Windows 11: Microsoft vuole dire addio alle notifiche inutili

Windows 11: Microsoft vuole dire addio alle notifiche inutili

Windows 11 potrebbe salutare le notifiche di sistema particolarmente noiose: Microsoft è al lavoro su una soluzione.
Windows 11: Microsoft vuole dire addio alle notifiche inutili
Windows 11 potrebbe salutare le notifiche di sistema particolarmente noiose: Microsoft è al lavoro su una soluzione.

A pochi giorni dalla distribuzione della build 22624.1680 di Windows 11 per tutti coloro che risultano iscritti al canale Beta del piano Insider, sembra che Microsoft stia testando dietro le quinte diversi stratagemmi per ridurre la quantità di notifiche inutili mostrate dal sistema operativo. Si tratta di una feature specifica il cui funzionamento esatto è ancora da definire, ma di cui già si hanno indizi alquanto interessanti.

Microsoft prepara “Smart Opt-out” per Windows 11

La funzionalità si chiama “Smart opt-out” e ha un compito semplice: disattivare in maniera intelligente tutte le notifiche che risultano inutili agli utenti. Già oggi esiste la feature “Focus Assist” che riduce le notifiche per evitare le distrazioni durante gli orari di lavoro o altre attività; tuttavia, si tratta di una soluzione il cui funzionamento è limitato a determinati orari di tempo.

Al contrario, Smart opt-out è un sistema che comprende automaticamente quali sono le notifiche con meno interazioni e, dopo una settimana o un mese, mostrerà un avviso pop-up per proporre la disattivazione permanente delle notifiche da parte del servizio per il quale non si ha interesse.

Windows 11 su VIPKeySale

Ad esempio, se non si interagisce per un mese con le notifiche di Microsoft Outlook, Windows 11 mostra il messaggio “Disattivare gli avvisi da Outlook?” proponendo una risposta affermativa e una negativa. Insomma, un sistema semplice ed efficace per migliorare sensibilmente l’esperienza d’uso degli utenti, specialmente coloro che sono davvero stanchi di ricevere continuamente notifiche da servizi utili solo in determinate circostanze.

Per chi usa frequentemente Windows, quindi, questa novità potrebbe davvero far dire “era ora!”, data la quantità i messaggi che certi programmi inviano.

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Pubblicato il
1 mag 2023
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