WebTheatre/ Quello che la TV cerca dalla rete

WebTheatre/ Quello che la TV cerca dalla rete

di G. Niola - Per essere risucchiata dalla televisione, una webserie sembra necessitare di un elemento fondamentale: primo fra tutti, una star già nota alle platee del vecchio tubo catodico
di G. Niola - Per essere risucchiata dalla televisione, una webserie sembra necessitare di un elemento fondamentale: primo fra tutti, una star già nota alle platee del vecchio tubo catodico

Fresca di due nomination come miglior attrice femminile in una commedia per la rete in entrambe le edizione degli Streamy e arrivata alla terza stagione con il suo Web Therapy ora Lisa Kudrow tornerà al prime time televisivo grazie alla sua webserie. Sarà il canale a pagamento Showtime ad offrire ai suoi abbonati una versione tagliata per la tv della webserie che vede l’ex stralunata di Friends interpretare una psichiatra che invece che ricevere nello studio fa brevi sessioni di terapia attraverso la webcam.
Inutile gridare al riconoscimento da parte del vecchio medium delle qualità del nuovo, Showtime non ha davvero comprato una webserie ma una star della tv , Lisa Kudrow, e il suo prodotto già pronto e dal successo provato. Come se non bastasse l’ha anche adattato al suo formato (gli episodi da circa 10 minuti l’uno saranno uniti e mostrati a 3 alla volta) senza la minima intenzione di lasciarsi contaminare da quell’idea di intrattenimento.

Di Web Therapy ne parlammo in questa sede circa un anno fa, all’epoca la serie era alla prima stagione e si concentrava più che altro nel mostrare e deridere un approccio alla rete vecchio stampo (come spesso fanno i più esperti nei riguardi di chi lo è meno), sottolineandone l’ingenua inadeguatezza. Con il tempo però Web Therapy si è evoluta, ha avuto un successo sempre maggiore e assieme a diverse guest star, tra le quali ha figurato anche l’ex Friend Courtney Cox in un tripudio di metacitazioni, è cominciata anche a cambiare leggermente l’idea della serie.
Pur rimanendo la messa in scena in screencast , cioè mostrando uno schermo di computer nel quale ci sono due finestre, una con la webcam della terapista (Lisa Kudrow appunto) e una che di volta in volta mostra il paziente, con il procedere delle stagioni la serie ha incorporato sempre di più piani ed inquadrature da televisione normale. Assieme dunque ai suoi personaggi, alle sue star e ad alcune sue tecniche Web Therapy ha rubato alla tv soprattutto la sua idea di fondo di intrattenimento per tutti, contro lo spirito di divertissment per geek che rappresentava inizialmente.

Sembra che per Showtime i creatori e produttori di Web Therapy (tra i quali figura anche la stessa Kudrow) produrranno qualche nuovo contenuto ad hoc da aggiungere ai 45 episodi delle 3 stagioni realizzate, mentre al momento ancora non è chiaro se la terza, al momento messa in rete fino al terzo episodio, sarà distribuita anche online o arriverà in esclusiva solo a chi possiede un abbonamento al canale.
Ad ogni modo questi segnali sono solo un’ulteriore dimostrazione di quello che abbiamo già visto succedere negli ultimi tempi. La rete prende dalla televisione quello che ritiene più interessante e lo stravolge, mentre la tv dalla rete prende di peso i prodotti che contengono personaggi noti e che ritiene più televisivi . Già serie come In the Motherhood (con Jenny McCarthy ) sono passate da Internet alla televisione mentre Internet a fasi alterne ha realizzato quello che la televisione non faceva più, ha preso spunto da essa per fare prodotti diversi o ha ospitato con successo prodotti che il vecchio medium aveva giudicato inadeguati.

Dunque mentre in Italia Internet è ancora incapace di rielaborare contenuti televisivi ma preferisce trasferirli di sana pianta o perpetuarne i format , e la tv, come ha fatto Sky, tratta la rete come un giocattolo, considerandone solo il lato più scialbo e infantile (vedi SkyUno che manda in onda gli scherzi di LaMenteContorta ), il modello americano se non altro mostra che a fronte di un vecchio mondo ancora incapace di sfruttare la vera forza della rete (nonostante i molti passaggi da rete a tv, un successo come The Guild ancora rimane privo di offerte sostanziose) ne esiste uno nuovo che, pur non essendo indifferente allo star system e alle lusinghe televisive, riesce con sponsor commerciali e professionalità affermate a creare prodotti validi ed esportabili.

WEB THERAPY – “PSYCHIC FRIENDS” – EPISODIO 22

WEB THERAPY – “PSYCHIC FRIENDS” – EPISODIO 23

WEB THERAPY – “PSYCHIC FRIENDS” – EPISODIO 24

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

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Pubblicato il
29 apr 2010
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