in ROM e NON era aggiornabile), è più corretto. Nelle R4 e simili invece sulla microSD ci carichi tutto, compreso il firmware della cartuccia. La cartuccia in sé non ha quindi internamente memoria se non di tipo transitorio volatile (RAM) e non flash (EPROM o simile), oltre a una piccola parte ROM non programmabile che contiene i file di base per "bootare" quelli principali all'interno della uSD (e che bootano tutto il resto bypassando il menu di sistema, e all'avvio dicono che mancano tali file, o manca la uSD).-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 16 maggio 2009 07.12-----------------------------------------------------------Luco, giudice di linea mancatoRe: La Nintendo ha solo da guadagnarci
>>Secondo me hai le idee poco chiare. Il target di mercato (a parte il fatto che dipende dal gioco) non è il ragazzino squattrinato, ma il 30enne che lavoraGuarda, con la crisi e gli stipendi attuali, il precariato e tutto il resto, il "30enne che lavora" a stento si porta a casa 600-800, a parte rare eccezioni.Quindi che una persona del genere voglia spendere 70 per un gioco, anche una volta al mese, mi pare improbabile, soprattutto perché i "30enni" di oggi sono abituati a scaricare da quando avevano 20 anni (da 10 anni la rete ha conosciuto il boom del P2P) e siccome all'epoca non lavoravano, ormai l'abitudine è quella, difficile farne a meno...Ad ogni modo per rispondere alle tue domande ti faccio a mia volta una domanda:Sapevi che creando una console a cartucce "custom" (con un attacco fisico brevettato) e blindate via hardware è praticamente impossibile fare una copia economica conveniente?Io ho lavorato l'anno scorso per una ditta che produce software d'ufficio, e loro hanno dei terminali dove inserire le cartucce (schede solide, se ti piace) che contengono il software.Una cartuccia costa 130 ma piratarla è praticamente impossibile, visto che a parte gli ostacoli di natura pratica per l'utente medio, il costo più economico si aggirebbe attorno ai 100 (con una produzione di massa).Ergo: le console per giochi non sfruttano sistemi anticopia efficaci perché l'utenza passerebbe in massa al pc... dove i software si possono copiare.Fidati, non gli conviene avere roba "incopiabile"Paolo DeVarioRe: La Nintendo ha solo da guadagnarci
- Scritto da: Paolo DeVario> Guarda, con la crisi e gli stipendi attuali, il> precariato e tutto il resto, il "30enne che> lavora" a stento si porta a casa 600-800, a> parte rare> eccezioni.Perdona, ma Sony e Nintendo non si modellano come mercato sulla nostra povera Italia, ma sul mondo intero. Non puoi prendere noi come metro di paragone.> Quindi che una persona del genere voglia spendere> 70 per un gioco, anche una volta al mese, mi> pare improbabile, soprattutto perché i "30enni"> di oggi sono abituati a scaricare da quando> avevano 20 anni (da 10 anni la rete ha conosciuto> il boom del P2P) e siccome all'epoca non> lavoravano, ormai l'abitudine è quella, difficile> farne a> meno...Non so, non saprei quante persone si comprano un gioco al mese nuovo a 70 euro. Devi proprio metterti a comprare tutto quello che esce, e comunque non avresti neanche il tempo di giocarli tutti. > Ad ogni modo per rispondere alle tue domande ti> faccio a mia volta una> domanda:> Sapevi che creando una console a cartucce> "custom" (con un attacco fisico brevettato) e> blindate via hardware è praticamente impossibile> fare una copia economica> conveniente?> Una cartuccia costa 130 ma piratarla è> praticamente impossibile, visto che a parte gli> ostacoli di natura pratica per l'utente medio, il> costo più economico si aggirebbe attorno ai 100> (con una produzione di> massa).Quindi, volendo mantenere i margini attuali, un gioco costerebbe intorno ai 200 euro (sempre che il brevetto della cartuccia sia detenuto da chi fa il gioco, altrimenti il costo sale), non potresi più usare la console come media player e tanti altri piccoli inconvenienti che probabilmente farebbero scendere il mercato.> Ergo: le console per giochi non sfruttano sistemi> anticopia efficaci perché l'utenza passerebbe in> massa al pc... dove i software si possono> copiare.> > Fidati, non gli conviene avere roba "incopiabile"Forse non gli conviene spendere miliardi in quel senso; forse non gli conviene incattivire gli utenti; ma non credo che scelgano volutamente di rendere le console più craccabili possibile.Non credo proprio che i milioni di Wii vendute al mondo siano craccate al 75%, né che siano in molti a rinunciare a giocare on-line con la 360, quando quello è uno dei motivi per cui compri l'Xbox.ParacelsoRe: La Nintendo ha solo da guadagnarci
25, 4k.. .-)me and meè possibile grazie al firmware writer
questa è una barzelletta...il firmware delle flashcard è aggiornabile su ogni singolo modello uscito da 5-6 anni a questa parte, per DS, DS lite e DSi...va bene fare articoli generici però..._kaiser_Re: è possibile grazie al firmware writer
Questa mania di attaccare PI per qualsiasi cosa negli ultimi mesi è decisamente frustrante...In questo caso l'autore della news ha perfettamente ragione...Non è affatto vero che le flash card attualmente in vendita hanno la firmware aggiornabile... semmai è possibile aggiornare l'os che gira sulla flash card.La DSONEi è la prima che in dotazione offre un adattatore USB sul quale di infila tutta la flash card e ne permette la riprogrammazione, l'os è sempre rilegato alla microSD, anch'esso aggiornabile ma è una cosa distinta e separata.Date un'occhiata per rinfrescarvi le idee.http://www.dealextreme.com/details.dx/sku.25568Pinco ParlanteRe: è possibile grazie al firmware writer
ti sbagli di grosso.la supercard slot 2 era aggoirnabile, e parlo di firmware, 4 anni fa._kaiser_Re: è possibile grazie al firmware writer
- Scritto da: Pinco Parlante> Non è affatto vero che le flash card attualmente> in vendita hanno la firmware aggiornabile...> semmai è possibile aggiornare l'os che gira sulla> flash card.Quello che chiami firmware è solo un booter o poco più. Un firmware "vero" dovrebbe contenere qualcosa di più.Hai ragione in toto invece quando dici che il problema della compatibilità col DSi sta proprio nel firmware della cart cioè nel booter che avvia l'OS (OS che comunemente, e anche io l'ho fatto sbagliando nel messaggio sopra, si chiama comunque "firmware" visto che al di là della versione difficilmente si usa un tipo diverso da quello specifico per quella cartuccia).Luco, giudice di linea mancatoMicrosoft non sarebbe ciò che è se ...
... se non avesse consentitto la copia e distribuzione selvaggia del proprio software.Una volta diffuso ovunque, e diventato quindi uno standard di fatto, ha iniziato a battere cassa.L'esempio non è perfettamente calzante, ma evidenzia come la circolazione gratuita del software può far crescere un mercato che altrimenti dovrebbe confrontarsi tutti i giorni con la concorrenza.ignotoRe: Microsoft non sarebbe ciò che è se ...
Consentito? Che intendi? Io non conosco alcuna azienda che è riuscita a bloccare i cracker dal patchare un software per renderlo eseguibile per sempre. Illiminami su un esempio da seguire....bigfootRe: Microsoft non sarebbe ciò che è se ...
- Scritto da: bigfoot> Consentito? Che intendi? Io non conosco alcuna> azienda che è riuscita a bloccare i cracker dal> patchare un software per renderlo eseguibile per> sempre. Illiminami su un esempio da> seguire....Forse sei molto giovane (rispetto a me ovviamente) ma una volta bastava un codice seriale per duplicare windows 95, 98, 2000.Adesso invece la duplicazione "classica" (l'amico ha l'originale, io glielo copio) non è più possibile e questo scoraggia "molta" gente, ti assicuro di più di quella che si possa pensare.Il pirata medio di oggi (quindi non particolarmente esperto) usa soltanto e-mule, per cui lo standard tipico è "Vecchio office piratato" + "FIFA piratato" + "Windows originale". Quest'ultimo lo si prende per disperazione, proprio perchè tutti i problemi che vengono fuori li si imputano alla sprotezione (cosa spesso non vera).Guardacaso, M$ office (nonostante si arrivato Longhorn) è ancora facilmente installabile, chissà perchè... forse c'è bisogno di spingere sull'utile OOXML o sui nuovi non-standard .MERD M$ ?ennoRe: Microsoft non sarebbe ciò che è se ...
- Scritto da: enno> - Scritto da: bigfoot> > Consentito? Che intendi? Io non conosco alcuna> > azienda che è riuscita a bloccare i cracker dal> > patchare un software per renderlo eseguibile per> > sempre. Illiminami su un esempio da> > seguire....> > Forse sei molto giovane (rispetto a me> ovviamente) ma una volta bastava un codice> seriale per duplicare windows 95, 98,> 2000.embè? che ci sta di diverso rispetto ad altri software? > Adesso invece la duplicazione "classica" (l'amico> ha l'originale, io glielo copio) non è più> possibile e questo scoraggia "molta" gente, ti> assicuro di più di quella che si possa> pensare.Vale per tutti i software. Io non ho mai trovato software senza crack, tranne qualche epic fail che comunque non ha crack semplicemente perchè non è molto diffuso.> Il pirata medio di oggi (quindi non> particolarmente esperto) usa soltanto e-mule, per> cui lo standard tipico è "Vecchio office> piratato" + "FIFA piratato" + "Windows> originale". Quest'ultimo lo si prende per> disperazione, proprio perchè tutti i problemi che> vengono fuori li si imputano alla sprotezione> (cosa spesso non> vera).> Guardacaso, M$ office (nonostante si arrivato> Longhorn) è ancora facilmente installabile,> chissà perchè... forse c'è bisogno di spingere> sull'utile OOXML o sui nuovi non-standard .MERD> M$> ?Fin quando il codice si esegue, a furia di jnz di cracca tutto!!!! (vedi XXXXXXXXX per iphone, photoshop, studio cs3, hackintosh)wonderwallRe: Microsoft non sarebbe ciò che è se ...
L'esempio Microsoft non è applicabile ai giochi.Funziona in ambito software professionale, perchè una divisione netta tra i due tipi di utente, quello casalingo e quello che usa il software per lavoro.In questa situazione, Microsoft ha saputo sfruttare la pirateria a suo vantaggio, perchè una volta che tutti gli utenti casalinghi hanno a casa loro Office copiato e SANNO USARE QUELLO, diventa standard di fatto e questo si ripercuote sul mondo del lavoro, dove le licenze in genere vengono pagate. E il prezzo dei prodotti (che pagano solo le aziende) comprende pure la quota della pirateria casalinga, e comunque va bene a tutti così, perchè se il dipendente si installa Office piratato sul PC di casa e impara ad usarlo, sono tempo e soldi che l'azienda risparmia per la formazione.Nei giochi, tutto il giochino non funziona più: l'utente casalingo è l'unico target, se non paga lui, chi dovrebbe farlo ?Mango e PapayaSempre aggiornati eh?
Guardate che le flashcard per DSi esistono da ancora prima la comparsa della stesas console in europa e menzionare la R4 come flashcard è veramente un complimento visto che è la peggior card esistente sul mercatoMarco ArgentiRe: Sempre aggiornati eh?
Dai che di questo passo, magari dopo l'estate, a PI si parlera' del BannerBomb x Wii ;-)Aggiornatissimi come sempreMaxDamageRe: Sempre aggiornati eh?
- Scritto da: MaxDamage> Dai che di questo passo, magari dopo l'estate, a> PI si parlera' del BannerBomb x Wii> ;-)> Aggiornatissimi come semprePrima devono parlare del wad installer, non l'hanno fatto... è uscito un anno e mezzo fa? pazienza ;)Luco, giudice di linea mancatohomebrew
Gli Homebrew sono un mito, non esistono, a parte quelli comunque illegali per musica o film,e quei pochi non sono realizzati da appassionati ma sempre dalle case che fanno le schedine.Le quali hanno un giro miliardario.Se fosse stato solo per gli homebrew la Nintendo sarebbe stata felice di autorizzare le schedineAlexGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 15 mag 2009Ti potrebbe interessare