Dalle ultime build rilasciate e dalle dichiarazioni di Microsoft, sappiamo che Windows 11 25H2 non porterà con sé grandi novità. Anzi, potremmo dire che non ne porterà affatto, tralasciando qualche funzionalità di certo non rivoluzionaria e alcuni ritocchi necessari. Può dunque essere considerato un passaggio a vuoto per il sistema operativo? Forse no, a patto che l’assenza di cambiamenti importanti vada di pari passo con una maggiore attenzione ad aspetti chiave, dalla stabilità alla gestione stessa degli aggiornamenti.
Niente major update con Windows 11 25H2
Siamo reduci da un anno (e più) in cui abbiamo visto la piattaforma accogliere un gran numero di caratteristiche AI, talvolta in modo forzato per rincorrere il trend del momento e sollevando parecchi malumori tra gli utenti. Il caso più emblematico è quello relativo a Recall, rivelatosi un vero e proprio disastro per la privacy al primo lancio, tanto da portare a un ritiro in fretta e furia.
Microsoft è consapevole di quanto debba migliorare le modalità di rollout degli aggiornamenti, ormai da lungo tempo vero e proprio tallone d’Achille dei suoi sistemi operativi. Forse, non è un caso che il vecchio Windows 10 abbia recuperato quota nell’ultimo periodo, anziché cedere il passo al successore Windows 11. La frammentazione tra le diverse versioni è un problema concreto, da affrontare con serietà, anche a discapito dell’introduzione di novità eclatanti. E lo stesso vale ovviamente per la stabilità: sono troppi i bug che hanno fin qui martoriato l’OS, emersi con cadenza purtroppo regolare in seguito a ogni Patch Tuesday.
Per i grandi cambiamenti ci sarà tempo. La software house sembra aver già messo in cantiere Windows 12, descrivendolo come ambient e multimediale
. Tradotto: aspettiamoci un’iniezione di AI senza precedenti. A più stretto giro ci accontenteremmo di una piattaforma solida, priva di funzionalità inedite, sempre che sia questo l’obiettivo perseguito con la versione 25H2 ormai alle porte. Staremo a vedere.