Alla platea della George Washington University il Segretario di Stato Hillary Clinton parlerà di “libertà di connessione”, una delle principali direttive della politica estera dell’Amministrazione Obama. Hillary Clinton torna così ad affrontare la questione del diritto di accesso a Internet dopo il discorso che aveva seguito lo scontro diplomatico del Google affaire cinese.
Il discorso ha un valore particolare perché dai fatti dell’anno scorso si sono succedute numerose occasioni in cui le autorità statunitensi hanno guardato all’estero sottolineando l’importanza delle libertà online (per esempio con l’intervento dell’ambasciatore statunitense in Italia nel caso Vividown , o con gli appelli anticensura rivolti a Australia e, da ultimo, Egitto , oppure con i 30 milioni di dollari concessi dal Congresso per investire in tecnologie per aggirare firewall eretti da regimi oppressivi). Al contempo, poi, la diplomazia a stelle e strisce si è trovata al centro del cablegate e Dipartimento di Giustizia e autorità politiche si sono schierati su posizioni aggressive nei confronti di Wikileaks.
Il discorso, insomma, traccerà la linea entro cui si muoverà la politica estera di Hillary Clinton, in bilico tra censure come quelle adottate durante le rivolte di Piazza Tahir e l’attacco che lei stessa e la sua rete diplomatica ha subito da Assange e dal suo sito di delazioni. Le anticipazioni dicono che Clinton “riaffermerà il supporto statunitense per una Internet aperta e libera, sottolineando al contempo l’importanza di misure a salvaguardia di libertà, sicurezza, trasparenza, tolleranza e libertà di espressione”.
Per il New York Times , inoltre, sarà l’occasione in cui mostrerà una nuova politica di supporto agli attivisti dei diritti umani e ai membri della società civile. “Siamo convinti – dirà Clinton – che un’Internet aperta significhi pace di lungo periodo, progresso e prosperità”. Sarebbe altrettanto vero il contrario: una Internet chiusa e frammentata, dove i singoli governi possono bloccare le attività o cambiare le regole a piacimento, dove i discorsi sono censurati o puniti e la privacy non esiste, è una Internet che elimina possibilità di progresso e pace e scoraggia l’innovazione e lo spirito imprenditoriale.
Per questo Hillary Clinton farà di nuovo sua la definizione di “libertà di connessione”, come comprensiva delle “libertà di espressione, assemblea e associazione” online.
Di differenza rispetto al discorso dell’anno scorso vi è, da un lato, l’esperienza accumulata di questi ultimi mesi (che ha dimostrato ancora una volta quanto la rete sia un mezzo fondamentale di comunicazione per gli oppositori dei regimi autoritari), dall’altro però ha calato qualche ombra sulla sincerità dell’azione statunitense: la reazione causata dal cablegate e l’opposizione sorta nei canali ufficiali contro Wikileaks ( da ultimo la pressione su Twitter) spinge a guardare con qualche diffidenza la nuova dichiarazione di intenti.
Per esempio Rob Dibert, direttore di Citizen Lab dell’Università di Toronto ha spiegato che “i governi stanno passando dal pensiero di bloccare Internet a quello di disabilitarla”. Una mossa a cui starebbe pensando anche il legislatore statunitense, pronto ad affidare al Presidente degli Stati Uniti le chiavi del cybercollasso condizionato ad un catastrofico cyberattacco.
Claudio Tamburrino
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Ma se è gratis...
... allora non ci guadagnerà nessuno. Quindi verrà affossato.FetenteRe: Ma se è gratis...
ci guadagneranno tutti quelli che non sono la MPEG-LA, che sono tanti...GhostdogRe: Ma se è gratis...
- Scritto da: Ghostdog> ci guadagneranno tutti quelli che non sono la> MPEG-LA, che sono> tanti...I parassiti devono morire tutti!Un mondo senza parassiti e' un mondo migliore.panda rossaRe: Ma se è gratis...
Il più grande parassita sta già morendo: due settimane e ci libereremo di lui! Poi toccherà agli altri fare la sua stessa fine.informoRe: Ma se è gratis...
quindi secondo te l'esistenza stessa di "standard" non ha senso?si dovrebbe guadagnare sui contenuti e basta. Inoltre un unico formato video standard farebbe risparmiare moltissimo nella progettazione e produzione di lettori (sia sul lato hardware che software).xxxRe: Ma se è gratis...
- Scritto da: Fetente> ... allora non ci guadagnerà nessuno. Quindi> verrà> affossato.Se lo dici te... :-DComunque sono contento che esiste gente come te che paga tutto anche quello che dovrebbe essere gratis, altrimenti in questo momento non lavorerei, ma è altrettanto vero che noi stessi utilizziamo l'open source, quello che ci facciamo pagare è il servizio non il prodotto, così fanno quasi tutte le aziende.Il fatto che una cosa sia gratis non significa che tutti siano in grado di utilizzarla. Se vuoi vai in un supermercato e ti compri una XXXX con pochi euro, ma non significa che appena torni a casa ti fai i mobili da solo pagando solo il legno, colla, vernice e chiodi. Lo stesso vale per un codec video, che ci fai se non hai un player? e soprattutto se qualcuno non lo gestisce a dovere? e se poi nessuno codifica i file in quel modo? si, per uso personale puoi fare tutto da solo, ma se vuoi proporre un servizio servono persone che devono studiare lo strumento, devono perdere il loro tempo per realizzare quello che vuoi, queste persone le paghi!! quindi il giro di denaro esiste lo stesso, spesso chi propone un software gratis, poi ti propone il supporto a pagamento....w open sourceMa serve davvero?
VP8 è già ora uno standard libero? Non potrebbero collaborare insieme per migliorare quello?A cosa servono due standard liberi che fanno la stessa cosa?ClaRe: Ma serve davvero?
- Scritto da: Cla> VP8 è già ora uno standard libero? Non potrebbero> collaborare insieme per migliorare> quello?> A cosa servono due standard liberi che fanno la> stessa> cosa?e' la prima cosa che ho pensato. Ma probabilmente ci sono altre questioni in gioco (pressioni, politica, ecc)bubbaRe: Ma serve davvero?
perchè secondo MPEG non è cosi VP8 viola il suo copyrightRegur MortisRe: Ma serve davvero?
Attenzione: MPEG e MPEG-LA sono due cose molto diverse.Qua si sta parlando di MPEG, che non centra niente con il brevetto su H264ClaRe: Ma serve davvero?
Infatti tutta questa storia puzza parecchio di marcio... se fanno la guerra per accaparrarsi il possesso esclusivo dello standard che sarà offerto gratuitamente, un motivo (nascosto) ci sarà!EsasperatoIf you can't beat'em, join'em
Vista la mala parata, e il loro bellissimo codec proprietario che viene abbandonato in favore di un concorrente libero ancorché inferiore (ma sarà poi così?), ecco che pure loro saltano sul carro dell'open.Meglio così, anche se penso che sarà solo una sceneggiata :pFunzRe: If you can't beat'em, join'em
ehm se leggi bene, non è la meag LA...SgabbioRe: If you can't beat'em, join'em
- Scritto da: Sgabbio> ehm se leggi bene, non è la meag LA...ciai ragione (anonimo)effettivamente era strano, dopo che MPEG-LA aveva appena sguinzagliato gli avvocati ^^Funznon notizia
se codifichi o decodifichi un filamto mpeg devi avere le licenze di mpegla, anche se inventano un nuovo standard, mica vale per i filamti mpeg esistentimmmRe: non notizia
Ecco, quello che penso di tutta stà storia è... confusione generale!MPEG = Organizzazione dello standard MPG (e soci)MPEG-LA = Gruppo di industriali che hanno messo le forze insieme per controllare il formato audio/video H.265 (MP4)spero ora sia più chiara (e scusate, ho tralasciato i particolari per rimanere comprensibile anche per mia nonna :D )MartynRe: non notizia
se parli pure di 265 confondi ancora di piu'.La situazione e':- vendi qualcosa che codif./decod. mpeg? paghi ora e per sempre, $2 al pezzo venduto per ciascun codec che usi- userai la cod/decod del nuovo formato? sara' free ma non c'entra col fatto che il brevetto del corrent mpeg2, 4 etc. e' di mpegla e quindi continui a pagare per quei codecquando arrivera' 265 si vedra', quando arrivera' il nuovo mpeg si vedra', ma quello che paghi ora non diventera' gratis in nessun casoPoi, l'europa non riconosce i brevetti software, altro discorso ma qui non si cita. per cui la notizia e' che vogliono fare un nuovo formato aperto, aperto poi per modo dire... Che c'entra mpegla?mmmSperiamo nuovo standard Video
Speriamo nuovo standard Video universale e accettabile da tutti.giancarlo piccininiRe: Speriamo nuovo standard Video
io uso linux e i programmi non li pago vorrei poter fare i miei siti internet e metterci i filmati con uno standard che tutti i browser li possano vedereora se uso firefox 6 e internet-explorer 7-8 non vedo video MP4se uso ipad non vedo gli FLV -------Los tandard è meglio per questo motivo la musica a pure raggiunto uno standard MP3 nessuno si lamentagiancarlo piccininiRe: Speriamo nuovo standard Video
- Scritto da: giancarlo piccinini> Lo standard è meglio per questo motivo > la musica a pure raggiunto uno standard MP3> nessuno si lamentaSul nessuno si lamenta avrei dei dubbi :-)E' vero che l'MP3 è uno standard, ma c'è sempre gente che si lamenta perché "non è libero", "si devono pagare royalty", "ogg-vorbis è meglio", "no, è meglio pinco-pallo-codec", ecc...IcestormRe: Speriamo nuovo standard Video
- Scritto da: giancarlo piccinini> io uso linux e i programmi non li pago E perché, li rubi?> vorrei poter fare i miei siti internet e metterci> i filmati con uno standard che tutti i browser > li possano vedereUsa WebM o OGG> ora se uso firefox 6Se lo usi, sei un mago: non esiste> e internet-explorer 7-8Sei più che un mago allora: IE non esiste per Linux> non vedo video MP4E perché? Si vedono benissimo in Linux> se uso ipad non vedo gli FLV Ma usi Linux o iPad?> -------> Los tandard è meglio per questo motivo L'italiano ancora di più> la musica a pure raggiunto uno standard MP3MP3 non è uno standard: lo standard è Vorbis> nessuno si lamentaSe ne lamentano quasi tutti: è coperto da brevetti, è di pessima qualità, non è libero.informoRe: Speriamo nuovo standard Video
Rubare ? Magari usa solo software gratuito ?SgabbioRe: Speriamo nuovo standard Video
- Scritto da: giancarlo piccinini> Los tandard è meglio per questo motivo > la musica a pure raggiunto uno standard MP3> nessuno si> lamentaIo mi lamento!Non e' libero ed e' pure lossy!Meglio ogg, e molto meglio ancora flac!panda rossaquantaltri anche tu Alfonso?
E che caspita!!!anche tu hai preso la malattia del quant'altro?cheppalle!!!!drugpa kunleyGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 15 feb 2011Ti potrebbe interessare