I gestori di alcune delle VPN più note e utilizzate al mondo sono stati costretti a bloccare l’accesso ai siti pirata che ospitano lo sport in streaming. È il risultato di un’azione legale intentata in Francia dal gruppo Canal+. In particolare, l’attenzione è stata riposta sui portali che trasmettono illegalmente le partite di calcio e di rugby. I servizi in questione sono NordVPN, CyberGhost, Surfshark, ExpressVPN e ProtonVPN.
La Francia obbliga le VPN a bloccare i siti pirata
Facendo leva sulle leggi nazionali, era già stato chiesto in passato agli ISP locali e ai resolver DNS di fare altrettanto. Lo step successivo ha preso di mira le Virtual Private Network. La tecnologia è talvolta impiegata dagli utenti per aggirare la limitazione, facendo instradare la loro connessione da server situati all’estero.
L’elenco completo dei circa 200 portali per i quali il tribunale di Parigi ha stabilito il blocco è contenuto in un documento PDF condiviso dalla redazione di TorrentFreak.
Non hanno portato ad alcun esito i tentativi di opporsi all’istanza da parte dei gestori delle VPN. Nella maggior parte dei casi, hanno chiesto di dichiarare illegittima la richiesta, ritenendo l’articolo 333-10, citato da Canal+ non applicabile a questo tipo di servizi. Stando alle dichiarazioni rilasciate dai rappresentati di CyberGhost ed ExpressVPN, l’imposizione avrebbe dovuto essere messa in standby in attesa del pronunciamento della Corte di giustizia dell’Unione europea su un caso analogo olandese. Anche questo sforzo è stato vano.
La sentenza in questione risulta di particolare importanza perché, per la prima volta, coinvolge direttamente le Virtual Private Network. Può rappresentare un precedente nella lotta alla pirateria online, non solo quella che interessa lo streaming in diretta degli eventi sportivi. A questo proposito, ricordiamo che proprio nei giorni scorsi, in Italia, sono state inflitte le prime multe agli utenti del pezzotto, con grande soddisfazione delle piattaforme che li hanno definiti hooligans digitali
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