Microsoft ha confermato la presenza di un nuovo bug in Windows 11 25H2 e 24H2. Il problema riguarda gli utenti che usano il sottosistema Linux con alcune VPN di terze parti. È stato introdotto con l’aggiornamento opzionale di fine ottobre e quindi ereditato da tutti i successivi, incluso quello distribuito lo scorso 9 dicembre.
Utenti privati immuni dal problema?
Non è noto quando Microsoft ha aggiunto il bug all’elenco dei problemi conosciuti. L’azienda di Redmond ha confermato che il “colpevole” è l’aggiornamento opzionale KB5067036 del 28 ottobre per Windows 11 25H2/24H2. In seguito alla sua installazione sono stati segnalati problemi con le VPN di terze parti. Il bug è stato ovviamente ereditato dagli update successivi fino a quello cumulativo del 9 dicembre (KB5072033) che viene installato automaticamente.
In dettaglio, il bug è presente nella funzionalità Mirrored mode networking che permette di replicare le interfacce di rete di Windows in Linux attraverso il Windows Subsystem for Linux (WSL). Altre novità sono il supporto per IPv6 e multicast, la connessione ai server Windows da Linux tramite localhost, la connessione a WSL dalla LAN e il miglioramento della compatibilità con le VPN.
Quest’ultimo è invece diventato un peggioramento. Viene mostrato un messaggio di errore che indica l’impossibilità di raggiungere la destinazione con una VPN, in particolare le risorse aziendali. Ciò si verifica perché l’interfaccia virtuale della VPN non risponde alle richieste ARP (Address Resolution Protocol) che collega l’indirizzo IP all’indirizzo fisico MAC.
Microsoft ha rilevato che il bug si manifesta con Cisco Secure Client (ex Cisco AnyConnect) e OpenVPN. L’indagine è ancora in corso. Al momento non ci sono soluzioni temporanee (workaround), quindi gli utenti aziendali devono attendere il rilascio del fix. Il problema non dovrebbe riguardare gli utenti privati, in quanto la funzionalità viene usata in ambito enterprise.